
(AGENPARL) – ven 25 novembre 2022 [Pro Vita e Famiglia](https://app.getresponse.com/click.html?x=a62b&lc=ScYkUg&mc=9X&s=BzUELKs&u=hinDd&z=EQhByHD&😉
COMUNICATO STAMPA
Eutanasia. Coghe (Pro Vita Famiglia): Per Cappato uccidere è diritto civile
Roma, 25 novembre 2022
«Caro Marco Cappato, uccidere non è un diritto civile, accompagnare una persona malata a porre fine alla sua vita non è un atto di civiltà. L’unico diritto inviolabile delle persone malate è quello di essere accolte, curate, assistite e avere la possibilità di accedere facilmente alle cure palliative.
Per l’ennesima volta Cappato tenta attraverso la violazione della legge italiana di far pressione sull’ordinamento italiano perché vengano riconosciuti e legalizzati il suicidio assistito e l’eutanasia, nel caso specifico addirittura ammettendo che l’uomo che ha accompagnato in Svizzera affetto da Parkinsonismo atipico non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso di Dj Fabo.
Chiediamo quindi a Governo e Parlamento di intervenire affinché siano finalmente messi in atto tutti gli aiuti necessari per sviluppare le cure palliative, le attività degli hospice e l’assistenza ai malati e ai loro familiari così come previsto dalla legge legge n. 38 del 2010». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.