
(AGENPARL) – mer 23 novembre 2022 LAVORO, SVILUPPO, WELFARE: LE RICHIESTE URGENTI DI CGIL, CISL,
UIL ALLA REGIONE. “SINO AD OGGI, RELAZIONI INADEGUATE”
Lavoro, Sviluppo, e Welfare: su questi temi, Cgil, Cisl e Uil
chiedono alla Regione di avviare un confronto per il rilancio delle
Marche. Temi su cui i sindacati ripropongono le loro priorità
annunciando che, da subito, prenderanno il via assemblee nei luoghi di
lavoro e in tutti i territori. Di questo si è discusso oggi, ad
Ancona, all’H3 Coworking, nel corso dell’assemblea regionale, dal
titolo: “versomarche2025”: per un nuovo sviluppo delle Marche”.
In un documento, Cgil, Cisl e Uil individuano proposte concrete sulle
questioni da risolvere per uno sviluppo sostenibile nella nostra
regione. Il tutto con una premessa: a due anni dall’insediamento della
giunta, ci sono relazioni sindacali che sarebbero inadeguate in un
periodo di normalità, figurarsi in un contesto politico e socio-
economico complicato. Per questo, si auspica una nuova stagione di
partecipazione.
SVILUPPO – Le Marche, secondo gli ultimi dati, stanno perdendo
l’aggancio con le regioni più avanzate con un -24% del Pil pro capite
in 20 anni; si chiede, dunque, una politica industriale che incentivi
i progetti di filiera e di ricerca ma anche di selezionare i settori
innovativi considerando che l’investimento in ricerca e sviluppo è
solo l’1% del Pil. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di adottare criteri
di premialità per le imprese che promuovono processi di miglioramento
delle condizioni di lavoro e che si valorizzino le conoscenze e le
competenze dei lavoratori. I sindacati fanno presente che, tra i
finanziamenti di rilievo, ci sono quelli del Pnrr ma anche i 690
milioni delle risorse ordinarie del fondo europeo per lo sviluppo
regionale e i 346 milioni del fondo sociale europeo.
INFRASTRUTTURE, SERVIZI PUBBLICI LOCALI, ENERGIA – Per le
infrastrutture, Cgil, Cisl e Uil sollecitano un sistema efficiente
puntando su tempi celeri per il raddoppio Orte-Falconara, il by-pass,
la Fano-Grosseto, l’uscita a nord dal porto di Ancona, la Pedemontana,
la terza corsia A14 a sud di Porto Sant’Elpidio, la Mezzina ma anche
la Ferrovia dei due mari. Sul trasporto pubblico locale, come sul
ciclo dei rifiuti e su quello dell’acqua, si chiede un intervento
della Regione contro la frammentazione. E poi, per l’energia, si
sollecita un nuovo piano regionale. Sugli appalti, si propone di
aggiornare il protocollo d’intesa con la Regione mentre su tasse e
tariffe, di rafforzare il carattere progressivo dell’Irpef, studiando
soluzioni per agevolare le persone a basso reddito.
LAVORO – Per quanto riguarda il lavoro che non c’è, si chiedono
politiche attive, più formazione e investimenti sul sistema della
conoscenza; sul lavoro che si perde, 10.500 posti persi nel 2020 e
con politiche di lavoro e formazione. Quanto al lavoro che non ha
futuro, il 16% di neet nel 2021, si sollecitano incentivi che premino
talento e capacità di intrapresa. E poi, sul lavoro “meglio che
niente”, con 10mila euro di retribuzione media lorda annua, si chiede
di puntare sulla qualità e sulla contrattazione. Sul lavoro
irregolare, con un tasso dell’83,4%, si esige la lotta al lavoro nero.
Quanto al lavoro non sicuro che registra 16.306 infortuni, si
sollecitano più controlli. Per far fronte a questo capitolo, ci sono
296 milioni di euro di fondi Ue cui si sommano altri
50 milioni dello Stato; per il 2022, dal Pnrr, per le Marche ci sono
lavoro e lo sviluppo condiviso.
SANITA’ E WELFARE – Sulle Case di comunità, si sollecita un progetto
di distribuzione omogenea, per le strutture residenziali, si chiede di
aumentare gli standard di assistenza e il blocco dell’ aumento delle
rette. Sul fondo sociale di solidarietà, si chiede che venga esteso in
modo strutturale. Quanto ai tempi di attesa per le visite, si
sollecita di monitorare il tutto e di applicare regole certe e
trasparenti. Per la rete ospedaliera si auspica un confronto sui
criteri di riassetto mentre si sollecita un rafforzamento della
prevenzione (a cominciare dagli organici).
Rispetto al sottodimensionamento del personale del comparto del SSR
marchigiano si esige di potenziare le dotazioni organiche dal 1
gennaio 2023, quando, con l’operatività delle 5 Aziende Sanitarie
Territoriali, rischiano di ampliarsi le differenze di trattamento già
esistenti tra i dipendenti delle diverse Aree Vaste dell’ASUR.