(AGENPARL) – lun 21 novembre 2022 SINDACO FERRARA: “AGENTI FERITI IN OPERAZIONE ANTISPACCIO E CRIMINALI PLURIPREGIUDICATI SUBITO IN LIBERTÀ. COSì ARMI SPUNTATE. SERVE PARITÀ DI TRATTAMENTO TRA FORZE DI POLIZIA. SEGNALAZIONE AL GOVERNO”
Ferrara, 21 nov – “La lotta allo spaccio e al crimine ha – e avrà sempre – armi spuntate fino a che non si garantiranno adeguate – e uniformi – tutele anche alle forze di polizia locale e fino a che si rimetteranno in libertà gli arrestati, anche se colti in flagranza e anche se pluripregiudicati”. Lo dice il sindaco Alan Fabbri dopo le ultime operazioni della polizia locale che nel corso di tre servizi, in questi giorni, ha arrestato due persone (rimesse in libertà dopo la convalida e il processo per direttissima), sequestrato più di un etto e mezzo di stupefacenti e segnalato tre acquirenti al prefetto. Circa 120 grammi sono stati sequestrati dal nucleo cinofilo e circa 30 grammi sono stati trovati – in via Baluardi – in possesso di un tunisino pluripregiudicato per reati specifici.
“Tre nostri agenti sono stati feriti nel corso dei tre servizi che hanno portato al sequestro di oltre un etto e mezzo di stupefacenti (con la straordinaria collaborazione dei cani dell’unità cinofila Aaron e Chloe).
Ebbene: sono attualmente liberi i due arrestati che hanno ferito i tre agenti della polizia locale, a cui va la mia solidarietà e vicinanza. Uno spacciatore tunisino ha pure dato testate alla macchina di servizio (ammaccandola), e a terra, nel tentativo di incolpare ingiustamente i poliziotti intervenuti, provocando loro ferite con prognosi di 14 e 10 giorni. In un altro caso, inoltre, a un commissario sono state inferte lesioni, giudicate guaribili in 21 giorni, da un pluripregiudicato che stava circolando con patente revocata e su un’auto posta sotto sequestro. Fermato (al termine di un inseguimento in cui ha compiuto in più occasioni manovre pericolose), il pluripregiudicato ha reagito a sportellate, colpendo il commissario.
Come è possibile debellare il fenomeno del crimine e dello spaccio se gli agenti, a loro rischio e pericolo e senza adeguate tutele da parte dello Stato, arrestano i delinquenti colti sul fatto e questi in poche ore sono di nuovo in libertà? Quale immagine di fermezza, in questo modo, lo Stato dà? Come i cittadini possono avere fiducia nella giustizia e nelle forze di polizia se le norme attuali lasciano pressoché impuniti chi commette reati e ferisce gli agenti intervenuti?
L’amarezza espressa dal comandante Claudio Rimondi in queste ore è la nostra amarezza ed è massima e totale la mia vicinanza agli agenti aggrediti, a cui va il mio pensiero e il mio augurio di pronta guarigione. Chi si ferisce in servizio – qualunque divisa indossi – merita le stesse tutele e gli stessi benefici.
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