
(AGENPARL) – lun 21 novembre 2022 Ha preso il via da Savona la campagna permanente “Questo non è Amore”, con la 1^ Edizione di “We run for women – Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi”, organizzata dalla Questura di Savona, una corsa di 10 km competitiva e non competitiva e una camminata di 3km, con percorsi che hanno attraversato la splendida cornice rivierasca dei comuni di Pietra Ligure e Borgio Verezzi (SV) e che sono confluiti in un village dedicato alla lotta contro la violenza di genere, un luogo dove i cittadini hanno potuto ricevere informazioni sulle attività della Polizia di Stato contro la violenza di genere, condividendo idee e progetti. L’idea di una gara podistica nasce con l’intenzione di unire i contenuti divulgativi riguardanti il grave fenomeno della violenza di genere con i messaggi di legalità e rispetto legati allo sport, amplificando così il concetto di “rete” per coinvolgere il maggior numero di istituzioni, associazioni e singoli cittadini. Anche per questo diversi atleti del Gruppo sportivo “Fiamme Oro” della Polizia di Stato hanno partecipato all’iniziativa.
Da oggi la compagna “Questo non è Amore” si sposterà in tutte le altre Questure italiane, che daranno vita a diverse iniziative nelle piazze e nei luoghi più frequentati, nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica su una maggiore consapevolezza nella prevenzione della violenza sulle donne. La Polizia di Stato sarà tra la gente con i camper e gli stand informativi: i poliziotti e le poliziotte entreranno nelle scuole e nelle università per incontrare gli studenti e parteciperanno a convegni per far emergere storie con risvolti non solo giuridici, ma anche culturali e sociali.
“Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono quotidianamente impegnati a mettere in campo ogni risorsa necessaria per combattere la violenza contro le donne, analizzando il fenomeno sotto tutti i punti di vista, cercando di individuarne le cause per poter intervenire in tempo, prima che sia troppo tardi”. Queste le parole del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, che ha altresì sottolineato l’”investimento continuo nella formazione di tutti gli operatori”, per consentire di “intercettare le condizioni di sofferenza delle donne e dei loro figli in modo da riuscire a mettere in campo tutti gli strumenti di intervento a disposizione”.


