
(AGENPARL) – lun 21 novembre 2022 Sabato 26 novembre 2022 alle ore 18.00, nella Sala Storica Dino Campana della Biblioteca delle Oblate a Firenze, in Via dell’Oriuolo n. 24, si terrà il concerto finale del Femfestival di Amat, all’interno del Festival dei Diritti del Comune di Firenze, con la collaborazione di Opera Laboratori e Sillabe. Saranno eseguite le tre partiture finaliste del Concorso internazionale di composizione “Donne compositrici”: Glinstening ray (kintsugi) di Akari Komura (Giappone), Heterophonia di Bracha Bdil (Israele) e Mondspiel di Ingrid Stölzel (Germania) e sarà proclamata la vincitrice. Eseguiranno i brani il soprano Silvia Capra, Giuditta Isoldi al flauto, Tazio Borgognoni al Clarinetto, Alberto Bologni al violino, Anne Lokken alla viola e Fabia Simini al violoncello.
Il Femfestival nasce nel 2021, in piena pandemia, patrocinato dal Comune di Firenze, con il supporto del Consiglio Regionale Toscano, con l’obiettivo di valorizzare il contributo femminile nel campo della composizione musicale ed evidenziare la presenza delle donne come compositrici e direttrici di orchestra. La storia della musica è segnata da una lunga lista di nomi femminili, eppure la musicologia vede un carattere tutto al maschile. AMAT, con il suo Femfestival, vuole essere un punto di rottura e cambiamento: una volta data loro una possibilità, saranno le donne stesse a rivelare il loro potenziale.
Cuore del progetto è il concorso internazionale “Donne Compositrici” che raccoglie contributi di donne compositrici da tutto il mondo; corollato da approfondimenti, incontri, dibattiti ed iniziative anche digitali, per attivare delle reti internazionali che favoriscano l’inclusione e la multiculturalità. Da qui il tema di quest’anno: il Dialogo, anche per la collaborazione del Femfestival con il Concorso letterario del Festival inQuiete, la Casa Editrice Solferino e Lettera Futura. L’unico strumento da valorizzare e amplificare per condividere e convivere tra culture, popoli e generazioni diverse. Un Dialogo fondamentale per abbattere il gender gap esistente nel mondo del lavoro, per divulgare la cultura musicale a partire da una prospettiva aperta e multiculturale.

