
(AGENPARL) – lun 21 novembre 2022 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 43 – NR. 244 Sabato 19 novembre 2022
(agenzia umbria notizie)
Astertr 42
La risposta dell’assessore melasecche a filt cgil e faisa cisal:
“dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento, frutto di ignoranza.
I lavoratori si difendono studiando!”
(aun) – perugia, 19 nov. 022 – Da parte dell’assessore regionale
alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche, riceviamo e
pubblichiamo:
“Si prende atto con sconcerto del comunicato stampa emesso da FILT
Cgil e FAISA CISAL, riportato anche in alcuni mass media locali in
data odierna, con affermazioni quantomeno imbarazzanti.
Sconcerta una presa di posizione del tutto anacronistica assunta
dalle OOSS in argomento, avulsa da qualsivoglia contesto operativo
in cui dovrebbe responsabilmente agire il sindacato a tutela dei
lavoratori e di cui certi sindacati dovrebbero almeno conoscere
gli aspetti più elementari che invece appaiono del tutto
sconosciuti ai sindacalisti scriventi.
È sempre più evidente che l’atteggiamento assunto nelle ultime
settimane dalle organizzazioni sindacali in argomento sia
finalizzato a promuovere una ingiustificata ed ingiustificabile
azione demolitiva rispetto ad un percorso di gara necessario e non
più rinviabile volto ad efficientare l’attuale sistema di TPL
Umbro, dopo almeno un decennio di confusione grave quanto, sotto
molti aspetti drammatica, per cui, nulla di nulla avendo ottenuto
delle pretese fuori dalla legge che con prepotenza avanzavano,
addirittura indicando chiaramente chi dovrebbe vincere la gara in
corso di predisposizione, oggi cambiano totalmente tema e si
esercitano in campi molto più irti di difficoltà per chi crede di
poter dettare legge senza approfondire gli argomenti e senza il
minimo rispetto non solo per i cittadini che leggono ma neanche
per i lavoratori, fuorviati da comunicati ben poco professionali.
Le sigle sindacali in oggetto dimenticano, o fanno finta di
dimenticare considerato il ruolo che dovrebbero rivestire
all’interno delle aziende, che ATC Spa, socia di Umbria TPL e
Mobilità con il 18,123%, è stata messa in liquidazione nel corso
del 2016, avendo conferito la propria attività operativa nella
stessa Umbria Mobilità. In data 10 settembre 2021, al termine del
processo di liquidazione, la quota di partecipazione di ATC
detenuta in Umbria Mobilità è stata riassegnata ai singoli Enti in
ragione della loro partecipazione ad ATC stessa. Pertanto, a
differenza di quanto affermato in modo grave da FILT CGIL e FAISA
CISAL, sia la Provincia di Terni che il Comune di Terni, come gli
altri 30 comuni della provincia ternana, sono a pieno titolo soci
di Umbria TPL e Mobilità, e collaborano fattivamente con la
Regione Umbria e con l’Agenzia alla predisposizione degli atti
necessari all’indizione della nuova procedura di gara ad evidenza
pubblica per il TPL.
Sorprende inoltre come le OOSS in argomento confondano
clamorosamente un accordo di risanamento asseverato e sottoscritto
da Umbria TPL e Mobilita Spa con il ceto bancario, con le funzioni
di Agenzia Unica per la Mobilità ad essa attribuite, che hanno ad
oggetto le procedure tecniche-amministrative necessarie alla
indizione della nuova di gara, che si devono obbligatoriamente ed
esclusivamente basare sulla normativa nazionale e comunitaria di
riferimento.
Sorprende come le OOSS non sappiano che le risorse da FNT che
verranno trasferite alla Agenzia per il futuro contratto di
servizio, transitano su un “patrimonio destinato ad uno specifico
affare”, già da tempo costituito ai sensi del codice civile e per
sua natura blindato ed inaggredibile da terzi.
Sorprende infine come le OOSS ignorino che il rinnovo del parco
mezzi, in Umbria come in qualsiasi altra Regione, sia che venga
realizzato da una pubblica amministrazione che da un gestore, o da
una Agenzia, è assistito e garantito dalle diverse fonti di
finanziamento pubblico (Decreti Ministeriali, PNRR ecc)
attualmente disponibili.
Per fortuna, la salvaguardia dei livelli occupazionali è ben
garantita innanzitutto dalle disposizioni che devono essere
applicate in base alla disciplina regolatoria vigente e dalla
piena disponibilità della Giunta, nei limiti del consentito, e non
dallo sproloquio a cui si assiste leggendo certi comunicati stampa
ma soprattutto dalla serietà di una giunta regionale che ha a
cuore gli interessi di tutti i cittadini dell’Umbria e degli
stessi lavoratori del TPL, cittadini oltre che lavoratori, visto
il confronto che seriamente è proceduto con le altre
organizzazioni sindacali su una base di reciproco rispetto con
risultati che tutti potranno giudicare.
I lavoratori per la Giunta Tesei non sono controparte ma parte
integrante di un sistema Regione in cui, o crediamo tutti insieme
per superare i momenti difficili ed eccezionali che da due anni
stiamo drammaticamente vivendo, oppure rischiamo di perdere per
sempre il treno della ripresa, lasciando sul campo solo vinti,
nessun vincitore, e facendo perdere all’Umbria la battaglia
storica per poter svolgere il ruolo che le compete nel contesto
nazionale ed internazionale. Fare un passo indietro quando si
sbaglia clamorosamente è indice di intelligenza e di reale tutela
degli interessi che si dichiara di voler difendere, perchè
proclamare scioperi su scioperi, partecipato come l’ultimo al 37%
e non all’85%, come dichiarato dai sindacalisti, peraltro su
anatemi del tutto falsati, non porta fortuna perchè nuoce a chi fa
sciopero, nulla potendo ottenere contro la legge neanche con altri
cento scioperi analoghi, ma danneggia i cittadini che attendono
inutilmente un autobus che non arriva. Mi auguro che
l’atteggiamento spesso offensivo, quanto prepotentemente
muscolare, lasci spazio allo studio, alla432 riflessione, al
confronto rispettoso di chi svolge con passione ed impegno il
proprio incarico pubblico”
Enrico Melasecche