
(AGENPARL) – dom 20 novembre 2022 Mele: dalla ricerca CREA più qualità e conservabilità con gli acceleratori di fotosintesi
I risultati delle prove in campo di nuove tecniche agronomiche per il miglioramento genetico varietale e l’esaltazione delle caratteristiche qualitative e nutraceutiche dei frutti.
Migliorare la qualità, la colorazione e le proprietà nutrizionali delle mele attraverso l’impiego di un nuovo formulato a base di acido 5 aminolevulinico (ALA) (un amminoacido coinvolto nella biosintesi delle clorofille) implementando tecniche colturali a basso impatto ambientale e al contempo remunerative per i produttori. Questi gli obiettivi principali del progetto di ricerca condotto dal CREA Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Caserta in collaborazione con l’azienda Diachem S.p.A., che sarà presentato oggi a Bolzano, in un convegno nell’ambito di “INTERPOMA 2022”, l’unica fiera internazionale dedicata esclusivamente al mondo delle mele.
Il contesto di partenza. Nel melo la colorazione dei frutti è spesso ridotta dalla carente irradiazione solare che li colpisce, dalle elevate temperature notturne e quindi dall’assenza di sbalzo termico tra giorno e notte. Ciò può avere effetti negativi per la competitività del prodotto, dato che il consumatore preferisce mele più colorate.
La situazione può essere risolta, a seconda della varietà e della zona di coltivazione, ricorrendo a diverse tecniche agronomiche che hanno impiegato degli acceleratori di fotosintesi per migliorare la colorazione dei frutti e le loro proprietà nutraceutiche.
Il ruolo del CREA e le azioni condotte. Nell’ambito della convenzione di ricerca è stato testato un innovativo formulato (Pentacalcium di Diagro marchio di Diachem S.p.A.) su alcune varietà di melo coltivate in Campania e in Trentino, per valutare gli effetti sulla colorazione e maturazione dei frutti, sulle caratteristiche qualitative e nutraceutiche e sulla conservazione in post-raccolta. Pentacalcium, a base di acido 5-aminolevulinico associato a sali di calcio e magnesio, è considerato un acceleratore di fotosintesi in quanto determina un rapido rinverdimento per effetto di una maggiore attività fotosintetica e per un maggiore assorbimento radicale. Inoltre, migliora la conservabilità dei frutti, previene le più comune fisiopatie da calcio-carenza (butteratura amara, cracking, marciume apicale) ed è utilizzabile con un basso dosaggio e un limitato numero di interventi. I prodotti da testare sono stati scelti perché migliorano le caratteristiche fisiologiche della pianta e per confermare dati sperimentali presenti in letteratura su altre specie futticole.




