
(AGENPARL) – mar 15 novembre 2022 Antonello Valentini, ex dirigente Figc, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Massimo D’Alessandro: «L’arresto del Procuratore Aia D’Onofrio? Sono senza parole. Quando ho appreso la notizia, da “vecchio” dirigente della Federazione, mi è preso un senso di avvilimento, di sconforto, di smarrimento. Faccio ancora fatica a credere che possano accadere cose del genere oggi. E’un accadimento di una gravità inaudita. Bisogna dare atto a Gravina che la Figc si è mossa subito convocando un consiglio urgente per domani. Mi aspetto che si proceda con un azzeramento dei ruoli e un commissariamento dei vertici dell’Aia. La selezione dei dirigenti del mondo arbitrale è un colabrodo. Basti pensare che questo signor D’Onofrio è stato nominato dopo aver passato quattro mesi agli arresti domiciliari. Ma come si fa a non controllare, a non sapere, e a non verificare l’attività dei massimi dirigenti? E’ uno scandalo enorme che coinvolge un settore delicatissimo come quello arbitrale che dev’essere al massimo della trasparenza e della credibilità. Mi sarei aspettato che Trentalange e Baglioni facessero subito un passo indietro».
Antonio Corbo, editorialista de La Repubblica,è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni: «I numeri del Napoli sono stratosferici ed inimmaginabili se ci riportiamo allo scorso giugno, quando la situazione era molto confusa con un latente divario tra tifosi, società e lo stesso Spalletti che si affannava a dire che il terzo posto era stato un capolavoro, mentre una buona parte dei tifosi, ed io con loro, pensava che il terzo posto valeva una rinuncia, una resa, e che si poteva fare di più. Il Napoli di quest’anno è straordinario ed il migliore in campo è stato Spalletti, sul quale si era scettici. L’allenatore non sta sbagliando una virgola di quello che dice e di quello che fa. Spalletti si è reinventato e da allenatore che creava qualche grana, anche forse inconsapevolmente, ora sta amministrando con grande intelligenza e maturità. L’aumento del valore della rosa del Napoli si deve a De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di far tacere tutti quelli che lo frenavano in società per evitare spese che sembravano azzardate. Poi, ha pensato di investire sulla competenza di Giuntoli il quale, però, non aveva molto spazio né potere. Quando De Laurentiis ha dato fiducia al suo direttore ed ha cominciato a credergli, allora tutto è andato meglio».
Il direttore Enrico Fedeleè intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni: «Ormai il Napoli è una costante mentre la novità è la Juve. Kvara è l’unico giocatore del Napoli che ha talento ed ha numeri da fuoriclasse. Il Napoli per poter perdere questo campionato dovrebbe crollare o non giocare. Lobotka è il giocatore del Napoli più valorizzato ma non è un fuoriclasse. A me Lobotka non piace nei contrasti ed ha un grave difetto: tiene troppo la palla. Dovrebbe dare la palla di prima e dovrebbe essere un poco più forte fisicamente e nel gioco aereo. Per esempio Jorginho, che a me non fa impazzire, è uno che dà subito la palla; Lobotka la dovrebbe dare immediatamente. I giocatori devono essere analizzati e valutati dagli addetti ai lavori e non dai tifosi, ai quali basta un solo errore del calciatore per fargli cambiare valutazione. La forza offensiva del Napoli, a volte, concede qualche rilassatezza difensiva. Per me sabato il migliore in campo è stato Meret perché per la prima volta ho visto che ha letto due azioni agendo come un libero e anticipando l’avversario che era andato in contropiede. Il portiere, secondo me, deve anticipare le giocate e farsi trovare pronto».
L’allenatore Paolo Specchia è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live condotto da Massimo D’Alessandro: «I minuti finali di Napoli-Udinese? Credo che le lezioni migliori, nel calcio come nella vita, siano quelle che si ricevono senza pagare dazio per ciò che hai fatto. Ai ragazzi di Spalletti è andata bene ma fino a metà ripresa avevano giocato in modo splendido. Vedrete che faranno tesoro di quell’improvviso blackout. Il Napoli è la migliore squadra in assoluto del campionato italiano, gioca molto meglio delle avversarie, ha una condizione fisica eccezionale e un’atmosfera splendida che lo circonda. L’ennesima testimonianza si è avuta al Maradona quando si è infortunato Deulofeu: uno stadio intero ha applaudito un giocatore avversario che lasciava il campo a risultato ancora in bilico. Noi napoletani abbiamo una superiorità culturale palese, dovuta alla nostra storia, anche se talvolta non ci viene riconosciuta».