[lid+ 15 novembre 2022 – Continuano le diatribe sull’autonomia Regionale e sugli effetti del Federalismo.
Mentre procede la campagna del Sen. Manuel Vescovi per una riforma della Costituzione in favore del Federalismo, il dott. Michele Oricchio, presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania, afferma, nell’intervista a Repubblica del 14 novembre 2022 che, l’Autonomia differenziata risponde all’egoismo delle Regioni più ricche e che sia l’ennesimo tentativo di sottrarre alla Stato fette di competenze e sopratutto di risorse economiche da parte delle Regioni del centro-nord.
Chiara e netta la risposta del Sen. Vescovi intervistato su “Futuro Molise” (15 novembre 2022): “Vi sono 5 Regioni caratterizzate da una spiccata autonomia, cioè a Statuto Speciale, ed altre 15 chiaramente imbrigliate in un sistema centralizzato. (…) Perché i Siciliani devono avere un vantaggio rispetto ai Calabresi o ai Lombardi? L’art.3 della Costituzione Italiana afferma che siamo tutti uguali, non si possono avere Regioni di serie A e Regioni di serie B. L’autonomia regionale risponde alle esigenze di valorizzare le peculiarità dei territori incentivando l’utilizzo efficiente delle risorse; riprendendo le conclusioni della CGIA di Mestre, il Sen. Vescovi precisa che l’applicazione dei limiti previsti nella riforma proposta garantirebbe comunque un’ampia margine di manovra sul piano fiscale tale da non inficiare la sostenibilità delle finanze pubbliche. (…) Il Federalismo creerebbe al Sud un terreno fertile dove donne ed uomini potrebbero realizzare i propri obiettivi; il centralismo è mediocrità, il nuovo Federalismo è meritocrazia.”(cit. Manuel Vescovi).