
(AGENPARL) – mar 15 novembre 2022 CRISI CLIMATICA:
INTENSA ATTIVITA’ INTERNAZIONALE DI ANBI
PER PUNTARE
ALLA MODIFICA DELLA LEGGE QUADRO ACQUE
Mentre a Madrid si è appena tenuto un meeting di Irrigants d’Europe (l’associazione promossa da ANBI
insieme alle omologhe organizzazioni di Portogallo, Francia e Spagna) con all’ordine del giorno le
conseguenze della crisi climatica nel Sud del Vecchio Continente e gli indirizzi in discussione alla
Commissione UE, aumenta l’attenzione internazionale verso l’operato dei Consorzi di bonifica italiani.
“In sede comunitaria – afferma Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei
Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è necessaria una
maggiore attenzione alle esigenze dei territori mediterranei e delle loro economie agricole, per le quali è
indispensabile l’apporto irriguo, senza il quale si peggiora l’ecosistema ed è impossibile puntare alla
necessaria autosufficienza alimentare. Siamo impegnati a presentare proposte per un giusto equilibrio
con le esigenze ambientali a partire, però, dal contesto climatico e idrico.”
“Serve un serrato dialogo, innanzitutto culturale, con i Paesi del Nord Europa per arrivare ad un modifica
della Direttiva Quadro Acque prima della scadenza del 2026 – aggiunge Francesco Vincenzi, Presidente di
ANBI – Ne va del futuro dell’eccellenza agricola italiana e comunitaria, ma anche della qualità dei nostri
territori.”.
Intanto, due delegazioni dei Governi turco e spagnolo hanno visitato la sistemazione irrigua del distretto
Angeli, in comune di Mantova, dove, mutuando l’esperienza di precedenti impianti pilota, si raggiunge,
grazie al telecontrollo ed all’automazione del sistema di distribuzione idrica, un risparmio pari a quasi 4
milioni di metri cubi d’acqua per stagione irrigua.
“Sono molto orgogliosa che il nostro progetto, unico in Europa, sia oggetto di attenzione e di studio da
parte di altri Paesi” dichiara la Presidente del Consorzio di bonifica Territori del Mincio, Elide Stancari.
Il canale Angeli-Cerese e l’impianto idrovoro di derivazione dal lago Superiore, che insiste sui comuni di
Mantova, Curtatone e Borgo Virgilio, sono stati riqualificati con un budget di 4 milioni di euro erogati
dall’allora Mi.P.A.A.F.( Ministero per le Politiche Ambientali, Agricole e Forestali).
Il progetto prevede il controllo del canale Angeli-Cerese per limitare l’uso della risorsa idrica, ottenendo
sia un risparmio consistente d’acqua che un miglioramento del livello ecologico del lago Superiore di
Mantova. Per questo, sono state sostituite le pompe, al fine di renderle dialoganti con il nuovo sistema di
bacinizzazione.
“L’obbiettivo è quello di implementare un autocontrollo di rete con un insieme di componenti, che
lavorano congiuntamente per controllare livelli e portate del canale – spiega Massimo Galli, Direttore
dell’ente consorziale – Rilevando i livelli idrici in determinati punti dell’alveo, è possibile determinare,
dove l’acqua è necessaria ed inviare automaticamente le relative istruzioni alle paratoie di monte ed alle
pompe per fornire risorsa limitatamente alla domanda irrigua. La bacinizzazione consente quindi di invasare
volumi idrici, in modo da averli disponibili nel momento di bisogno, evitando il rilascio di risorsa non
richiesta dagli utilizzatori.”
Lo schema progettuale è simile a quanto già realizzato in altri bacini irrigui mantovani, dove la migliore
gestione della distribuzione irrigua ha comportato un risparmio idrico, quantificato in 37,5 milioni di
metri cubi in 10 anni.
Lo scambio di buone pratiche in ambito irriguo ed ambientale è stato anche al centro di un incontro, che
una delegazione di ANBI Veneto ha avuto, nella sede del Consiglio Regionale a Venezia, con una
rappresentanza dell’Ambasciata d’Israele, Paese all’avanguardia mondiale nell’agricoltura di precisione,
applicata però in un’area perlopiù desertica.
“In una regione come la nostra, solcata da numerosi fiumi – precisa Francesco Cazzaro, Presidente di ANBI
Veneto – la situazione è ovviamente ben diversa da quella israeliana, dove l’acqua deve essere centellinata.
Tuttavia, i mutamenti climatici ci impongono un continuo aggiornamento sulle strategie irrigue e sul
contrasto alla desertificazione, che purtroppo sta cominciando ad interessare alcuni nostri territori. Per
questo è quantomai importante evidenziare che, in Italia, irrigazione significa anche preservare un
paesaggio rigoglioso e ricco di biodiversità proprio in virtù di quella cultura dell’acqua, presente da secoli e
riconosciuta nel mondo.”
GRAZIE
