
(AGENPARL) – lun 14 novembre 2022 Direttore responsabile: Francesco Antonio Arcuti
ANNO 43 – NR. 239 Lunedì 14 novembre 2022
(agenzia umbria notizie)
cult 38
fino a gennaio 2023 mostra “musica assoluta” sulla pianista fanny
mendelssohn alla biblioteca del centro pari opportunità della
regione umbria
(aun) – Perugia, 14 nov. 022 – Il Centro Pari Opportunità della
Regione Umbria ospita fino a gennaio 2023, alla Biblioteca delle
donne “Laura Cipollone” (Palazzo Danzetta, via Mazzini 21,
Perugia), la mostra dal titolo “MUSICA ASSOLUTA. Fanny
Mendelssohn, la breve e sorprendente vita di una compositrice
irriducibile” a cura di Grimm Twins, duo artistico composto da
Barbara Lachi & Ayumi Makita. Il progetto, oltre che dal Centro
Pari Opportunità, è sostenuto dal Goethe Institut e Istituto
Tedesco Perugia.
Fanny Mendelssohn, (Amburgo 1805 – Berlino 1847), è una pianista
ammirata e rispettata di grande sensibilità – spiegano dal Centro
Pari Opportunità -, compositrice di naturale talento, sorella di
Felix Mendelssohn Bartholdy. Fanny è la primogenita di quattro
figli; con i fratelli, riceve una istruzione privata di alto
livello, lingue e letteratura classica; tutti e quattro, fin dalla
tenera età vengono avviati alla musica entrando a far parte del
coro dell’Accademia di canto diretta da Carl Friedrich Zelter,
amico carissimo di Goethe.
I contemporanei furono tutti unanimi nell’elogiare l’abilità
pianistica di Fanny, tuttavia se a Felix, si aprirono tutte le
strade del successo, della fama, lo stesso non accadde a Fanny:
anche per lei, infatti, fu implacabile l’ordine sociale
tipicamente ottocentesco, che prevedeva per la donna di essere
moglie e madre. Fanny, però, non smise mai di comporre musica e a
cambiarla per sempre fu il viaggio in Italia, consuetudine quasi
rituale per gli artisti tedeschi dopo il viaggio di Wolfgang
Goethe nel nostro Paese.
Le sensazioni che Fanny visse durante quello che lei stessa
definì un “anno meraviglioso” sono riportate nel suo diario,
l’Italienisches Tagebuch (Il diario italiano); il viaggio tanto
immensamente desiderato, fuga da sé stessi e fuga per sete di
sapere, divenne l’occasione per sperimentare il suo “essere
artista, compositrice, pianista”.
La mostra allestita negli spazi della Biblioteca “Laura
Cipollone” prende spunto dalle numerose lettere che la musicista
scrisse alla madre e ai fratelli. Nelle frasi e nelle parole si
trovano gli elementi intorno ai quali sono stati elaborati i libri
d’artista e le opere esposte raccontano questo sentimento,
trasformandole in immagini poetiche. La città di Roma è
protagonista insieme alla musicista, rappresentandone la sua
libertà, la sua gioia di vivere e fare musica. “Non so dire quale
indescrivibile felicità io senta qui – scrive -, già da molto
tempo mi trovo quasi incessantemente in uno stato d’animo di
superiore intensità e ho la più pura sensazione del piacere di
vivere nel senso più alto. Ah, se potessi e mi fosse consentito
vivere qui!”.
Le Grimm Twins (https://grimmtwins.weebly.com/) è un duo
artistico composto dall’artista giapponese Ayumi Makita (nata a
Yokohama) e la designer Barbara Lachi (nata a Montevarchi,
provincia di Arezzo). Conosciutesi nel 2011, hanno da subito
iniziato una proficua collaborazione, unendo le loro differenti
culture e provenienze, trasformandole in una peculiarità del
proprio lavoro. Come i loro antenati d’elezione, i fratelli Grimm,
raccontano storie utilizzando non soltanto la scrittura, ma anche
l’illustrazione e altri mezzi di narrazione come video animati,
performance/teatro di ombre e allestimenti.
Ognuna di queste attività non è mai fine a sé stessa, ma
ciascuna è il proseguimento dell’altra. Cifra stilistica degli
allestimenti delle Grimm Twins è il concetto Site Specific Art,
dove luogo e oggetti preesistenti sono il punto di partenza del
lavoro di progettazione e allestimento. Ogni allestimento, dunque,
non può prescindere o non tenere conto delle peculiarità del luogo
che le ospita, né degli oggetti storici che costituiscono il punto
di contatto e dialogo con le creazioni ideate dalle Grimm Twins,
creando così due piani di lettura quello storico e proprio
dell’oggetto e quello interpretativo del duo artistico.
Le Grimm Twins, inoltre, dedicano molta parte del loro lavoro
al libro d’artista, realizzando libri e laboratori secondo il
metodo da loro creato BookChildrenBook© attraverso il quale
promuovono e divulgano i libri di artista usando varie tecniche
che ancora una volta uniscono le reciproche culture: origami,
kirigami, collage e pop-up.




