
(AGENPARL) – gio 10 novembre 2022 «Oltre un milione di cittadinisi rivolge agli uffici di Caf Cia dislocati in ogni parte d’Italia, garantendo assistenza fiscale non solo ai lavoratori e imprese del comparto agricolo, ai pensionati, ma per tutti i cittadini e le famiglie che necessitano di servizi previdenziali e fiscali. Un lavoro di intermediazione con l’amministrazione che, dal momento della pandemia, ha avuto un ruolo importantissimo per consentire l’accesso a bonus fiscali (ad esempio in campo edilizio) e facilitazioni strettamente connesse all’Isee (vedi l’assegno unico)». Lo ha spiegatoCorrado Tei, direttore di Caf Cia, a conclusione della due giorni di confronto organizzata a Roma dai centri di assistenza fiscale afferenti allaConfederazione italiana agricoltori.
Tei ha reso note le performance dei Caf Cia: «I modelli 730 complessivamente elaborati nel 2022 sono stati 517.770, mentre le Isee al 31 ottobre sono 234.233, oltre 30mila in più rispetto a tutto il 2021. Oltre il 20% delle Dsu Isee elaborate dal Caf Cia nel 2022 ha almeno un componente con disabilità, mentre più del 50% dei nuclei familiari che hanno richiesto la certificazione ha almeno un componente minore.In generale, il 56% delle famiglie italiane (fonte: Osservatorio su Dichiarazione sostitutiva unica e Isee Inps), che nel 2021 ha presentato una Dsu Isee, ha un valore Isee inferiore a 10mila euro. Al 31 dicembre si stimano circa 250mila Dsu Isee : 60mila in più rispetto al 2021, + 30%»
Ha concluso Tei: «L’attività dei Caf richiede la giusta remunerazione, e ricordando come sia importante mantenerla gratuita, dovremo pensare ad un contributo da parte delle fasce reddituali più alte per garantire i servizi ad una crescente quota di famiglie e cittadini in difficoltà».
Diffusi anche i dati sull’attività dei circa 50 caf italiani monitorati (sui 60 ufficialmente iscritti
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