
(AGENPARL) – gio 10 novembre 2022 COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 10-11-22
Antitrust, sanzione 1,5 mln a Vinted per pratica scorretta
Unc: bene, ottima notizia
I consigli per evitare fregature
L’Antitrust ha concluso un’istruttoria nei confronti della società Vinted UAB irrogando una sanzione di 1,5 milioni di euro per “modalità scorrette di promozione della piattaforma di compravendita http://www.vinted.it”.
“Bene, ottima notizia. Non è accettabile e lecito nascondere fin dall’inizio del processo di acquisto, quando avviene l’aggancio iniziale del consumatore, tutti i prezzi che si devono complessivamente pagare per acquisire un bene o un servizio, perché in tal modo si altera il processo decisionale del consumatore, inducendolo ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe preso. Le condanne dell’Antitrust oramai sono innumerevoli, dalle compagnie aeree che non inserivano le tasse aeroportuali o eventuali supplementi bagaglio nel prezzo del biglietto ai siti on line che non inserivano le spese postali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Il mercato dell’usato online è in continua crescita, trainato dagli acquisti fatti durante il lockdown. Il mercato C2C, ossia gli scambi tra consumatore e consumatore, sembra non conoscere battute d’arresto. Le ragioni per cui ci si rivolge a queste piattaforme sono diverse: c’è chi vuole acquistare usato per testare un prodotto senza fare un eccessivo investimento e chi vuole disfarsi di oggetti superflui, senza doverli gettare. Sta di fatto che le compravendite online sono sempre più gettonate, non solo tra i giovanissimi ma anche tra i così detti “immigrati digitali”. Bisogna stare attenti, però alle fregature” conclude Dona.
Ecco alcuni dei trucchetti più usati dai malintenzionati:
·Il prodotto sembra esistere ma… non esiste! Il truffatore pubblica un’inserzione per la vendita di un prodotto, con foto rubate a un annuncio reale. Un ignaro acquirente viene attratto e lo acquista. Prima della spedizione, il truffatore gli chiede di pagare ricaricando la propria carta prepagata. L’acquirente procede, ma non riceverà mai nulla!
·La restituzione di una “patacca”. Il truffatore acquista un gioiello prezioso; una volta ricevuto, dice però che non è conforme alla descrizione e lo restituisce. Peccato che quello che rimanda indietro non è lo stesso gioiello e anzi è una vera e propria “patacca”, di scarsissimo valore! Per le politiche di reso del sito, riceve però il rimborso dell’oggetto e ha anche guadagnato un gioiello di valore!
·Il triangolo no! Prendiamo tre personaggi fittizi: Greta, Roberto e Michela. Il truffatore Roberto mette l’annuncio per un pc usato a 1.000 euro, rubando le foto a un’inserzione reale. Michela ne viene attratta e lo acquista. Roberto acquista allora da un altro venditore, Greta, lo stesso modello di pc, ma al prezzo inferiore di 950 euro perché magari presenta più segni di usura. A quel punto il truffatore Roberto indica al suo venditore Greta l’indirizzo di Michela per la spedizione, fingendo sia il suo. Michela riceverà dunque il pc di Greta e, dato che è simile a quello da 1.000 euro per cui aveva scritto a Roberto, potrebbe non accorgersi della differenza. Roberto avrà quindi guadagnato 50 euro che è il margine di spesa tra i soldi versati e quelli ricevuti.