(AGENPARL) – mer 09 novembre 2022 Comunicato stampa
Jesi (AN), 25 ottobre 2022
Al Teatro Pergolesi di Jesi protagonista la drammaturgia dello scrittore marchigiano Ugo Betti (Camerino 1892 – Roma 1953), con la prima mondiale dell’opera lirica “Delitto all’isola delle capre”, musica di Marco Taralli e libretto di Emilio Jona, in scena venerdì 25 novembre ore 20,30 e domenica 27 novembre ore 16 con anteprima giovani mercoledì 23 novembre ore 16.
Per il ciclo di incontri “Essere spettatore”, a partecipazione gratuita, giovedì 10 novembre, ore 18 alle Sale Pergolesiane, appuntamento con Pierfrancesco Giannangeli per l’incontro “Ugo Betti, drammaturgo”. Giovedì 17 novembre, ore 20.30 alla Sala del Lampadario del Circolo Cittadino si terrà la lezione-performance di “Corruzione al palazzo di giustizia”, uno fra i testi più significativi del teatro italiano del ‘900.
L’opera e la figura di Ugo Betti (Camerino 1892 – Roma 1953), poeta, scrittore e giudice, definito “dopo Pirandello, il più intenso e profondo drammaturgo italiano della prima metà del Novecento”, sarà celebrata al Teatro Pergolesi di Jesi con una serie di iniziative programmate nell’ambito della 55esima Stagione Lirica di Tradizione. Terzo titolo in cartellone, venerdì 25 novembre ore 20,30 e domenica 27 novembre ore 16, sarà la prima mondiale dell’opera “Delitto all’isola delle capre” tratto dal dramma omonimo dell’autore marchigiano, su musiche di Marco Taralli e libretto di Emilio Jona. Oltre alle due recite per il pubblico, mercoledì 23 settembre ore 16 ci sarà un’anteprima riservata ai giovani e agli studenti delle scuole superiori della provincia di Ancona, nell’ambito del percorso educativo “Musicadentro 2022”. L’opera andrà in scena inoltre il 30 novembre all’Auditorium Benedetto XIII di Camerino (MC), città natale di Betti di cui ricorre in questo anno il 130° anniversario della nascita. Successivamente andrà a Savona.
L’opera nasce e debutta al Teatro Pergolesi di Jesi, in una coproduzione Fondazione Pergolesi Spontini con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, l’opera contemporanea “Delitto all’isola delle capre” con musica di Marco Taralli dal dramma in tre atti del poeta e drammaturgo Ugo Betti e su libretto di Emilio Jona.
La direzione è affidata a Marco Attura sul podio del Time Machine Ensemble, la regia è di Matteo Mazzoni. Il mezzosoprano Sofia Janelidze canta Agata, il soprano Yuliya Tkachenko è la figlia Silvia, il soprano Federica Vinci è la cognata Pia, Andrea Silvestrelli interpreta Angelo, Edoardo è Alessandro Fiocchetti.
Scene e costumi sono affidate a Josephin Capozzi, vincitrice della II edizione del Concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato a iscritti e/o neodiplomati al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna e Venezia. Il concorso è una nuova modalità per valorizzare giovani creativi che possono vedere realizzato il proprio progetto scenico e hanno la possibilità di valorizzare il proprio curriculum collaborando con registi professionisti.
“Delitto all’isola delle capre” è stato scritto bel 1948 dal poeta e drammaturgo Ugo Betti (Camerino, 4 febbraio 1892 – Roma, 9 giugno 1953), ed è stato rappresentato per la prima volta a Roma nel 1950. In una casa in rovina, circondata da una brughiera bruciata dal vento e resa arida dalle capre che divorano tutto, vivono tre donne sole: Agata, la figlia Silvia e la cognata Pia. A rompere il silenzio è uno straniero ambiguo dal nome emblematico (Angelo), la cui presenza scuote le tre donne che la snervante solitudine e l’affocata atmosfera avevano inchiodato in una attesa senza speranza. Fino a quando la tragedia esplode nel modo più impensato. Mentre Angelo scende in un pozzo, la scala gli scivola; le donne potrebbero salvarlo gettandogli una corda, ma dapprima esitano, poi assistono agli sforzi disperati di lui, infine alla sua agonia. Pervaso da un erotismo sfrenato, nel dramma le creature umane si aggirano in un recinto senza vie d’uscite, straziate sotto il peso di una vita atroce, desolata, percorsa da febbrili sforzi per una riscossa dell’istinto.
L’opera lirica sarà preceduta da un percorso di avvicinamento alla figura e all’opera di Ugo Betti, in alcune tappe proposte nell’ambito “Essere Spettatore II”, incontri per leggere lo spettacolo dal vivo nel contemporaneo a cura di Pierfrancesco Giannangeli, docente, giornalista e consulente della Fondazione Pergolesi Spontini per la formazione del pubblico. Dopo l’incontro con lo scrittore Alfonso D’Agostino, vincitore del Premio Betti 2022, il prossimo appuntamento si terrà giovedì 10 novembre ore 18
INFO: Fondazione Pergolesi Spontini, http://www.fondazionepergolesispontini.com
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