
(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 Sinistra Civica Ecologista Municipio X – Sinistra Italiana: Comitato Gualtieri in un locale riconducibile al clan Fasciani? Il fatto, se confermato, testimonia la facilità con cui nel nostro territorio si può entrare in contatto, anche in buona fede, con gli interessi economici delle famiglie criminali. Serve uno scatto della politica per spegnere il divampare di qualsiasi sospetto o polemica: Il Presidente Falconi, seguendo l’esempio del Sindaco Gualtieri, nomini di concerto con il Campidoglio un super-consulente per la legalità.
Apprendiamo dalle pagine di Repubblica, con sgomento, che la proprietà della sede utilizzata dal locale comitato elettorale per Gualtieri Sindaco sarebbe riconducibile al clan Fasciani, un clan che soprattutto ad Ostia non ha certo bisogno di presentazioni. La notizia pubblicata, prontamente smentita dai responsabili del comitato elettorale i quali hanno annunciato querela, non può lasciarci indifferenti in quanto, se confermata, testimonia la facilità con cui nel nostro territorio si può entrare in stretto contatto, anche in assoluta buona fede, con gli interessi economici delle famiglie criminali. Va precisato che su quei locali, sfitti da tanto tempo nonostante una posizione centralissima, sta indagando la direzione Antimafia del Viminale. L’articolo inoltre riporta una pesantissima dichiarazione della portavoce del Comitato dei Collaboratori di Giustizia la quale, a margine di un Esposto depositato in Procura, tira in ballo anche Lega e Fratelli d’Italia relativamente alla opacità dei contributi ricevuti. Al netto del fatto che ricevere contributi elettorali nel rigoroso rispetto della legislazione vigente non è assolutamente un reato, va detto con altrettanta chiarezza che prima di accettare qualsiasi tipo di contributo elettorale sarebbe opportuno contare fino a dieci e fare tutte le valutazioni del caso, soprattutto nel Municipio X di Roma Capitale. Lo abbiamo esplicitato anche rispetto all’assegno staccato dal Presidente di Federbalneari a sostegno della campagna elettorale di Mario Falconi, il candidato della coalizione di centro sinistra. Se avessimo avuto contezza sul rendiconto dei finanziamenti ricevuti dal comitato elettorale, se avessimo saputo di quell’assegno staccato poche settimane prima della fine della campagna elettorale, avremmo messo in guardia dalla possibile trappola politica il candidato della coalizione, o chi per lui ha raccolto e accettato il finanziamento elettorale, suggerendogli di restituire la donazione. La politica, nello specifico i partiti, hanno il dovere di agire con meno superficialità e meno leggerezza, soprattutto ad Ostia. Le semplificazioni non aiutano a comprendere, quindi a combattere efficacemente, il fenomeno mafioso. Inchieste, arresti e condanne, non bastano da sole a sconfiggere le mafie. Il caso Ostia continua a dimostrarlo. Le mafie si manifestano in tutta la loro potenza quando in mancanza di una risposta certa delle Istituzioni, di una presenza forte di queste ultime nella vita dei cittadini, soprattutto di quelli più fragili ed esposti, si sostituiscono allo Stato. Le forze dell’ordine e la Magistratura fanno egregiamente la loro parte nella lotta alla criminalità mafiosa ma sta alle Istituzioni, in sintonia con i cittadini, la responsabilità di fare la propria perché arresti e condanne, seppur fondamentali, non bastano da sole a sconfiggere il crimine organizzato. Serve uno scatto della politica per spegnere il divampare di qualsiasi sospetto o polemica: Il Presidente Falconi, seguendo l’esempio del Sindaco Gualtieri, nomini di concerto con il Campidoglio un super-consulente per la legalità.
Marco Possanzini, Capogruppo Sinistra Civica Ecologista Municipio X – Sinistra Italiana