
(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 Comunicato stampa Fp Cgil Roma e Lazio
Cisl Fp Roma Capitale Rieti
Uil Pa Roma e Lazio
EUR Spa, il managment taglia il reddito dei lavoratori
FP CGIL, CISL FP e UIL PA: “Noi non ci stiamo, prosegue
lo stato di agitazione”
Roma, 8 novembre 2022
Il 2? ottobre scorso si è svolto l’attesoincontro tra EUR Spa e le organizzazioni sindacali FP
CGIL, CISL FP e UIL PA. L’incontro, sollecitato dalle federazioni di categoria aveva lo scopo di verificare le
condizioni per
una possibile revoca dello stato di agitazione in corso, dichiarato per la carenza di relazioni sindacali e per la decisione,
unilaterale da perte dell’azienda, guidata dall’ad Angela Cosselu, di non rispettare la contrattazione integrativa
preesistente. Nello specifico, l'ad aveva più volte dichiarato che non sarebbe stato finanziato il welfare aziendale oltre
a non riconoscere alcun premio di risultato al personale dipendente.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia riportata
dai quotidiani qualche giorno fa per l’aumento di
capitale, di ben 93 milioni di Euro, deliberato il 14 ottobre dall’assemblea straordinaria degli azionisti di EUR Spa. I due
soci, Ministero dell’Economia e delle Finanze, che detiene il 90% delle quote so
cietarie, e Roma Capitale, che detiene il
restante 10%, hanno tenuto conto dell'importanza strategica della società, che non può essere ridotta alla sola gestione
immobiliare dell'importante patrimonio edilizio di proprietà ma che può rappresentare un vero
e proprio volano per
l’economia della Capitale e del Lazio. Un risultato ottenuto, come riconosciuto anche dall’amministratore delegato nelle
dichiarazioni rilasciate alla stampa, grazie al lavoro di tutti i dipendenti di EUR Spa”, hanno commentato Gianca
Cenciarelli (Fp Cgil Roma e Lazio), Andrea Ladogana (Cisl Fp Roma Capitale Rieti) e Andrea Morichini (Uil Pa Roma e
Lazio), in una nota congiunta.
“Dopo queste notizie e dopo le parole della dottoressa Cosselu”, hanno proseguito i sindacalisti, “ci sar
emmo aspettati
un tavolo sindacale più disponibile e meno rigido, rispetto ai precedenti, nell'affrontare il nodo irrisolto del welfare
aziendale. Ricordiamo che questo istituto contrattuale è stato introdotto nel 201?, finanziato con risorse destinate in
precedenza ad altre indennità contrattuali a cui le lavoratrici e i lavoratori hanno rinunciato, e che nell'anno 2021 è stato
contrattato per dare giusto riconoscimento dell’impegno dei dipendenti. Invece, ancora una volta, nel 2022 l'azienda si
è presenta
ta al tavolo con un’offerta da saldi di fine stagione e per giunta non trattabile. Un’offerta che appare come
una autentica presa in giro per i dipendenti dell’azienda che si troverebbero ad affrontare l’avanzata feroce
dell’inflazione, oramai certificata
oltre il 10%, non con delle risorse in più ma con un taglio inaccettabile al loro reddito
annuale. A questo va aggiunto il sostanziale taglio al lavoro straordinario che si sta operando con rimodulazioni
dell’orario di lavoro dei dipendenti conseguito anch
e al di fuori dei normali percorsi previsti dal contratto collettivo
nazionale”.
“E non è una questione di vincoli, ma di scelte sbagliate visto che l'azienda ha deciso di assumere due nuovi dirigenti ed
un quadro, mentre spendeva centinaia di migliaia di
euro per consulenze esterne, di cui, fino a ieri, non sembrava
essercene bisogno. Ciò significa che se, quando serve, la EUR Spa ottiene o una vigorosa iniezione di risorse economiche,
grazie all'impegno e alla serietà di tutti, quando invece si tratta di
onorare un contratto decentrato, confermando gli
stanziamenti dell'anno precedente, decide di tagliare sul personale”.
“Questa situazione non può essere più tollerata. Fino ad oggi lo stato di agitazione è stato tenuto in attesa, perché
speravamo di avere
interlocutori che avessero la contezza di come questi istituti fossero nati e di come e perché si
fossero evoluti così nell'azienda. Purtroppo siamo costretti a prendere atto di avere una controparte che loda le
maestranze sui quotidiani e poi le vorrebbe
umiliare nella contrattazione aziendale. La dignità delle lavoratrici e dei
lavoratori non può essere calpestata impoverendoli oltre misura. Inoltre malgrado l'Azienda, già da luglio 2022, abbia
approvato una nuova macrostruttura i lavoratori, ad oggi, no
n hanno ancora ricevuto la comunicazione su quelle che
dovranno essere le singole funzioni e attività da svolgere a seguito di questa riorganizzazione, con una percezione di
svilimento del ruolo e delle professionalità di ognuno.
Questo ci impone di inasp
rire lo stato di agitazione e proseguire
con la vertenza sindacale con più forza e determinazione, iniziando a programmare anche presidi sotto le sedi degli
azionisti
“, hanno concluso i rappresentanti di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale
Rieti e Uil Pa Roma e Lazio.