
(AGENPARL) – lun 07 novembre 2022 Ministero della cultura
DIREZIONE GENERALE MUSEI
DIREZIONE REGIONALE MUSEI MARCHE – URBINO
Urbisaglia, Museo e Parco Archeologico:
la nuova sfida per la Direzione Regionale Musei Marche
Il Parco archeologico di Urbs Salvia è passato recentemente nelle competenze della Direzione Regionale Musei
Marche, Istituto del MIC che coordina i Musei e i parchi della regione, aggiungendosi quindi al Museo
Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona e ai musei archeologici statali di Ascoli Piceno, Numana, Cingoli,
Arcevia, alla Rocca di Senigallia e alla Rocca di Gradara.
Sofia Cingolani è la prima direttrice del Parco archeologico di Urbs Salvia e del connesso Museo archeologico
Statale. Archeologa, Dottore di ricerca in archeologia romana nel Maghreb e su tematiche legate allo studio e
valorizzazione delle architetture antiche presso l’Università di Macerata, è esperta di ceramica, statuaria e di
modelli di gestione integrata per Musei, Aree e Parchi archeologici. La dott.ssa Cingolani è funzionario
archeologo della Direzione Regionale Musei Marche e anche direttrice dei Musei Archeologici Statali di Ascoli
Piceno e di Cingoli.
“La valorizzazione del parco archeologico, il più grande e meglio conservato contesto archeologico della
Regione, e unico Parco archeologico statale, rappresenta per la nostra Direzione Regionale una sfida stimolante
e una grande occasione di crescita” commenta Luigi Gallo, alla guida della Direzione Regionale Musei Marche. Il
parco archeologico, esteso per un’ampia area di oltre 40 ettari all’interno del circuito murario di età romana,
conserva gli edifici monumentali della città di Urbs Salvia, tra i quali due edifici da spettacolo (il teatro e
l’anfiteatro), edifici del foro civile e il tempio-criptoportico dedicato alla Salus Augusta. Le ricerche
archeologiche condotte dall’Università di Macerata a partire dal 1995 non cessano di portare in luce novità
tratteggiando un quadro sempre più articolato e interessante della città antica sin dalle sue fasi di formazione,
con il nome di Pollentia, nel II secolo a.C. Il parco, insieme al Museo che racchiude parte delle sue testimonianze
e alla cui riapertura si sta lavorando, rappresenta una meta di eccezionale interesse non solo per le
testimonianze archeologiche che conserva ma per lo splendido contesto naturalistico con il quale queste stesse
si integrano. “Si tratta” aggiunge la direttrice Sofia Cingolani “di una realtà in divenire sotto molti punti di vista.
La sfida sarà misurarsi nella valorizzazione nel senso più ampio possibile, soppesando con attenzione tutto ciò
che riguarda la gestione e il coordinamento di una realtà viva e in continuo divenire quale quella di un parco
archeologico. Sarà fondamentale confrontarsi con i numerosi attori istituzionali coinvolti al fine di definire
strategie ed obiettivi comuni, in primis il Comune di Urbisaglia cui si deve un’attività instancabile e che negli
anni ha portato a straordinari risultati, ma anche con la Regione e con l’Università cui si devono le indagini
archeologiche dirette da Roberto Perna, professore di Archeologia Classica all’Università di Macerata, nel sito.
Poi, naturalmente il dialogo dovrà avvenire con il territorio e con i suoi abitanti. Per questo motivo la Direzione
Regionale Musei Marche fa parte del Progetto Transfer, finanziato dall’Unione Europea, il cui obiettivo è
proprio l’individuazione di innovativi modelli comuni per la pianificazione e gestione dei Parchi archeologici”.
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