(AGENPARL) – lun 07 novembre 2022 [Immagine che contiene testo
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COP27, CORNACCHIA (CARBON CREDITS CONSULTING): “IMPEGNI GLOBALI INSUFFICIENTI, LA SOLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI NON BASTA”
L’azienda emiliana, da sempre in prima linea per offrire soluzioni efficaci per contrastare il cambiamento climatico, chiede piani d’azione coerenti con gli obiettivi di Parigi e chiarezza sulla compensazione
Bologna, 7 novembre 2022 –Carbon Credits Consulting (CCC), unicarealtà italiana a sviluppare e gestire interamente grandi progetti di riforestazione e protezione di foreste native a rischio, migliorando al contempo la qualità di vita delle comunità locali, è da sempre in prima linea nella lotta contro il riscaldamento globale. La Conferenza ONU sul clima, giunta alla sua27esima edizione, può essere l’occasione per definire e chiudere delle questioni rimaste insolute dalla COP dello scorso anno tenutasi a Glasgow.
“La crisi climatica è sempre più evidente, ormai tutti possono percepire le conseguenze del cambiamento climatico” – esordisce Andrea Cornacchia, Amministratore Delegato e fondatore di Carbon Credits Consulting.“Purtroppo, come evidenzia l’International Panel on ClimateChange (IPCC) nel suo ultimo rapporto, gli impegni globali da parte dei governi non sono sufficienti a raggiungere l’obiettivo di Parigi e la sola riduzione delle emissioni non è più sufficiente. Difatti, sempre secondo l’IPCC, bisognerebbe sequestrare circa 6gt di CO2 all’anno entro il 2050 per non superare la soglia critica dell’1.5°C.”
Sebbene sia molto complesso stimare il numero esatto di CO2 sequestrata a cadenza annuale dall’atmosfera, non è difficile immaginare la portata del compito richiesto ai leader mondiali: 6 gigatoni sono una quantità allarmante.
Quel che serve, dunque, sono delle linee guida chiare e ben delineate, che non lascino spazi a dubbi. Fondamentale anche tracciare il ruolo dei governi nella gestione dei progetti di compensazione della CO2 emessa, tanto in relazione al loro rapporto con gli sviluppatori di tali progetti, quanto in relazione a quello con le aziende che desiderano controbilanciare le proprie emissioni.
“Dalla COP27 ci aspettiamo maggiore chiarezza sui meccanismi di compensazione e ci auguriamo che i governi presentino piani di riduzione coerenti con gli obiettivi di Parigi.” – prosegueAndrea Cornacchia.“CCC si impegna già da sette anni in maniera concreta a sequestrare e ridurre la CO2 attraverso progetti forestali che recuperano la biodiversità e sostengono le comunità più vulnerabili ai cambiamenti climatici.”
E non è tutto: Carbon Credits Consulting è anche la sola azienda nel nostro Paese a produrre, valorizzare e commercializzare crediti di carbonio certificati da progetti forestali riconosciuti dalle Nazioni Unite, utilizzando lo standard internazionale più diffuso sul mercato, il VERRA.
L’importanza della certificazione – riconosciuta peraltro anche da Moody’s, che ha deciso di assegnare un grant a CCC a supporto del suo lavoro – è estrema: solo così l’efficacia e l’effettività della compensazione in atto vengono garantite, assicurando continuità e permanenza al progetto selezionato ed eliminando il rischio di incappare in campagne di greenwashing.
La COP27, inaugurata ieri a Sharm el-Sheikh, si incentra su molti dei temi e delle aree in cui opera CCC: per citarne alcune, cambiamento climatico, biodiversità, sostenibilità delle comunità più vulnerabili, decarbonizzazione e sicurezza idrica.
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