
(AGENPARL) – lun 31 ottobre 2022 Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati
Sardegna
Cagliari, 31 OTTOBRE 2022
Comunicato Stampa
BOLLETTE ED RSA – I costi esorbitanti di energia elettrica e gas
rischiano di far chiudere le Residenze Sanitarie Assistenziali. L’appello di
ANAP Pensionati Confartigianato ai Parlamentari sardi: “Necessario
occuparsi immediatamente di questo grave problema prima che arrivi
l’inverno”.
—
“Se dovessero chiudere le Residenze Sanitarie Assistenziali, che fine farebbero gli
anziani e i malati?”
E’ questo il dubbio che si pone l’ANAP Sardegna, l’Associazione dei Pensionati
Artigiani di Confartigianato, sull’aumento delle bollette di energia elettrica e gas che
metterebbe in crisi anche gli alloggi sanitari destinati alle fasce deboli e meno
protette. Su tale questione, l’Associazione dei Pensionati lancia un appello ai
Parlamentari sardi affinché si occupino immediatamente, prima dell’arrivo
dell’inverno, di questo gravissimo problema.
“Si parla tantissimo della crisi delle famiglie, delle imprese e delle strutture
alberghiere strangolate dai costi delle bollette del gas e dell’elettricità – commenta Paola
Montis, Presidente dell’ANAP Sardegna – ma poco, al contrario, si sente, invece,
sulle ripercussioni del caro energia sulle strutture residenziali per gli anziani, che
debbono affrontare ostacoli ancor più grandi, con il concreto rischio di chiusura che
porrebbe seri interrogativi sulla sorte degli anziani che vi sono ospitati”.
Per l’Associazione degli Anziani e Pensionati di Confartigianato Sardegna, se
chiude una RSA ci saranno ripercussioni non solo sulla proprietà e sui dipendenti, ma
anche sugli anziani e sulle loro famiglie. Infatti, dopo il periodo assai complicato della
pandemia, che ha provocato essa stessa un aumento dei costi di gestione per le Residenze
Sanitarie Assistenziali e i servizi semiresidenziali (come le mascherine, i test e
l’organizzazione interna), gli aumenti delle bollette energetiche rappresentano spesso una
mazzata insopportabile per i bilanci di molte strutture, le cui tariffe peraltro sono imposte,
se il Governo non interviene in qualche modo prevedendo immediati ristori.
L’ANAP Sardegna ricorda come di fronte a tale situazione, il sistema residenziale
per anziani è in sofferenza e si teme fortemente l’arrivo dell’autunno, con l’accensione
degli impianti di riscaldamento, anche se l’estate con i condizionatori in funzione,
indispensabili per gli ospiti anziani, ha visto già un consumo incomprimibile dell’energia
elettrica. E ciò mentre i costi dell’energia sono cresciuti in un anno del 166%.
“La peculiarità del problema delle RSA – riprende la Montis – è che è
impossibile ridurre il riscaldamento per gli ospiti fragili, così come è impossibile
aumentare i costi delle rette a carico delle famiglie”.
Di qui la pressante necessità di un intervento governativo, e quindi l’appello ai neo
Deputati e Senatori isolani prima che si giunga all’irreparabile, ricordando come tali
strutture residenziali e semiresidenziali ospitano persone spesso non autosufficienti, le
quali nella maggior parte dei casi non possono essere ospitate nelle loro famiglie, perché
Confartigianato Imprese Sardegna
Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati
Sardegna
non ci sono le condizioni ambientali o le disponibilità di cura (ad esempio familiari che
lavorano), o perché necessitano di assistenza specializzata e continua.
“Appurato che gli ospedali non potrebbero farsene carico in quanto si tratta di
“malati cronici” – conclude e si domanda la Presidente dell’ANAP Sardegna – se le
Rsa fossero costrette a chiudere, dove sarebbero ricoverati gli ospiti? Il futuro si
presenta estremamente difficile per gli anziani e le loro famiglie?”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT