
(AGENPARL) – ven 28 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA
L’Università di Bergamo indica la strada dell’ingegnere del futuro
1992-2022: Ingegneria all’Università degli studi di Bergamo taglia il traguardo dei 30 anni con lo sguardo rivolto verso un futuro denso di sfide e opportunità. Con più di 4.000 studenti, oltre 100 docenti di ruolo e più di 1000 pubblicazioni scientifiche solo nel 2021, Ingegneria evolve verso un futuro sempre più interconnesso con materie di natura etica, sociologica e umanistica.
Bergamo, 28 ottobre 2022 – Guardare al passato per costruire le opportunità di futuro, un futuro sempre più interdisciplinare, in grado di leggere le esigenze del territorio e delle nuove generazioni e anticiparne i processi, grazie a scelte lungimiranti e coraggiose. È questa la visione emersa venerdì 28 ottobre 2022 dal pomeriggio di incontri, speech e analisi nell’Aula Magna del Campus di Ingegneria di Dalmine in occasione del trentesimo anniversario della nascita della Facoltà di Ingegneria, oggi Scuola di Ingegneria, dell’Università degli studi di Bergamo.
«Ripercorrere la storia dei primi trent’anni di Ingegneria all’Università degli studi di Bergamo – ha detto il Rettore Prof. Sergio Cavalieri – è stata l’occasione per unire i punti fondanti di un vero e proprio centro di ricerca e sperimentazione, rivolto non solo alla formazione delle giovani generazioni ma alle imprese e alla nascita di nuove startup. Siamo nel cuore dello sviluppo di una delle più significative economie della Lombardia, a conferma del ruolo centrale che l’Università riveste nella crescita e sviluppo dell’ecosistema del nostro Paese. Immaginiamo il futuro, partendo dall’idea di un’ingegneria interdisciplinare, in grado di interloquire con altri settori. Una strada sulla quale stiamo già lavorando da tempo, ampliando l’orizzonte dei nostri corsi di laurea e avvicinando i nostri ingegneri anche a materie di natura etica, sociologica e umanistica. Nei prossimi anni lavoreremo a percorsi sfidanti su piu? filoni di ricerca innovativi. Il futuro porterà nuovi spazi e nuovi laboratori, per i nostri studenti e per i nostri ricercatori, anche alla luce dei progetti del Pnrr».
Al Rettore fanno eco il Preside della Scuola di Ingegneria Prof. Fabio Previdi, i direttori dei Dipartimenti di Ingegneria Prof.ssa Giovanna Barigozzi e Prof. Matteo Kalchschmidt, il Rettore dell’Università di Pavia Prof. Francesco Svelto, già ricercatore presso l’Università degli studi di Bergamo dal 1997 al 2000, l’ex Rettore di Ateneo Prof. Stefano Paleari, insieme ai docenti e ricercatori della Scuola. Presenti alla tavola rotonda anche gli alumni di Ingegneria UniBg Giovanna Ricuperati, Presidente Confindustria Bergamo, Vanessa Pesenti, Presidente ANCE Bergamo e Chiara Rota, Founder e CEO di My Cooking Box.
Un percorso di crescita reso possibile dalle scelte lungimiranti di tante persone diverse che hanno remato tutte nella stessa direzione per portare alla maturità questa Istituzione, come ha ricordato nel suo Keynote speech anche il primo Rettore proveniente dalla Facoltà di Ingegneria Prof. Stefano Paleari. Come la scelta di stabilire alle origini della sua istituzione la Facoltà a Dalmine, secondo un approccio multicampus diffuso che ha reso più flessibile l’espansione dell’Ateneo, o la scelta di percorrere territori poco o non ancora esplorati, come le lauree in lingua inglese nel 2010 o le tecnologie della salute nel 2015.
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
1992-2022: le tappe dei Trent’anni di Ingegneria
È il corso di laurea in Ingegneria Gestionale il primo a essere attivato con l’apertura della Facoltà di Ingegneria: è il 1992, gli studenti iscritti al primo anno sono 285 e i docenti 5. Sono la Prof.ssa Giovanna Barigozzi e il Prof. Matteo Kalchschmidt, rispettivamente direttori del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate e del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione, a ripercorrere le tappe principali che hanno segnato il percorso di Ingegneria all’Università degli studi di Bergamo. Gli anni dell’avvio vedono la creazione del primo nucleo dei laboratori di Ingegneria (1994/1995) e l’avvio del Diploma Universitario in Edilizia (1995/1996). Negli anni successivi la prima crescita della Facoltà con l’attivazione della Laurea in Ingegneria Meccanica (1998/1999) e l’espansione del Campus (2000/2001). Negli anni duemila l’avvio delle Lauree triennali in Ingegneria Informatica e di Ingegneria Tessile, il primo importante traguardo in termini di iscritti, che superano i 2.000 (2003/2004) e i nuovi laboratori di Ingegneria nel 2006. Negli anni dal 2005 al 2015 la Facoltà vive una nuova fase di stabilità con una continua crescita di iscritti, l’avvio della prima Laurea Magistrale in lingua inglese, Management Engineering, e l’ulteriore espansione del Campus. Nella seconda fase di crescita che arriva fino ai giorni nostri, l’avvio della Laurea triennale in Ingegneria delle Tecnologie per la Salute (2015/2016), il nuovo traguardo di 3.500 iscritti (2019/2020) e la nuova Laurea Magistrale in Mechatronics and Smart Technology Engineering.
La Scuola di Ingegneria oggi
Oggi gli studenti di Ingegneria all’Università degli studi di Bergamo hanno superato quota 4.000 e i docenti di ruolo quota 100, a cui si aggiungono numerosi ricercatori e collaboratori didattici. La Scuola di Ingegneria ha il ruolo fondamentale di struttura di raccordo per le attività didattiche dei due dipartimenti, che propone un’offerta particolarmente ricca e interdisciplinare. Sono 5 i corsi di studio triennali, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica, Ingegneria delle Tecnologie per l’Edilizia, Ingegneria delle Tecnologie per la Salute, 7 i corsi di studio magistrali, Ingegnera Meccanica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria Informatica, Ingegneria delle Costruzioni Edili, Meccatronica e Smart Technology Engineering, Engineering and Management for Health, Management Engineering, questi ultimi offerti in lingua inglese, e 2 i corsi di dottorato di ricerca, Ingegneria e Scienze Applicate, Technology, Innovation and Management. Numeri destinati ad aumentare, grazie anche al costante sforzo dell’Ateneo per migliorare la qualità dell’esperienza universitaria mediante numerose iniziative di supporto allo studio e a favore della vivibilità del Campus e a un continuo ampliamento e aggiornamento dell’offerta didattica affinché sia sempre al passo con l’evoluzione tecnologica e le richieste del mondo del lavoro. Grande attenzione anche alla dimensione internazionale: il 20% degli studenti della Scuola di Ingegneria sceglie di passare un periodo di studi all’estero usufruendo dei 240 accordi internazionali attivi nell’ambito del programma Erasmus, così come sono sempre più gli studenti dall’estero che scelgono di iscriversi ai corsi di studio in lingua inglese offerti.
L’evoluzione dell’ingegnere laureato all’Università degli studi di Bergamo: l’Indagine Placement 2022
Durante l’evento sono stati presentati i risultati dell’Indagine Placement 2022 sui laureati della Scuola di Ingegneria UniBg. I dati, confrontati con i risultati delle indagini precedenti (2004-2012), restituiscono una figura di ingegnere in continua evoluzione: più del 90% dei laureati in Ingegneria all’Università degli studi di Bergamo trova lavoro entro un anno dalla laurea (contro la media dell’80% dei laureati ingegneri su base nazionale), principalmente in aziende medio-grandi operanti sul mercato internazionale. I laureati sono scelti per le loro competenze tecniche multidisciplinari e vengono impiegati nei settori più vari, dall’energia alla chimica, dal commercio all’informatica e ai trasporti. Dai dati emerge chiaramente anche l’evoluzione del mondo del lavoro: diminuisce il lavoro autonomo (dal 10% del 2004 al 2% del 2022), ma aumentano le opportunità di lavoro smart (il 59% dei laureati beneficia di contratti che prevedono home-working). Cambia anche il modo di cercare lavoro, che beneficia sempre più delle opportunità offerte dai social network: tramite questi canali trova lavoro il 25% dei laureati. Nella scelta del posto di lavoro, invece, i laureati prediligono le aziende più attente ai temi della sostenibilità: l’83% degli intervistati ha dichiarato che la sostenibilità è stato un criterio importante o molto importante. Grande apertura, infine, alla dimensione internazionale: più del 50% dei laureati usa frequentemente l’inglese nel suo lavoro ed è disponibile a lavorare all’estero.
La ricerca e le sfide future
In questi trent’anni di storia la didattica e la ricerca sono fortemente interconnesse e crescono insieme. Oggi la Scuola di Ingegneria e i suoi due dipartimenti sono un importante presidio per lo sviluppo e il trasferimento tecnologico, partner chiave del tessuto economico e industriale del territorio. Nel 2021 le pubblicazioni scientifiche prodotte dai docenti e ricercatori della Scuola sono state quasi 1.000, mentre fra progetti nazionali, europei e industriali sono stati acquisiti fondi per oltre 4 milioni di euro. Il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) svolge la propria attività di ricerca principalmente nelle aree Tecnologie per l’Energia e l’Ambiente, Tecnologie per la Progettazione, la Protezione, il Recupero e la Sostenibilità Ambientale e Microelettronica e Meccatronica. Al centro delle attività in essere e future, di didattica e di ricerca, le tematiche legate al concetto di Sostenibilità, declinata in tutti i suoi aspetti tecnologici (edile e infrastrutturale, ambientale ed energetica), unitamente all’applicazione delle tecnologie smart negli ambiti manufatturiero e dei servizi. Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione (DIGIP) svolge le proprie attività di ricerca negli ambiti dell’ingegneria gestionale, dell’informazione, della progettazione e gestione dei sistemi produttivi, dei metodi matematici e della bioingegneria. Le attività si sviluppano attorno alla progettazione e gestione dei sistemi complessi con particolare riferimento agli ambiti della Fabbrica Digitale, della Salute e della Mobilità, coniugando aspetti tecnologici e gestionali e ponendo l’individuo al centro della progettazione.


