
(AGENPARL) – ven 28 ottobre 2022 Nella giornata odierna siamo partiti dall’analisi degli ultimi dati disponibili sui rischi climatici
(CMCC) e ci siamo concentrati sui principali impatti economici che interesseranno il nostro
Paese e sulle possibili misure di adattamento. Come richiamato nel titolo dell’incontro,
il mercato assicurativo può svolgere un ruolo rilevante nel mitigare gli impatti economici
Nonostante l’Italia sia uno dei paesi europei maggiormente esposti agli impatti di eventi
estremi connessi ai cambiamenti climatici, il mercato domestico delle assicurazioni
nel ramo danni risulta poco sviluppato
. Nel 2020, ultimo dato disponibile per un
confronto internazionale, l’incidenza sul PIL dei premi del ramo danni era appena del
. Le motivazioni di questa
situazione sono molteplici e complesse. Svolgono un ruolo gli interventi pubblici
ex-post che disincentivano una copertura assicurativa ex-ante e la mancanza di un
Il fenomeno della sottoassicurazione riguarda soprattutto i rischi da eventi naturali
Cfr. Relazione sulla attività svolta dall’Istituto nell’anno 2021, IVASS, giugno 2022, Roma.
Tra i maggiori paesi europei, valori più elevati dell’Italia si registrano per Francia e Germania (4,8 e
Cfr. “OECD Insurance Statistics 2021”, OECD Publishing, Paris,
Cfr. European Environment Agency, Economic damage caused by weather and climate-related extreme
events in EEA member countries, 1980-2020,
https://www.eea.europa.eu/ims/economic-losses-from-
Il valore annuale più recente è pari al 35 per cento per l’insieme dei paesi europei.
European Insurers’ Exposure to Physical Climate Change Risk – Potential implications for non-life
business – EIOPA-22/278 – 20 May 2022
strategie di adattamento e ruolo delle imprese assicurative
Intervento di Paolo Angelini
La sottoassicurazione contro i rischi naturali e climatici sembra meno grave per le
imprese, soprattutto per quelle relativamente più grandi: dall’indagine campionaria della
quest’anno, emerge che la quota delle imprese che dichiarano di essere assicurate
contro questi rischi è prossima al 70 per cento
e per quelle localizzate nel Mezzogiorno, proprio quelle
Dall’indagine emerge inoltre che in circa i tre quarti dei casi le banche che intrattengono
relazioni di credito con le aziende non sarebbero informate della sottoscrizione di una
polizza assicurativa relativa al complesso dei rischi da parte di queste ultime. Tale quota
– o perché non informate o perché non interessate – non terrebbero conto in modo
sistematico delle coperture assicurative sottoscritte dall’impresa. Questa evidenza, che
dei contratti (in termini di evento assicurato, grado di copertura, incertezza dei tempi
maggiormente standardizzati, più facili da incorporare in una tipica analisi del merito
di credito. Una eventuale evidenza solida e sistematica di una relazione negativa tra il
i rischi operativi delle imprese italiane: alcune evidenze dai risultati dell’indagine sulle imprese industriali
Annalisa Frigo e Andrea Venturini presentato al convegno odierno utilizza la stessa indagine.
l’incidenza delle coperture e la dimensione d’impresa. Il risultato sembra confermato da una indagine
Banca d’Italia nell’ambito dei lavori per la Presidenza italiana del G20, da cui emerge che solo il 12 per
paesi che hanno condotto la stessa indagine
Una nostra recente analisi, basata sulla stessa indagine, indica che a parità di altre
addetto e tra quelle gestite da proprietari con un titolo di studio non avanzato; una più
Alla luce di queste evidenze la Banca d’Italia ha di recente avviato una iniziativa di
, si articola in quattro moduli che riguardano:
In questo primo anno di sperimentazione l’iniziativa si svolge in collaborazione con due
associazioni di categoria di piccole imprese, Confartigianato e CNA. L’esperienza che stiamo
di proporlo ad altre associazioni o enti interessati. Insieme a IVASS intendiamo ampliarne
i contenuti aggiungendo un modulo sulle materie assicurative. Iniziative di questo tipo
mirano a sensibilizzare le piccole aziende più esposte a rischi di eventi estremi (climatici e
non) sull’importanza di sottoscrivere polizze assicurative per proteggersi da questi rischi.
Nella misura in cui una maggiore copertura assicurativa si associa a una minore probabilità
di default delle imprese, una diminuzione del fenomeno della sottoassicurazione si
resiliente.
Nell’ultima sessione di questo pomeriggio abbiamo anche ascoltato la testimonianza
di rappresentanti del mondo accademico e istituzionale. Su impulso del Ministero
di coordinamento in materia di sostenibilità che vede coinvolte le autorità di vigilanza
(Banca d’Italia, IVASS, Consob, Covip), il MEF stesso e il Ministero della transizione
ecologica. La Banca d’Italia ha avviato un dialogo con le banche e gli altri intermediari
prossimi obblighi di informativa ESG e sulle criticità che possono derivarne. È emerso
con forza il problema della carenza di dati che caratterizza il mondo della sostenibilità,
L’Italia si colloca ai primi posti nella graduatoria tra i paesi alle spalle di Portogallo e Spagna e
sostanzialmente in linea con Francia e Germania.
Cfr. G20/OECD-INFE, 2021, Navigating the Storm:
italiane sono disponibili sul sito internet della Banca d'Italia:
valore aggiunto, a fronte del 28 e del 18 per cento, rispettivamente, della media UE (dati Eurostat, 2019).
Alessio D’Ignazio, Paolo Finaldi Russo e Massimiliano Stacchini, “
dei micro-imprenditori italiani e il loro ruolo durante la pandemia
in particolare nel caso delle imprese di piccola dimensione. Siamo disponibili ad estendere
operative. Siamo consapevoli che l’esigenza di agire con rapidità in materia di dati di
attendista sarebbe particolarmente rischioso per un paese come il nostro, date le sopra
Il convegno di oggi, che si è svolto in una Città insieme simbolo di fragilità e di resilienza
istituzioni veneziane rivolge alle tematiche connesse con il cambiamento climatico.