[lid] 27 ottobre 2022 – Nella scorsa puntata abbiamo analizzato la situazione dei tribunali italiani, in particolare nei settori delle aste giudiziarie e fallimentari, dove si concentra il maggior movimento di denaro e ruotano interessi finanziari e abbiamo appreso dalle rivelazioni del celebre Avvocato romano Gianluca Sposato, che è stato fondatore e Presidente dei Custodi Giudiziari e Delegati alle Vendite Immobiliari e, per oltre 5 anni, ha collaborato con la Rubrica “Legalmente” del Messaggero, con oltre 100 pubblicazioni sui principali argomenti in materia di procedure esecutive immobiliari, concorsuali e fallimentari, le ragioni delle sue dimissioni e la sua esclusione dalla sezione del tribunale, dove lavorava come custode e delegato alle vendite immobiliari per avere denunciato un sistema di corruzione e collusione tra magistrati ed ausiliari conosciuto da molti e mai raccontato per paura di ritorsioni.
“Sentire parlare un giudice dell’esecuzione di ‘appetibilità’ dell’immobile sul mercato piuttosto che di garanzia dei diritti delle parti processuali, pur con le dovute differenze sostanziali tra creditore procedente e debitore esecutato esistenti nel processo di esecuzione immobiliare, è stato il principio di un fenomeno che ha sconvolto le regole del diritto stridendo con quella funzione di terzietà ed imparzialità che ogni giudice dovrebbe garantire al cittadino. Che esista un sistema di potere che prende le decisioni economiche, a cominciare dalla scelta degli interlocutori, come il concessionario della pubblicità, la banca, o gli ausiliari a cui affidare gli incarichi maggiormente remunerativi, che ruotano intorno al mondo delle aste e dei fallimenti è sotto gli occhi di tutti. I benefici sono per pochissimi raccomandati sui cui rapporti stretti con i giudici occorrerebbe indagare. Chi denuncia viene automaticamente escluso, trovandosi dopo avere investito nella professione e specializzazione, senza possibilità di lavorare in questo settore”.
A seguito dell’esposto dell’avvocato Gianluca Sposato abbiamo presentato un interpello al neo Ministro della Giustizia Carlo Nordio affinché si apra un fascicolo di inchiesta volto a fare luce su un sistema spesso nell’occhio del ciclone per fenomeni di corruzione legati al giro di soldi che circola nel settore, che scredita la magistratura e lede diritti costituzionalmente garantiti.
“E’ inspiegabile come certi giudici avanzino velocemente di carriera fino ad arrivare in Cassazione, o diventano Presidenti di Tribunale senza particolari meriti (a volte come nell’interland della capitale anche a seguito di scandali di molestie sessuali archiviati) e altri che, pur lavorando onestamente, non facciano scatti in avanti.” – racconta ancora l’Avvocato Gianluca Sposato da sempre impegnato in battaglie a favore della giustizia e della collettività. “Possibile che all’interno della magistratura vi sia un sistema di raccomandazioni dettato dalla posizione e appartenenza a diverse fazioni, che decide assegnazioni con criteri diversi dai meriti? La magistratura deve rimanere indipendente e garantire imparzialità di giudizio, oltre che disinteresse alle questioni trattate”.
E’ sul principio di affermazione della legalità, che non può prescindere da alcuna riforma della giustizia, con la separazione delle carriere per i magistrati, che vogliamo porre risalto perché se esistono mele marce nel modo della giustizia vengano allontanate subito dai loro incarichi.
Non solo corruzione, ma anche norme poco agili, se non che stridono con principi costituzionalmente garantiti, che tutelano interessi di potere e finanza a scapito dei cittadini, che comunque non sempre restano a guardare.
Come nel caso delle aste gestite dall’Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Milano che nel 2022 ha visto diciannove persone condannate da uno a undici anni e due mesi di carcere all’esito di un processo per una serie di aste giudiziarie truccate, che già nel settembre 2020 aveva portato a sei patteggiamenti e a tre condanne in rito abbreviato per corruzione, turbativa d’asta e falso ideologico.
Insomma il mondo della Giustizia, da cui deve ripartire il nostro Paese per ridare vita all’economia e credibilità agli investitori esteri e nazionali, che cercano garanzia nei diritti e non incertezza ed instabilità, avrà un bel da fare anche con il nuovo Governo, soprattutto se non ricorrerà all’ausilio di tecnici specializzati a livello istituzionale e legislativo, come ha sottolineato l’Avvocato Gianluca Sposato cresciuto nell’ambiente dell’ISLE – Istituto per la Documentazione e gli Studi Legislativi che opera sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica.