
(AGENPARL) – gio 27 ottobre 2022 27 Ottobre 2022 http://www.istat.it
Ufficio Stampa
Ottobre 2022
FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE
n A ottobre 2022 si stima una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 94,8 a 90,1;
l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo, passando
da 105,1 a 104,5.
n Guardando alle singole serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori, si stima un peggioramento di
tutte le variabili ad eccezione delle attese sulla situazione economica del Paese. Coerentemente, anche i
quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano una dinamica
congiunturale negativa: il clima corrente e quello personale registrano i cali più accentuati passando,
rispettivamente, da 96,9 a 91,0 e da 99,3 a 94,3; il clima economico e quello futuro subiscono flessioni più
contenute (rispettivamente da 81,3 a 77,6 e da 91,8 a 88,8).
n Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia peggiora in tutti i comparti (nel settore manifatturiero
l’indice passa da 101,2 a 100,4, nelle costruzioni da 159,5 a 157,5 e nel commercio al dettaglio da 110,5
a 108,7) ad eccezione dei servizi di mercato dove l’indice rimane sostanzialmente stabile, passando da
95,8 a 95,9.
n Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero si rileva un
peggioramento dei giudizi sulla domanda e un incremento delle giacenze di prodotti finiti, mentre sono in
leggero miglioramento le attese sulla produzione. Nelle costruzioni si registra un peggioramento dei
giudizi sugli ordini mentre le aspettative sull’occupazione presso l’impresa sono in aumento.
n Per quanto riguarda il comparto dei servizi di mercato, le attese sugli ordini e i giudizi sull’andamento degli
affari registrano un miglioramento mentre il saldo dei giudizi sugli ordini diminuisce. Nel commercio al
dettaglio, infine, tutte le componenti registrano un deterioramento, che riguarda essenzialmente la
distribuzione tradizionale.
Il commento PROSSIMA
DIFFUSIONE
25 novembre 2022
Il clima di fiducia delle imprese continua a registrare flessioni:
l’indice, dopo la marcata crescita registrata nel corso del 2021,
subisce un ridimensionamento a gennaio 2022 entrando in un
periodo di stasi fino a giugno. Da luglio 2022 è iniziata una nuova Link utili
fase di calo.
http://dati.istat.it/
Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica
negativa per il secondo mese consecutivo e raggiunge il livello più http://www.istat.it/it/congiuntura
basso da maggio 2013. Contribuiscono al deciso calo dell’indice
soprattutto le opinioni sulla possibilità di risparmiare in futuro e https://www.istat.it/it/archivio/266068
quelle sull’opportunità di acquistare beni durevoli, seguite da
giudizi in deterioramento sia sulla situazione economica personale
sia su quella del Paese.
FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
FIGURA 1. INDICI DEL CLIMA DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI E DELLE IMPRESE ITALIANE (IESI)
Gennaio 2013 – ottobre 2022, indici destagionalizzati mensili e media mobile a 3 mesi (base 2010=100)
PROSPETTO 1. INDICE DEL CLIMA DI FIDUCIA DEI CONSUMATORI ITALIANI E COMPONENTI
Giugno – Ottobre 2022, indici grezzi (base 2010=100) e saldi ponderati destagionalizzati
2022
giu lug ago set ott
INDICI
CLIMA DI FIDUCIA (a) (b) 98,3 94,8 98,3 94,8 90,1
Clima economico (b) 93,9 84,9 92,9 81,3 77,6
Clima personale (b) 99,8 98,1 100,2 99,3 94,3
Clima corrente (b) 97,9 96,1 99,7 96,9 91,0
Clima futuro (b) 98,8 92,9 96,4 91,8 88,8
COMPONENTI SALDI
Giudizi sulla situazione economica dell’Italia -109,4 -123,9 -111,9 -128,0 -139,6
Attese sulla situazione economica dell’Italia (b) -61,5 -80,8 -69,8 -77,4 -70,7
Attese sulla disoccupazione +55,7 +60,2 +54,2 +82,2 +82,9
Giudizi sulla situazione economica della famiglia -40,7 -44,8 -44,8 -43,4 -55,2
Attese sulla situazione economica della famiglia (b) -25,9 -35,5 -30,3 -36,0 -41,2
Giudizi sul bilancio familiare (b) +16,2 +15,9 +18,1 +14,4 +10,6
Opportunità attuale del risparmio (b) +151,9 +140,4 +145,5 +148,5 +148,4
Possibilità future di risparmio (b) -27,8 -31,8 -31,8 -22,9 -38,0
Opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli (b) -87,3 -78,2 -67,2 -83,2 -103,8
(a) Il clima di fiducia è la sintesi dei climi economico e personale o, alternativamente, dei climi corrente e futuro.
(b) Serie non affetta da stagionalità.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
PROSPETTO 2. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE (Iesi) E COMPONENTI
Giugno – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100)
2022
giu lug ago set ott
INDICI
CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE (Iesi) 113,1 110,4 109,1 105,1 104,5
Clima di fiducia delle imprese manifatturiere 109,0 106,0 103,9 101,2 100,4
Clima di fiducia delle imprese di costruzione (b) 159,7 164,4 155,8 159,5 157,5
Clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato 108,6 103,6 102,9 95,8 95,9
Clima di fiducia delle imprese del commercio al dettaglio 107,4 108,2 113,3 110,5 108,7
(b) Serie non affetta da stagionalità
FIGURA 2. CLIMA ECONOMICO E PERSONALE
Gennaio 2013 – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100)
FIGURA 3. CLIMA CORRENTE E FUTURO
Gennaio 2013 – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100)
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
FIGURA 4. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA
Gennaio 2013 – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100)
PROSPETTO 3. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE MANUFATTURIERE TOTALE E PER RAGGRUPPAMENTI
PRINCIPALI DI INDUSTRIE
Giugno – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100) e saldi destagionalizzati
2022
giu lug ago set ott
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
INDICI
Clima di fiducia 109,0 106,0 103,9 101,2 100,4
SALDI
Giudizi sugli ordini +5,9 -0,9 -4,1 -6,0 -8,2
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti +1,8 +1,1 +3,3 +3,1 +3,9
Attese di produzione +6,9 +4,4 +3,7 -2,3 -1,7
BENI DI CONSUMO
INDICI
Clima di fiducia 104,8 104,3 103,1 100,2 100,2
SALDI
Giudizi sugli ordini -2,8 -4,8 -5,5 -8,2 -8,9
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti +1,8 -0,3 +2,5 +1,7 +2,1
Attese di produzione +9,8 +8,1 +8,2 +1,8 +2,9
BENI INTERMEDI
INDICI
Clima di fiducia 105,0 101,1 97,1 93,6 92,2
SALDI
Giudizi sugli ordini +4,3 -2,8 -9,7 -12,0 -16,2
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti +1,5 +0,8 +4,4 +4,4 +4,2
Attese di produzione +3,6 -1.3 -2,5 -10,5 -10,5
BENI STRUMENTALI
INDICI
Clima di fiducia 116,0 114,9 112,4 111,6 111,4
SALDI
Giudizi sugli ordini +10,8 +5,4 +4,1 +3,6 +3,4
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti (a) +3,2 +2,2 +4,3 +2,4 +4,8
Attese di produzione +9,0 +10,4 +6,8 +3,2 +5,3
(a) Serie non affetta da stagionalità
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
PROSPETTO 4. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE TOTALE E PER SETTORE
Giugno – ottobre 2022, indici (base 2010=100) e saldi
2022
giu lug ago set ott
COSTRUZIONI
INDICI
Clima di fiducia 159,7 164,4 155,8 159,5 157,5
SALDI
Giudizi su ordini e/o piani di costruzione +5,3 +7,1 +2,2 +5,5 +2,3
Attese sull’occupazione +5,6 +10,1 +3,7 +5,3 +5,8
COSTRUZIONE DI EDIFICI
INDICI
Clima di fiducia 156,3 159,0 148,9 155,0 158,4
SALDI
Giudizi su ordini e/o piani di costruzione +6,9 +7,4 -0,9 +4,8 +7,0
Attese occupazione +3,8 +6,9 +1,6 +4,1 +6,5
INGEGNERIA CIVILE
INDICI
Clima di fiducia 138,4 142,7 137,0 127,6 134,0
SALDI
Giudizi su ordini e/o piani di costruzione +1,1 +3,6 +0,8 -3,8 -1,0
Attese occupazione +9,1 +13,2 +7,4 -2,4 +4,5
LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
INDICI
Clima di fiducia 166,0 172,0 163,6 169,8 162,0
SALDI
Giudizi su ordini e/o piani di costruzione +5,6 +7,8 +4,2 +8,1 +0,4
Attese occupazione +5,7 +11,1 +4,0 +8,0 +5,8
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
PROSPETTO 5. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEI SERVIZI DI MERCATO TOTALE E PER SETTORE
Giugno – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100) e saldi destagionalizzati
2022
giu lug ago set ott
SERVIZI DI MERCATO
INDICI
Clima di fiducia 108,6 103,6 102,9 95,8 95,9
SALDI
Giudizi ordini +13,0 +8,3 +10,4 +3,5 +2,8
Giudizi andamento degli affari +14,4 +9,0 +9,2 +2,7 +3,3
Attese ordini +10,3 +4,8 +0,6 -8,1 -7,9
TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
INDICI
Clima di fiducia (a) 125,8 118,6 116,0 104,9 105,5
SALDI
Giudizi ordini (a) +30,1 +23,4 +26,9 +10,7 +10,1
Giudizi andamento degli affari (a) +21,8 +21,3 +22,5 +10,6 +12,5
Attese ordini (a) +28,8 +14,3 +1,8 -3,6 -3,1
SERVIZI TURISTICI
INDICI
Clima di fiducia 124.0 121,7 118,6 108,1 99,6
SALDI
Giudizi ordini +18,3 +27,0 +23,8 +16,2 +4,0
Giudizi andamento degli affari +29,4 +21,1 +23,8 +12,1 +5,3
Attese ordini +15,5 +8,3 -0,2 -11,7 -17,6
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
INDICI
Clima di fiducia 98,5 95,1 97,4 90,2 93,0
SALDI
Giudizi ordini (a) +10,2 +5,4 +8,0 +1,7 +8,7
Giudizi andamento degli affari (a) +7,5 +4,0 +7,2 +3,0 +7,8
Attese ordini +14,2 +11,2 +13,2 -0,5 -3,0
SERVIZI ALLE IMPRESE E ALTRI SERVIZI
INDICI
Clima di fiducia 101,3 97,2 95,1 88,1 88,4
SALDI
Giudizi ordini (a) +5,7 -0,6 +1,2 -6,1 -6,0
Giudizi andamento degli affari +5,7 +0,7 -1,3 -6,6 -5,7
Attese ordini +0,7 -0,7 -6,9 -15,9 -16,0
(a) Serie non affetta da stagionalità
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
PROSPETTO 6. CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO TOTALE E PER TIPOLOGIA
DISTRIBUTIVA
Giugno – ottobre 2022, indici destagionalizzati (base 2010=100) e saldi destagionalizzati
2022
giu lug ago set ott
COMMERCIO
INDICI
Clima di fiducia 107,4 108,2 113,3 110,5 108,7
SALDI
Giudizi vendite +13,8 +12,7 +26,9 +20,0 +18,4
Giudizi scorte -2,2 -0,2 +0,5 -1,2 +0,9
Attese vendite +13,6 +19,3 +21,4 +17,9 +16,3
GRANDE DISTRIBUZIONE
INDICI
Clima di fiducia 109,7 110,9 118,2 115,6 115,5
SALDI
Giudizi vendite +24,5 +22,2 +39,5 +30,6 +35,6
Giudizi scorte (a) -3,8 -3,0 -3,7 -5,9 -1,8
Attese vendite +20,3 +27,3 +32,3 +30,7 +29,7
DISTRIBUZIONE TRADIZIONALE
INDICI
Clima di fiducia 100,5 100,2 101,0 99,3 92,9
SALDI
Giudizi vendite -12,1 -9,8 -5,3 -3,0 -18,5
Giudizi scorte +4,3 +9,6 +7,5 +7,2 +7,1
Attese vendite 0,0 +2,0 -2,3 -9,6 -12,3
(a) Serie non affetta da stagionalità
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
Dati destagionalizzati: dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla
componente stagionale (dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc.) e, se significativi, dagli
effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati è la più idonea a cogliere l’evoluzione congiunturale di un
indicatore.
Clima di fiducia dei consumatori: è elaborato sulla base di nove domande ritenute maggiormente idonee per
valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori (e precisamente: giudizi e attese sulla situazione economica
dell’Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; opportunità
attuale e possibilità future del risparmio; opportunità all’acquisto di beni durevoli; giudizi sul bilancio familiare). I
risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati tramite media
aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2010) e destagionalizzato con il metodo diretto.
Vengono proposte anche delle disaggregazioni del clima totale, che sono riportati a indice (in base 2010) e
destagionalizzati (ove necessario) con il metodo diretto, ovvero: a) Clima economico, media aritmetica semplice
dei saldi ponderati relativi a giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia, attese sulla disoccupazione
(quest’ultimo saldo con segno invertito); b) Clima personale, media aritmetica semplice dei saldi ponderati delle
rimanenti sei domande componenti il clima di fiducia (giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia;
opportunità attuale e possibilità future del risparmio; opportunità all’acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario
della famiglia); c) Clima corrente, media delle domande relative ai giudizi (situazione economica dell’Italia e della
famiglia; opportunità attuale del risparmio e acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia); d) Clima
futuro: media dei saldi delle attese (situazione economica dell’Italia e della famiglia; disoccupazione con segno
invertito; possibilità future di risparmio). I Saldi relativi alle variabili dell’indagine sui consumatori consistono
nella differenza fra le frequenze percentuali del numero dei rispondenti alle modalità che indicano un aumento e
quelle del numero dei rispondenti alle modalità che indicano una diminuzione e forniscono indicazioni sintetiche sui
fenomeni osservati. Si utilizzano i saldi ponderati con peso doppio per le modalità estreme, Le domande del
questionario (prevalentemente di tipo qualitativo ordinale chiuso) prevedono una gamma predeterminata ed
esaustiva di possibilità di risposta (da tre a cinque, con l’aggiunta della modalità non so/non risponde) del tipo:
“Molto alto”; “Alto”; “Stazionario”, “Basso”, “Molto basso”.
Clima di fiducia delle imprese per settore: è elaborato tramite media aritmetica semplice dei saldi
destagionalizzati delle domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo delle imprese.
Il risultato è poi riportato a indice in base 2010. Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere include giudizi sul
livello degli ordini, giudizi sul livello delle scorte di magazzino (con segno invertito) e attese sul livello della
produzione. Le domande che contribuiscono al calcolo del clima di fiducia delle imprese delle costruzioni
comprendono i giudizi sul livello degli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull’occupazione. Per le imprese dei
servizi di mercato il calcolo del clima di fiducia comprende le domande relative ai giudizi e alle attese sugli ordini e i
giudizi sull’andamento degli affari. Per le imprese del commercio al dettaglio, infine, il clima include le domande
riguardanti i giudizi sulle vendite, le attese sulle vendite e i giudizi sulle scorte (con il segno invertito). I saldi delle
variabili delle indagini sulle imprese consistono nelle differenze fra le modalità favorevoli e sfavorevoli. La modalità
centrale (invarianza, stazionarietà) non viene considerata nel calcolo. Per ogni domanda i risultati sono espressi in
termini di frequenze percentuali relative alle singole modalità di risposta (in genere tre, ad esempio: “Alto”,
“Normale”, “Basso”).
Clima di fiducia delle imprese italiane (Istat economic sentiment indicator – Iesi): a partire dal mese di maggio
2022, lo Iesi è calcolato come media aritmetica ponderata degli indici (2010=100) dei climi di fiducia settoriali (climi
di fiducia delle imprese manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi e del commercio al dettaglio). I pesi utilizzati per
la loro aggregazione sono riportati nella Tavola 2 inclusa nella nota metodologica allegata a questa statistica flash.
Raggruppamenti principali di industrie (Rpi): beni di consumo, beni intermedi e beni strumentali. Il regolamento
della Commissione europea n,656/2007 (G,U, delle Comunità europee del 15 giugno 2007) stabilisce, per tutti i
paesi membri, i criteri per la definizione degli Rpi: a ciascuno di essi vengono attribuiti, secondo il criterio della
prevalenza, interi gruppi e/o divisioni di attività economica.
Settori della manifattura: i settori della manifattura coperti dall’indagine, con i relativi codici della classificazione
Ateco 2007, sono i seguenti: le Industrie alimentari (10), Industria delle bevande (11), Industrie del tabacco (12),
Industrie tessili (13), Confezioni di articoli di abbigliamento; Confezioni di articoli in pelle e pelliccia (14),
Fabbricazione di articoli in pelle e simili (15), Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili);
fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio (16), Fabbricazione di carta e di prodotti di carta (17),
Stampa e riproduzione di supporti registrati (18), Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio (19), Fabbricazione di prodotti chimici (20), Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati
farmaceutici (21), Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (22), Fabbricazione di altri prodotti della
lavorazione di minerali non metalliferi (23), Metallurgia (24), Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
e attrezzature) (25), Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali,
apparecchi di misurazione e di orologi (26), Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso
domestico non elettriche (27), Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca (28), Fabbricazione di
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (29), Fabbricazione di altri mezzi di trasporto (30), Fabbricazione di mobili (31),
Altre industrie manifatturiere (32), Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature
(33).
Settori delle costruzioni: i settori delle costruzioni oggetto d’indagine, con i relativi codici della classificazione
Ateco 2007, sono la costruzione di edifici (41), l’ingegneria civile (42) e i lavori di costruzione specializzati (43). La
costruzione di edifici include lavori generali per la costruzione di edifici di qualsiasi tipo. L’ingegneria civile
comprende i lavori generali per la costruzione di opere di ingegneria civile quali autostrade, strade, ponti, gallerie,
ferrovie, campi di aviazione, porti ed altre opere idrauliche, nonché la costruzione di sistemi di irrigazione e di
fognatura, condotte e linee elettriche, impianti sportivi all’aperto, eccetera. I lavori di costruzione specializzati
comprendono attività specializzate (quali l’infissione di pali, i lavori di fondazione eccetera), attività di finitura e
completamento degli edifici e attività di installazione di tutti i tipi di servizi, necessarie al funzionamento della
costruzione.
Settori dei servizi di mercato: i settori economici oggetto d’indagine, individuati con riferimento alla
classificazione Ateco 2007, sono di seguito elencati:
Servizi alle imprese e altri servizi: Attività immobiliari (68), Attività legali e contabilità (69), Attività di direzione
aziendale e di consulenza gestionale (70), Attività degli studi di architettura e ingegneria; collaudi e analisi tecniche
(71), Ricerca scientifica e sviluppo (72), Pubblicità e ricerche di mercato (73), Altre attività professionali, scientifiche
e tecniche (74), Servizi Veterinari (75), Attività di noleggio e leasing operativo (77), Attività di ricerca, selezione,
fornitura di personale (78), Servizi di vigilanza e investigazione (80), Attività di servizi per edifici e paesaggio (81),
Attività di supporto per le funzioni di ufficio e altre attività di supporto (82); Attività creative, artistiche e di
intrattenimento (90); Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali (91); Attività riguardanti le lotterie,
le scommesse, le case da gioco (92); Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento (93); Riparazione di
computer e di beni per uso personale e per la casa (95); Altre attività di servizi alla persona (96);
Trasporto e magazzinaggio: Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte (Ateco 49), Trasporto marittimo e per
vie d’acqua (50), Trasporto aereo (51), Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (52), Servizi postali e attività
di corriere (53);
Informazione e comunicazione: Attività editoriali (58), Attività di produzione cinematografica, di video e di
programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore (59), Attività di programmazione e trasmissione (60),
Telecomunicazioni (61), Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (62), Attività dei servizi
di informazione e altri servizi informatici (63);
Servizi turistici: Alloggio (55), Attività dei servizi di ristorazione (56) e Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei
tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (79).
Settori del commercio al dettaglio: i settori economici oggetto di indagine sono quelli compresi nelle divisioni
della classificazione Ateco 2007: Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli (45),
Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e motocicli) (47). Nell’ambito della divisione 47, sono esclusi
dal campo di osservazione dell’indagine i seguenti gruppi: commercio al dettaglio ambulante (47.8) e commercio al
dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati (47.9).
Tipologia distributiva delle imprese del commercio al dettaglio
Grande distribuzione: imprese che possiedono punti di vendita operanti nella forma di Supermercato, Ipermercato,
Discount, Grande magazzino o altra grande superficie specializzata o non, con superficie di vendita superiore ai
400 mq.
Distribuzione tradizionale (anche “Imprese operanti su piccola superficie e minimercati”): le imprese che si
configurano come punti di vendita specializzati non appartenenti alla grande distribuzione, caratterizzati da una
superficie di vendita non superiore ai 400 mq.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
Introduzione e quadro normativo
Le indagini sulla fiducia dei consumatori e delle imprese sono cinque indagini campionarie mensili rivolte agli individui e
alle imprese: un’indagine che rileva i dati sugli individui e quattro indagini che si rivolgono alle imprese. In particolare, le
indagini sulle imprese coprono 4 settori economici (manifatturiero, costruzioni, servizi e commercio al dettaglio)
individuati in base alla classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) attualmente in vigore. Lo scopo originale
delle indagini, rimasto invariato nel tempo, è quello di raccogliere le opinioni (giudizi ed aspettative) di tutti gli agenti
economici riguardo a specifiche variabili connesse al loro comportamento futuro ed all’ambiente economico in cui essi
operano. Le informazioni rilevate, prevalentemente di natura qualitativa, sono ritenute significative perché in grado di
rilevare modifiche nei comportamenti degli individui e mutamenti, correnti e futuri, dei settori economici oggetto di
indagine. Le opinioni espresse dalle unità intervistate su variabili chiave, opportunamente quantificate e trattate
permettono, inoltre, di ottenere una indicazione sul grado di fiducia presente nei settori indagati.
Concepite per esigenze di analisi congiunturale, tali indagini si distinguono fortemente da quelle statistiche di natura
quantitativa: operano infatti in ambiti diversi dell’agire economico che sfuggono, per la loro natura, alla misurazione
quantitativa (si pensi, in particolare, alle aspettative). I risultati provenienti dalle indagini sulla fiducia sono caratterizzati
dalla capacità di monitorare il sistema economico nel suo complesso e, pertanto, sono spesso utilizzati anche nei
modelli econometrici.
Le indagini, previste nell’accordo quadro tra l’Istat e la Commissione europea (Framework Partnership Agreement
ECFIN/026/2021 e Specific Grant Agreement ECFIN/022/2022/865748), fanno parte di un progetto armonizzato a
livello europeo coordinato dalla Commissione europea; attualmente il progetto è disciplinato dalla Decisione della
Commissione europea C(97) 2241 del 15 luglio del 1997 e dalla Comunicazione della Commissione COM(2006) del 12
luglio 2006. In quanto inserite in un progetto armonizzato a livello europeo, le principali caratteristiche delle indagini, sia
per l’aspetto metodologico sia per le definizioni relative ad alcune variabili rilevate, seguono le linee guida fornite dalla
Commissione Europea. In particolare, i questionari utilizzati per le cinque indagini contengono sia quesiti armonizzati a
livello europeo sia domande aggiuntive orientate a soddisfare necessità informative a livello nazionale.
Le indagini sono inserite nel Programma Statistico Nazionale (edizione in vigore: Psn 2020-2022) approvato con DPR
del 9 marzo 2022, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 20 alla Gazzetta Ufficiale – serie generale – n. 122 del 26
maggio 2022.
Popolazione di riferimento, unità di rilevazione e di analisi
Indagine sulla fiducia dei consumatori – La popolazione di riferimento è costituita dagli individui con almeno 18 anni.
L’unità di rilevazione è l’abbonato al telefono fisso presente nella lista utilizzata per l’estrazione dei nominativi.
L’unità di analisi è l’ individuo con almeno 18 anni.
Indagini sulla fiducia delle imprese – La popolazione di riferimento è costituita dalle imprese con almeno 5 addetti per il
settore manifatturiero, con almeno 3 addetti per le costruzioni e per i servizi mentre per il commercio è costituita da
tutte le imprese operanti sul territorio nazionale.
L’unità di rilevazione e di analisi è l’impresa per tutte e quattro le indagini.
Il disegno di campionamento
Indagine sulla fiducia dei consumatori – Il campione teorico, di numerosità pari a circa 2000 unità, è a due stadi,
stratificato per ripartizione geografica e ampiezza dei comuni di residenza. L’allocazione delle unità negli strati è
proporzionale all’universo della popolazione residente italiana maggiorenne. La lista utilizzata per l’estrazione dei
nominativi è costituita dall’elenco degli abbonati al telefono fisso; l’unità di primo stadio è l’abbonato mentre l’unità
di secondo stadio è costituita dal consumatore, inteso come persona maggiorenne, appartenente al nucleo
familiare individuato dal numero telefonico. La tecnica di selezione delle unità è di tipo sistematico nel primo stadio
e per quote nel secondo.
Indagini sulla fiducia delle imprese – Le rilevazioni utilizzano campioni “panel” di imprese estratti dall’ Archivio
statistico delle imprese attive (Asia), stratificati secondo le seguenti variabili: dimensione, settori di attività
economica (individuati dall’ATECO 2007) e area geografica.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
A partire dal novembre 2011 (per il settore delle costruzioni e, successivamente, dal giugno 2013 per le indagini
sul settore manifatturiero, dei servizi e del commercio) è stato introdotto un nuovo criterio di stratificazione e di
allocazione delle unità. In particolare, sono state individuate le soglie di cut-off in entrata (definite in base al numero
di addetti così come riportato sotto), che escludono dalle rilevazioni le imprese di minori dimensioni (tale soglia
prevede che siano escluse dalla rilevazione tutte le imprese della popolazione con meno di 3 addetti per l’indagine
nel settore delle costruzioni e dei servizi e con meno di 5 addetti nel settore manifatturiero; per l’indagine sulla
fiducia del commercio non è stato introdotto il cut-off in entrata) nonché una soglia, anch’essa definita in termini di
addetti, che identifica gli strati “censuari” delle rilevazioni (strati in cui sono incluse nel campione tutte le unità
presenti nella popolazione). Le soglie sono le seguenti: imprese con almeno 1000 addetti per il settore
manifatturiero, dei servizi e del commercio; imprese con almeno 250 addetti per il settore delle costruzioni). Per
quanto riguarda la numerosità degli strati non censuari, il numero delle unità è allocato sulla base del criterio
Robust Optimal Allocation with Uniform Stratum Threshold (ROAUST)1.
Indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere – L’indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere viene svolta
mensilmente dal 1962 su un panel di circa 4000 imprese. Alla luce degli aggiornamenti metodologici introdotti nel
giugno 2013, la rilevazione utilizza un campione teorico stratificato secondo la dimensione d’impresa (5-9 addetti;
10-49 addetti; 50-249; 250-999; almeno 1000 addetti), la ripartizione geografica (Nord-ovest; Nord-est; Centro;
Mezzogiorno), l’attività prevalente (considerando le divisioni dalla 10 alla 33 della classificazione Ateco 2007). La
tecnica di selezione delle unità prevede un’estrazione casuale per le imprese con un numero di addetti inferiore a
1000 ed un inserimento censuario per tutte le unità con 1000 e più addetti.
Indagine sulla fiducia delle imprese di costruzione – L’indagine sulla fiducia delle imprese di costruzione viene svolta
mensilmente dal 1966 su un panel di circa 700 imprese. Il campione teorico è costituito da un panel stratificato
secondo la dimensione delle unità produttive (3-9 addetti, 10-249, almeno 250 addetti), il comparto di attività
economica (considerando i settori: 41 – costruzione di edifici; 42 – ingegneria civile; 43 – lavori di costruzione
specializzati) e le quattro ripartizioni territoriali (Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno). La tecnica di
selezione delle unità prevede un’estrazione casuale per le imprese con un numero di addetti inferiore a 250 ed un
inserimento censuario per tutte le unità con 250 e più addetti.
Indagine sulla fiducia delle imprese dei servizi di mercato – L’indagine sulla fiducia delle imprese dei servizi di
mercato viene svolta mensilmente dal 2003 su un panel di circa 2000 imprese del settore. Il campione teorico è
costituito da un panel stratificato secondo la dimensione dell’impresa (3 – 999 addetti, almeno 1000 addetti), la
ripartizione geografica (Nord-ovest, Nord-est; Centro e Mezzogiorno) e l’attività prevalente (classificata secondo
l’Ateco 2007, identificata da tutte le divisioni dalla 49 alla 96, escluse: la 54, 57, 64, 65, 66, 67, 76, dalla 83 alla 89
e la divisione 94). La tecnica di selezione delle unità prevede un’estrazione casuale per le imprese con un numero
di addetti inferiore a 1000 ed un inserimento censuario per tutte le unità con 1000 e più addetti.
Indagine sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio – L’indagine sulla fiducia delle imprese del commercio
al dettaglio ha avuto inizio nel 1986, su base bimestrale. A partire dal 1992, la periodicità di rilevazione è divenuta
mensile. Dal mese di maggio 2010 le informazioni sono raccolte presso un panel di circa 1000 imprese
commerciali comprese nelle divisioni 45 (Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e
motocicli) e 47 (Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli) della classificazione Ateco
2007. Il campione teorico è stratificato per dimensione dell’impresa (1-2 addetti; 3-5; 6-999; almeno 1000 addetti),
per ripartizione geografica (Nord-ovest; Nord-est; Centro; Mezzogiorno) e per attività prevalente (45.1 vendita di
motoveicoli; 45.2-45.4 manutenzione di motoveicoli e vendita di accessori; 47.1, 47.2 vendita al dettaglio di
alimentari, bevande e tabacco; 47.3 vendita al dettaglio di carburante per autotrazione; 47.4-47.7 vendita al
dettaglio di altri beni). Lo schema di campionamento, che non ricorre ad alcuna selezione di tipo cut-off in entrata,
prevede un’estrazione casuale per le imprese con un numero di addetti inferiore a 1000 ed un inserimento
censuario per tutte le unità con 1000 e più addetti.
A questo proposito si veda P. M. Chiodini, G. Manzi, B.M. Martelli, F. Verrecchia, “The ISAE Manufacturing Survey Sample: Validating the Nace
Rev.2 Sectorial Allocation”, 2010, lavoro presentato alla 30^ Conferenza CIRET, New York, 13-16 ottobre.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
La raccolta delle informazioni
La raccolta dei dati è mensile e avviene nei primi 15 giorni del mese di riferimento dei dati per l’indagine sui
consumatori. Per quanto riguarda le imprese, la raccolta dei dati avviene nei primi 16/18 giorni del mese di
riferimento dei dati; ogni impresa intervistata è invitata a rispondere alle domande del questionario con riferimento
alla sua attività prevalente. La raccolta dei dati è effettuata con tecnica Cati (Computer assisted telephone interview)
per tutte e 5 le indagini.
Per l’indagine sulla fiducia dei consumatori, il questionario armonizzato a livello europeo comprende, oltre ad
alcune informazioni strutturali e sui redditi familiari, domande di tipo prevalentemente qualitativo, caratterizzate,
escludendo l’opzione “Non so”, da tre o cinque modalità ordinali di risposta (ad es, molto in aumento, in aumento,
stazionario, in diminuzione, molto in diminuzione), relative alla situazione economica dell’Italia e a quella personale
dell’intervistato. Le opinioni sono richieste nella forma di giudizi riguardanti i precedenti dodici mesi, oppure nella
forma di attese sull’evoluzione futura a breve termine (nei successivi dodici mesi). Trimestralmente (a gennaio,
aprile, luglio e ottobre) sono rilevate anche le intenzioni di acquisto di un’autovettura, le intenzioni di acquisto e le
spese per manutenzione straordinaria dell’abitazione.
Per le indagini sulle imprese, i questionari sono armonizzati a livello europeo, ma contengono anche domande
orientate a soddisfare necessità informative nazionali (per esempio, la sezione dedicata all’analisi delle condizioni
di accesso al credito). Le informazioni raccolte sono prevalentemente di natura qualitativa e sono finalizzate a
ottenere indicazioni sullo stato corrente e sulle aspettative a breve termine (su un orizzonte di 3 mesi) delle
principali variabili aziendali. La maggioranza delle domande presenti nei questionari prevedono tre modalità di
risposta, del tipo: “alto”, “normale”, “basso”, oppure: “in aumento”, “stazionario”, “in diminuzione”.
Ulteriori informazioni sulle indagini sulla fiducia e sui questionari utilizzati per la raccolta dei dati sono disponibili al
seguente link: http://siqual.istat.it/SIQual/welcome.do.
L’elaborazione dei dati: processo, strumenti e tecniche
Indagine sulla fiducia dei consumatori – Il processo di elaborazione prevede la stima delle frequenze percentuali di
risposta relative alle singole modalità di risposta. Fino a dicembre 2020 il processo di aggregazione dei micro dati non
prevedeva l’utilizzo di pesi campionari. A partire da gennaio 2021 sono stati inseriti i pesi di calibrazione all’interno del
processo di stima.
Più in dettaglio, a partire dal mese di gennaio 2021, l’Istat ha avviato la pubblicazione delle nuove serie delle frequenze
percentuali di risposta, dei saldi e dei climi relative all’indagine sulla fiducia dei consumatori. Rispetto alle serie
precedenti, calcolate e pubblicate fino a dicembre 2020, le nuove vengono ottenute con una procedura di stima per
calibrazione.
Per migliorare la rappresentatività dei dati diffusi mensilmente, nel processo di stima è stato introdotto lo stimatore di
calibrazione che consente di vincolare il campione sia alla struttura della popolazione di riferimento utilizzata nella fase
di stratificazione, correggendo così eventuali fenomeni di distorsione in fase di raccolta dei dati, sia alle strutture non
considerate nel disegno (per esempio la struttura per classi di età di cui non si tiene conto nel disegno di stratificazione
del campione di indagine). L’approccio dello stimatore di calibrazione si basa sull’utilizzo di una serie di informazioni
ausiliarie, quali la struttura della popolazione, che corrispondono ai totali noti nella popolazione di riferimento. In tal
modo è possibile calibrare la popolazione stimata rispetto ai totali noti ricavati dalla popolazione di riferimento,
disaggregati secondo specifiche caratteristiche. Gli aggregati di riferimento, utilizzati come totali noti dalla procedura di
calibrazione utilizzata per l’indagine sui consumatori, sono ricavati dai dati sulla popolazione residente rilasciati
ufficialmente dall’Istat e sono aggiornati annualmente. Le informazioni ausiliarie utilizzate nella costruzione dello
stimatore calibrato sono riportate nella seguente tavola:
TAVOLA 1, INFORMAZIONI AUSILIARIE PER LA PROCEDURA DI CALIBRAZIONE
Descrizione Modalità
Numerosità della popolazione residente nelle ripartizioni territoriali Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno
Numerosità della popolazione residente per genere Maschi, femmine
Fino a marzo 2018: 18-29, 30-49, 50-64, 65 anni e oltre
Numerosità della popolazione residente per classi di età
Da aprile 2018: 18-29, 30-39, 40-49, 50-59, 60-64, 65-70, 71 anni e oltre
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
Da un punto di vista operativo, l’applicazione dello stimatore di calibrazione si traduce nel calcolo di un peso “calibrato”
per ogni individuo rispondente partendo dal peso base, ovvero il peso campionario, modificato in base alla tecnica degli
stimatori calibrati che tiene conto delle informazioni ausiliarie descritte nella Tavola 1. Quindi, l’output del processo di
stima mensile, ovvero le stime calibrate delle frequenze percentuali di risposta ad ogni domanda presente nel
questionario, si ottiene tramite una procedura di aggregazione pesata dei dati rilevati associando alle risposte fornite da
ciascun intervistato il corrispondente peso calibrato calcolato come sopra.
Le nuove serie sono state calcolate a partire dal gennaio 1998, periodo a partire dal quale è stato possibile assicurare
la coerenza tra il campione mensile sottostante e l’applicazione dello stimatore di calibrazione. Pertanto, le nuove serie
sostituiscono a tutti gli effetti quelle precedenti a partire da tale anno.
In questa occasione sono stati rivisti anche i modelli di destagionalizzazione delle serie dei saldi, dell’indice di fiducia,
del clima economico, personale, corrente e futuro. Le serie calibrate presentano in generale una minore stagionalità
delle serie non pesate. In particolare, si evidenzia l’assenza di stagionalità per la serie dell’indice di fiducia, per quella
del clima economico, personale, corrente e futuro sia a livello nazionale, sia nel Nord-ovest nel Centro e nel
Mezzogiorno.
Le serie storiche dei saldi e degli indici di fiducia sono destagionalizzate con il metodo Tramo-Seats. Per gli indici di
fiducia si procede alla destagionalizzazione con il metodo diretto.
Le frequenze percentuali, calcolate con il processo di stima, sono arrotondate al primo decimale.
Indagini sulla fiducia delle imprese – Il processo di elaborazione prevede la stima delle frequenze percentuali relative
alle opzioni di risposta di ogni domanda prevista nel questionario. A tal fine, l’elaborazione dei micro dati è basata
su un doppio sistema di pesi: a) le frequenze relative a ciascuna modalità di risposta sono dapprima pesate
utilizzando il numero degli addetti dichiarato dalle stesse aziende in sede di intervista (peso interno) per l’indagine
sul settore manifatturiero, delle costruzioni e del commercio; per quanto riguarda l’indagine sui servizi, il peso
interno è costituito dal valore centrale della classe di fatturato a cui appartiene ogni singola impresa; b)
successivamente, per tutte e quattro le indagini, si ricorre a pesi fissi che riflettono la distribuzione del valore
aggiunto del settore di riferimento (peso esterno). A partire da marzo 2015, la procedura di aggregazione ricorre ad
una struttura di ponderazione esterna derivata dal valore aggiunto al costo dei fattori relativo all’anno 2012.
Le serie storiche dei saldi delle principali variabili rilevate nelle indagini e quelle degli indici dei climi di fiducia sono
destagionalizzate con il metodo Tramo-Seats.
Le frequenze percentuali calcolate con il processo di stima, sono arrotondate al primo decimale.
L’output: principali misure di analisi
Le rilevazioni sulla fiducia dei consumatori e delle imprese hanno l’obiettivo di produrre indicatori in grado di
misurare il “sentiment” degli operatori economici. A tal fine, all’interno dei questionari sono formulate domande in
grado di catturare i giudizi e le aspettative degli intervistati, sulla base dei quali è possibile costruire degli indicatori
di fiducia. Le definizioni e i principi per la formulazione dei quesiti necessari a rilevare tali variabili sono riportati
nella Business and Consumer Surveys User Guide della Commissione Europea (2020) disponibile al link:
https://ec,europa,eu/info/business-economy-euro/indicators-statistics/economic-databases/business-and-
consumer-surveys/methodology-business-and-consumer-surveys/methodological-guidelines-and-other-
documents_en.
Indicazioni sintetiche sull’andamento delle variabili qualitative rilevate, sono espresse dai saldi calcolati come
differenza fra le frequenze percentuali del numero dei rispondenti alle modalità che indicano un aumento e quelle
del numero dei rispondenti alle modalità che indicano una diminuzione.
Indagine sulla fiducia dei consumatori – In particolare, per l’indagine sulla fiducia dei consumatori, si calcola il saldo
ponderato, la cui formula generale, nel caso di cinque modalità di risposta, è la seguente:
saldo= fr(“++”)*w1 + fr(“+”)*w2 + fr(“=”)*w3 – fr(“-“)*w4 – fr(“- -“)*w5
dove fr(“,,”) rappresenta la frequenza percentuale della modalità “,,”; le modalità di risposta sono le seguenti: “++”
molto aumentato/molto di più/crescerà certamente, “+” poco aumentato/crescerà poco/poco di più, “=”
uguale/stazionario/rimarrà lo stesso, “-“ corrisponde al poco diminuito/poco di meno/improbabile e “- -“ corrisponde
all’opzione di risposta molto diminuito/ molto di meno/molto improbabile, w1,…,w5 sono i pesi da attribuire alle
singole modalità di risposta. Nel caso del saldo ponderato tali pesi assumono, rispettivamente, i valori: 2;1;0;1;2.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
L’ultima modalità di risposta, corrispondente al “non so”, non viene inclusa nel calcolo del saldo. Nel caso di una
domanda con 4 opzioni di risposta, il calcolo del saldo è così ottenuto:
saldo= fr(++)*2 + fr(+) – fr(-) – fr(- -)*2
per le domande con tre modalità di risposta il saldo è il seguente:
saldo= fr(++)*2-fr(- -)*2.
I saldi sono calcolati sulle frequenze percentuali con tutti i decimali (ovvero l’output del processo di stima) e poi
sono arrotondati al primo decimale.
Un indicatore sintetico complessivo dei risultati dell’indagine, finalizzato a valutare l’ottimismo/pessimismo dei
consumatori italiani, è rappresentato daI clima di fiducia. L’indicatore di fiducia è ottenuto aggregando con media
aritmetica semplice i saldi ponderati grezzi calcolati per nove domande presenti sul questionario: giudizi e attese
sulla situazione economica dell’Italia, attese sulla disoccupazione (saldo inserito con segno inverso), giudizi e
attese sulla situazione economica della famiglia, opportunità attuale e possibilità future del risparmio, opportunità
all’acquisto di beni durevoli, giudizi sul bilancio familiare. L’indicatore ottenuto è poi trasformato in numero indice
con base 2010=100. L’indicatore di fiducia complessivo può essere disaggregato nei climi economico e personale,
o, alternativamente, nei climi presente e futuro. Il clima economico, personale, corrente e futuro si ottengono come
media aritmetica dei saldi di alcune domande che compongono il clima generale; anche in questo caso, gli
indicatori ottenuti sono poi trasformati in numero indice con base 2010=100. Più in dettaglio, il clima economico si
ottiene aggregando i saldi relativi alle domande sui giudizi e le aspettative sulla situazione economica generale e il
saldo della domanda relativa alle aspettative sulla disoccupazione (inserito nel calcolo con segno inverso); il clima
personale si ottiene come media aritmetica dei saldi relativi ai giudizi e alle aspettative sulla situazione economica
della famiglia, ai giudizi sulla situazione finanziaria della famiglia, all’opportunità attuale e alle possibilità future del
risparmio nonché all’opportunità all’acquisto di beni durevoli; il clima corrente è calcolato utilizzando i saldi relativi
ai giudizi sulla situazione economica generale e sulla situazione economica della famiglia, ai giudizi sulla situazione
finanziaria della famiglia, all’opportunità attuale di risparmio e all’opportunità all’acquisto di beni durevoli; infine, il
clima futuro è dato dall’aggregazione dei saldi relativi alle aspettative sulla situazione economica generale, sulla
situazione economica della famiglia, sulla disoccupazione (inserito con segno inverso) e a quelli relativi alle
possibilità future di risparmio.
Indagini sulla fiducia delle imprese – Nel caso delle indagini sulle imprese, i saldi sono calcolati come differenza fra
le frequenze della modalità favorevole e sfavorevole. La modalità centrale (invarianza, stazionarietà) non viene
considerata nel calcolo. I saldi sono calcolati sulle frequenze percentuali con tutti i decimali (ovvero l’output del
processo di stima) e poi sono arrotondati al primo decimale.
Anche per le imprese viene calcolato mensilmente il clima di fiducia, un indicatore sintetico che riassume il grado di
fiducia presente nei vari settori economici. Gli indicatori del clima di fiducia dei comparti indagati sono calcolati
come media aritmetica dei saldi destagionalizzati delle variabili ritenute più rappresentative dell’evoluzione
congiunturale dello specifico settore. Le serie del clima di fiducia sono successivamente indicizzate in base
2010=100. In particolare, il clima di fiducia del settore manifatturiero è ottenuto come media aritmetica dei saldi
destagionalizzati relativi alle domande riguardanti i giudizi sul livello degli ordini totali, sul livello delle scorte
(inserita nel calcolo con il segno invertito) e le attese a breve termine sull’andamento della produzione; il clima di
fiducia relativo al settore delle costruzioni è calcolato considerando i giudizi sul livello degli ordini e le aspettative
sull’occupazione; per il settore dei servizi le variabili che compongono il clima sono i giudizi e le attese sugli ordini
e l’andamento degli affari mentre per il commercio si considerano i giudizi e le attese sull’andamento delle vendite
e i giudizi sulle scorte (questa serie viene inserita nel calcolo con il segno invertito).
Nel comunicato stampa mensile “Fiducia dei consumatori e delle imprese” sono diffusi gli indicatori del clima di
fiducia di ciascun comparto economico oggetto di indagine nonché i saldi delle principali variabili rilevate, Inoltre,
per l’indagine sui consumatori è prevista anche la diffusione del clima di fiducia economico, personale, corrente e
futuro. Per le imprese manifatturiere, delle costruzioni e dei servizi, il clima di fiducia è diffuso anche per macro-
settori economici, Per le imprese del commercio al dettaglio, infine, l’indice è diffuso anche per tipologia di vendita
(grande distribuzione e distribuzione tradizionale). Per ulteriori dettagli relativi alla diffusione si veda l’apposita
sezione di questa nota metodologica.
Nel comunicato, è diffuso anche l’Istat Economic Sentiment Indicator (Iesi). L’indice costituisce una misura
complessiva dello stato di fiducia del comparto produttivo Italiano.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
Fino al comunicato stampa di aprile 2022, l’indicatore, diffuso in termini di numero indice con base 2010, è stato
elaborato aggregando i saldi delle variabili che compongono il clima di fiducia delle imprese manifatturiere (giudizi
sulla domanda in generale, attese sulla produzione e giudizi sulle giacenze di prodotti finiti), delle costruzioni
(giudizi sugli ordini e attese sull’occupazione), dei servizi di mercato (giudizi e attese sugli ordini, giudizi
sull’andamento degli affari) e del commercio al dettaglio (giudizi e attese sulle vendite, giudizi sulle giacenze). Sulla
base di tale procedura metodologica -peraltro coerente con l’approccio adottato in sede comunitaria- l’indice non
era però direttamente ricavabile a partire dalle stesse variabili, ancorché ponderate, componenti i climi di fiducia
settoriali. Inoltre esso, seppure raramente, poteva presentare una evoluzione non in linea con quella dei climi di
fiducia a livello settoriale. Allo scopo di superare tali limiti, è stata apportata una modifica metodologica alla
procedura di elaborazione dell’indice. A partire da maggio 2022 esso, infatti, è ottenuto, non più come media
aritmetica ponderata dei saldi destagionalizzati e standardizzati delle variabili componenti ciascun clima di fiducia
settoriale, ma direttamente come media aritmetica ponderata degli indici di fiducia dei quattro comparti produttivi
(manifatturiero, delle costruzioni, dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio). La serie dell’indice così
ottenuto è stata ricostruita a partire da marzo 2005 e va a sostituire quella diffusa in precedenza.
La sintesi per media ponderata dei quattro indici di clima di fiducia è ottenuta utilizzando, come pesi, le quote
calcolate sul livello 2005 e 2012 del valore aggiunto di competenza di ciascun settore (per il sistema di
ponderazione si veda la Tavola 2). In particolare, il valore aggiunto considerato a partire dal 2010 è quello espresso
al costo dei fattori e si riferisce al 2012; i pesi sono calcolati al netto delle divisioni Ateco che non risultano incluse
nelle singole indagini e si riferiscono ai rispettivi domini di osservazione: in particolare, il peso del settore
manifatturiero è riferito all’universo di imprese con almeno 5 addetti, mentre per le costruzioni e i servizi di mercato
l’universo considerato è quello delle imprese con almeno 3 addetti.
TAVOLA 2, INDICE DI FIDUCIA DELLE IMPRESE ITALIANE Iesi
La struttura di ponderazione dell’indice
Peso settoriale Peso settoriale Peso settoriale
(% valore aggiunto riferito (% valore aggiunto riferito al 2012) (% valore aggiunto riferito
SETTORI al 2005) Gennaio 2010-maggio 20133 al 2012)
Marzo 2005-dicembre Da giugno 20134
20092
Manifatturiero 20,3 40,2 39,3
Costruzioni 9,6 8,9 8,7
Commercio al
9,0 11,7 11,4
dettaglio
Servizi 61,1 39,2 40,6
L’indicatore Iesi diffuso dall’Istat è una misura complessiva dello stato di fiducia del solo comparto produttivo e
dunque, a differenza dello Esi elaborato dalla Commissione europea, non tiene conto dei risultati dell’inchiesta
congiunturale condotta presso i consumatori.
La revisione dei dati
Le stime mensili sono diffuse in forma definitiva entro la fine dello stesso mese di riferimento dei dati.
Le serie mensili destagionalizzate vengono stimate ogni mese includendo l’ultimo dato grezzo disponibile e
aggiornando la stima dei parametri dei modelli (partial concurrent approach). Con riferimento ai dati destagionalizzati,
pertanto, si osservano revisioni tutti i mesi. La revisione dei modelli di destagionalizzazione è effettuata una volta
l’anno.
L’indice è espresso in base 2005=100 slittata al 2010.
L’indice è espresso in base 2010=100.
L’indice è espresso in base 2010=100.
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
Per ulteriori dettagli sulla revisione dei dati consultare la sezione dedicata, in particolare la scheda https://www,istat,it/it/
files/2016/07/scheda-ClimaFiducia,pdf.
Informazioni sulla riservatezza dei dati
I dati raccolti dalle indagini sulla fiducia sono tutelati dal segreto statistico e sottoposti alla normativa sulla protezione
dei dati personali. Questi possono essere utilizzati, anche per successivi trattamenti, esclusivamente per fini statistici,
dai soggetti del Sistema statistico nazionale. Essi possono, altresì, essere comunicati, per finalità di ricerca scientifica,
alle condizioni e secondo le modalità previste dall’art, 7 del Codice di deontologia per il trattamento di dati personali
effettuato nell’ambito del Sistema statistico nazionale e dal regolamento comunitario n, 831/2002. Le stime diffuse in
forma aggregata non consentono di risalire ai soggetti che hanno fornito i dati né a quelli a cui i dati si riferiscono.
Copertura e dettaglio territoriale
Le stime commentate nel comunicato mensile “Fiducia dei consumatori e delle imprese” sono disponibili anche per
ripartizioni geografiche per quanto riguarda l’indagine sulla fiducia dei consumatori e per quanto riguarda le indagini
sulla fiducia delle imprese manifatturiere e dei servizi di mercato.
Tempestività
Le stime mensili sono diffuse entro la fine dello stesso mese di riferimento dei dati, in forma definitiva, Sono pubblicate
anche dalla Commissione europea nel data base dedicato alle indagini sulla fiducia (link:
https://ec,europa,eu/info/business-economy-euro/indicators-statistics/economic-databases/business-and-consumer-
surveys/download-business-and-consumer-survey-data/time-series_en).
Diffusione
I dati mensili sia destagionalizzati sia non destagionalizzati sono disponibili su I,Stat, il data warehouse dell’Istat. In
particolare, per l’indagine sulla fiducia dei consumatori i dati sono disponibili alla sezione “Condizioni economiche delle
famiglie e disuguaglianze/Fiducia dei consumatori”; con riferimento all’indagine sul settore manifatturiero e a quella sul
settore delle costruzioni i dati sono disponibili, rispettivamente, alle sezioni ”Industria e costruzioni/fiducia delle imprese
manifatturiere” e ”Industria e costruzioni/fiducia delle imprese di costruzione”. Per l’indagine sui servizi e sul
commercio al dettaglio le sezioni sono, rispettivamente, “servizi/fiducia delle imprese dei servizi” e “Servizi/fiducia delle
imprese del commercio”.
La disponibilità delle serie storiche dei saldi e degli indici di fiducia relative alle indagini sulla fiducia (lunghezza
della serie storica, disaggregazioni etc,) varia per ogni indagine. Di seguito, per ogni indagine, le disponibilità delle
principali variabili diffuse in I,stat.
Indagine sulla fiducia dei consumatori. Serie nuove calibrate dal 1998 – Climi grezzi: da gennaio 1998 per totale
Italia e per ripartizione territoriale; climi destagionalizzati: da gennaio 1998 per totale Italia e per ripartizione
territoriale; saldi mensili grezzi: da gennaio 1998 per il totale e per ripartizione territoriale; saldi mensili
destagionalizzati: da gennaio 1998 per il totale Italia; saldi mensili grezzi disaggregati per classi di età o per sesso
o per livello di istruzione o per condizione professionale: da gennaio 1998 per il totale Italia; opzioni di risposta per
domande mensili: dati grezzi da gennaio 1998 per totale Italia; domande trimestrali relative alle previsioni di spesa
per acquisto autovettura, acquisto abitazione, manutenzione abitazione: dati grezzi da gennaio 2006 per totale
Italia; domande mensili relative alle previsioni di spesa per acquisto autovettura, acquisto abitazione, manutenzione
abitazione: dati grezzi da gennaio 1998 a dicembre 2005 per totale Italia.
Serie precedenti non calibrate calcolate fino a dicembre 2020 – Climi grezzi: da gennaio 1995 a dicembre 2020 per
totale Italia e per ripartizione territoriale; climi destagionalizzati: da gennaio 1995 a dicembre 2020 per totale Italia e
per ripartizione territoriale; saldi mensili grezzi: da gennaio 1982 a dicembre 2020 per il totale e da gennaio 1995 a
dicembre 2020 per ripartizione territoriale; saldi mensili destagionalizzati: da gennaio 1995 a dicembre 2020 per il
totale Italia; saldi mensili grezzi disaggregati per classi di età o per sesso o per livello di istruzione o per condizione
professionale:
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FIDUCIA DEI CONSUMATORI
E DELLE IMPRESE
da gennaio 1995 a dicembre 2020 per il totale Italia; opzioni di risposta per domande mensili: dati grezzi da
gennaio 1982 a dicembre 2020 per totale Italia; domande trimestrali relative alle previsioni di spesa per acquisto
autovettura, acquisto abitazione, manutenzione abitazione: dati grezzi da gennaio 2006 a dicembre 2020 per totale
Italia; domande mensili relative alle previsioni di spesa per acquisto autovettura, acquisto abitazione, manutenzione
abitazione: dati grezzi da gennaio 1995 a dicembre 2005 per totale Italia.
Indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere. Serie grezze: dal 1986; dal 1991 per le ripartizioni geografiche;
serie destagionalizzate: dal 2000. Le variabili trimestrali sulle imprese esportatrici e sulla capacità produttiva sono
diffuse grezze a partire rispettivamente dal quarto trimestre del 1985 e dal primo trimestre del 1986; le serie
destagionalizzate a partire dal primo trimestre del 2000. A partire dalla rilevazione del mese di marzo 2022, le
variabili trimestrali sulle esportazioni non sono più diffuse ad eccezione di quelle riguardanti gli ostacoli all’export
(presenza di ostacoli: si/no e tipologia di ostacoli). Le serie grezze riguardanti l’accesso al credito sono disponibili a
partire dall’agosto 2009 fino al settembre 2015 su base mensile; a partire dal mese di ottobre 2015, le stesse sono
disponibili su base trimestrale.
Indagine sulla fiducia delle imprese di costruzione. Serie grezze: dal 1985; serie destagionalizzate: dal 2000. La
serie del clima grezzo sono disponibili per il totale e per i tre settori economici corrispondenti alle tre divisioni
dell’Ateco 2007 (41: costruzione di edifici, 42: ingegneria civile e 43: lavori di costruzione specializzati); inoltre i
saldi e i climi relativi ai suddetti settori economici così come la variabile rilevata trimestralmente sulla durata di
attività garantita dai lavori o da eseguire (in mesi) sono disponibili solo in termini grezzi, in quanto non risultano
affetti da stagionalità. Da maggio 2009 fino a settembre 2015 le serie grezze delle variabili riguardanti l’accesso al
credito sono disponibili su base mensile; a partire dal mese di ottobre 2015, le stesse sono disponibili su base
trimestrale.
Indagine sulla fiducia delle imprese dei servizi. Climi (sia grezzi sia destagionalizzati): da marzo 2005; serie grezze
dei saldi e delle frequenze: dal 2003; serie destagionalizzate dei saldi e delle frequenze: dal 2003. La variabile
mensile “Andamento generale dell’azienda” è rilevata dal marzo 2005; la variabile trimestrale “Grado di utilizzo nel
settore dei servizi” è disponibile a partire dal primo trimestre 2010. Le serie grezze riguardanti l’accesso al credito
sono disponibili a partire dall’agosto 2009 fino al settembre 2015 su base mensile; a partire dal mese di ottobre
2015, le stesse sono disponibili su base trimestrale.
Indagine sulla fiducia delle imprese del commercio al dettaglio. Serie grezze per il totale e per le divisioni Ateco
2007 45 (commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli ), 47 (commercio al dettaglio
escluso quello di autoveicoli e di motocicli) ad eccezione dei gruppi 47.8 e 47.9 : dal 1986, su base bimestrale; dal
1992, su base mensile. Serie grezze e destagionalizzate per tipologia distributiva (grande distribuzione e imprese
operanti su piccole superfici): dal 2003. La variabile “Attese a tre mesi sul livello dei prezzi di vendita” è rilevata a
partire da novembre 2003. Le serie grezze e destagionalizzate di tale variabile sono quindi diffuse solo a partire da
tale data. Le serie grezze riguardanti l’accesso al credito sono disponibili a partire dall’agosto 2009 fino al
settembre 2015 su base mensile; a partire dal mese di ottobre 2015, le stesse sono disponibili su base trimestrale.
Per lo IESI, è disponibile la serie storica del clima di fiducia delle imprese italiane a partire da marzo 2005.
La gestione degli effetti dell’emergenza sanitaria sulle rilevazioni
L’emergenza sanitaria Covid-19 non ha determinato particolari criticità nel periodo di conduzione della raccolta dei
dati effettuata dal 29 settembre al 19 ottobre 2022. Complessivamente, le indagini hanno incontrato la fattiva
collaborazione sia degli individui sia delle imprese coinvolti nelle diverse rilevazioni.
Con riferimento alla procedura di destagionalizzazione utilizzata per trattare gli indicatori usualmente diffusi, al fine
di gestire le eccezionali variazioni registrate dal mese di marzo 2020, si è proceduto a rivedere i modelli di
destagionalizzazione, prendendo in considerazione le indicazioni contenute nelle linee guida diffuse da Eurostat,
disponibili all’URL:
Pertanto, nelle serie storiche si è tenuto conto – a partire da marzo – sia del dato mancante di aprile 2020 sia
dell’ampiezza inusuale delle variazioni dei dati grezzi inserendo nei modelli statistici di destagionalizzazione, ove
statisticamente significativi, regressori aggiuntivi (cosiddetti valori anomali additivi). Tale procedura, che tende a
rendere minime, al momento, le revisioni dei valori passati delle serie destagionalizzate, è stata mantenuta fino al
mese di luglio 2020. Non appena le informazioni disponibili consentiranno una valutazione complessiva della fase
di accresciuta variabilità degli indicatori, si procederà a una eventuale revisione/modifica dei modelli di
destagionalizzazione. In quella circostanza potranno emergere revisioni dei dati destagionalizzati già diffusi più
ampie di quelle usuali.
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Per chiarimenti tecnici e metodologici
Luciana Crosilla
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