
(AGENPARL) – mer 26 ottobre 2022 [image: LOGO CISL CT rettangolare.jpg]
Unione Sindacale Territoriale
CATANIA
http://www.cislcatania.it
*COMUNICATO STAMPA*
La manifestazione di piazza Università
*CARO BOLLETTE, CISL: «PERCHÉ NON SIAMO AL SIT IN» *
*Attanasio: «**La Cisl sta portando avanti proposte che saranno a breve
oggetto di confronto con i nuovi governi, regionale e nazionale, appena
saranno insediati compiutamente**» *
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Catania, 26 ottobre 2022 – «La Cisl di Catania è, con concrete proposte e
azioni, accanto alle famiglie e ai lavoratori, a rappresentare il forte
disagio delle fasce sociali più vulnerabili, ulteriormente poste in seria
difficoltà dagli aumenti di luce, gas e beni di prima necessità. Siamo al
fianco di tutte le imprese che si trovano in gravi condizioni a causa
dell’aumento dei costi dell’energia e delle refluenze negative scaturite da
esso. Reclamiamo presso i nuovi governi, regionale e nazionale, nuove
politiche industriali, infrastrutturali ed energetiche da organizzare e
condividere. Allo stesso tempo, un serrato controllo sui prezzi per
verificare, ed eventualmente arrestare urgentemente, tentativi di
speculazione. Ma non crediamo opportuno e funzionale, ora, soffiare sulle
piazze, senza oltretutto avere degli interlocutori dei governi. Questo è il
tempo del dialogo e del confronto sociale, aperto e costruttivo, della
partecipazione e della corresponsabilità, tese ad orientare politiche
strategiche in grado effettivamente di far fronte all’emergenza sociale in
atto».
Spiega così Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania,
la non adesione del sindacato al sit-in indetto per oggi a Catania dalle
rappresentanze datoriali e da altre sigle sindacali contro la crisi
energetica e il caro bollette.
«In linea con le nostre confederazioni regionali e nazionali – continua –
anche se riteniamo legittime le manifestazioni democratiche, purché
funzionali, non vogliamo parlare alla pancia delle persone, delle tante
famiglie, dei pensionati, di chi con tanti sacrifici manda avanti esercizi
commerciali e piccole imprese: ora sarebbe fin troppo semplice. In questo
momento su questi temi, al di là delle appartenenze ideologiche e
politiche, si dia almeno il tempo che si formino governi, ministeri e
assessorati, per aprire il confronto concreto. Solo ad un mancato ascolto
protesteremo con merito e metodo nelle piazze e nei luoghi del lavoro».
«Come ormai risaputo, il tema dei costi energetici richiede un intervento
congiunto e attento da parte dell’Unione Europea e del governo italiano. La
Cisl sta portando avanti proposte che saranno a breve oggetto di confronto
con i nuovi governi, regionale e nazionale, appena saranno insediati
compiutamente. Alle nuove compagini governative sollecitiamo la messa a
punto di nuove politiche industriali, infrastrutturali, energetiche e
fiscali, che siano strutturali, da organizzare e condividere con le parti
sociali. Va applicato un tetto sociale al costo dell’elettricità e
l’azzeramento Iva sugli acquisti di beni di largo consumo per le fasce
sociali deboli»
Secondo Attanasio «per la nostra provincia è importante dare
contestualmente subito corso a misure di sostegno a imprese e famiglie,
lavoratori e pensionati. Rispondere a un sempre più crescente disagio
sociale nel nostro territorio, certamente acuito da un insostenibile caro
vita, attraverso politiche di sistema che puntino a una più approfondita
vigilanza sulla massa salariale spettante ai lavoratori, secondo la reale
applicazione dei contratti collettivi e dei bonus riconosciuti dallo Stato.
Al contempo, serve un modello innovativo di welfare pubblico che si
intersechi con quello aziendale, anche mediante i sistemi della
bilateralità. Occorre puntare, poi, su efficaci e diffuse politiche sociali
e di contrasto alle povertà, persistenti ed emergenti, di famiglie,
lavoratori e pensionati. Su questi e tanti altri importanti temi abbiamo
fortemente voluto avviare il confronto con le amministrazioni locali, a
partire dal Commissario straordinario del Comune di Catania».
«È necessario dunque – conclude il segretario della Cisl catanese – che si
porti avanti il dialogo e il confronto su proposte concrete e realizzabili.
Solo nel caso in cui i nostri appelli dovessero risultare lettera morta
valuteremo se scendere in piazza a rivendicare le giuste richieste di
famiglie, lavoratori, imprese e cittadini».
Per l’U.S.
Rosario Nastasi OdG 66381
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