
(AGENPARL) – mer 26 ottobre 2022 Comunicato Stampa
56/2022
26/10/2022
Agroalimentare, II trimestre 2022: +1,1% PIL, +1,7% investimenti,
+1,7 consumi, ma – 0,7% valore aggiunto.
In crescita produzione e fatturato industria alimentare e import ed export
On line ultimo bollettino CREAgritrend, l’aggiornamento periodico
congiunturale del CREA Politiche e Bioeconomia
Cresce ancora la performance economica anche nel II trimestre 2022, con
un aumento del PIL nei confronti del trimestre precedente (+1,1%) e in
termini tendenziali (+4,7%), pur registrando una flessione del valore
aggiunto di agricoltura (- 1,1% in termini congiunturali e – 0,7% rispetto al
medesimo trimestre dell’anno 2021). In crescita sia i consumi nazionali
(+1,7%), con l’aumento della spesa delle famiglie per beni durevoli del 3,7%,
sia gli investimenti fissi lordi (+1,7% rispetto al trimestre precedente).
È quanto emerge dalla fotografia scattata nel primo trimestre del 2022
da CREAgritrend, il bollettino trimestrale messo a punto dal CREA, con il suo
Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.
Rispetto allo stesso periodo del 2021, fra gennaio e marzo 2022, si è verificato
un aumento sia dell’indice della produzione che di quello del
fatturato: per l’industria alimentare rispettivamente +5,7% (con picco a
aprile) e +21,8% nel complesso (e +33,9% sui mercati esteri); per l’industria
delle bevande rispettivamente -1,4% (a causa della diminuzione dell’indice
della produzione dell’industria vinicola, -8,6% rispetto al medesimo periodo del
2021) e +19,1% nel complesso (e +18,3% sui mercati esteri).
Le esportazioni agroalimentari nel II trimestre 2022 hanno superato i 15
miliardi di euro e, rispetto al II trimestre del 2021, crescono del +19%,
confermando l’ottimo andamento rilevato nei trimestri precedenti, con
incrementi compresi tra +11% della Svizzera fino a +36,5% della Spagna. In
aumento anche le importazioni (+34% rispetto al medesimo trimestre
2021, in linea con il trimestre precedente), con Ungheria e Stati Uniti (+45%)
come principali fornitori. I prodotti maggiormente esportati sono stati i vini
(+10%), i derivati dei cereali (+30%) e oli e grassi (+45%). Sul fronte delle
importazioni si segnala la crescita di oltre il 72% del gruppo “cacao, caffè, tè e
spezie”, del 40% di “oli e grassi” e cereali.