
(AGENPARL) – ven 21 ottobre 2022 Il Vecchio Continente diventa una potenza tecnologica globale. Il primo unicorno italiano è stato Yoox fondato nel 2000, poi Depop e quindi Satispay.
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L’EUROPA DIVENTA UNA POTENZA TECNOLOGICA GLOBALE: SUPERATI I 100 MILIARDI DI DOLLARI DI INVESTIMENTI PER LA CRESCITA DELLE STARTUP INNOVATIVE CHE ARRIVANO COSÌ A SOMMARE UN VALORE COMPLESSIVO DI MILLE MILIARDI
Nel Vecchio Continente sono oggi 209 gli unicorni, quelle società non quotate in borsa con una valutazione sopra il miliardo di dollari ed è questo il traguardo raggiunto ora da [Factorial](https://mediawebpress.us6.list-manage.com/track/click?u=585e3dfcb24b7bcc4a12ac62d&id=ce64484bf8&e=3c828de7d6), la prima piattaforma di gestione automatizzata delle risorse umane «all-in-one» per le piccole e medie imprese a livello globale, che ha appena incassato un investimento da 123 milioni. Il primo unicorno italiano è invece stato Yoox fondato nel 2000, poi Depop e quindi Satispay.
(Sharing-Media) Sono 209 gli unicorni in Europa, il 19% del totale mondiale. A guidare la classifica è il Regno Unito con 58 unicorni tra cui anche la fintech company Revolut valutata ben 33 miliardi di dollari. Nella top-5 anche Germania (39), Francia (33), Spagna (12) e Svezia (11).
È il sogno di ogni startup, quello di diventare un unicorno —ossia una società non quotata con una valutazione di un miliardo di dollari— ed è questo il traguardo raggiunto ora da Factorial ([www.factorial.it](https://mediawebpress.us6.list-manage.com/track/click?u=585e3dfcb24b7bcc4a12ac62d&id=5740f70d96&e=3c828de7d6)), la fintech nata a Barcellona che incassa un investimento da 123 milioni e supera quota 1 miliardo.
La società fondata da Pau Ramon, Jordi Romero e Bernat Farrero, ha però una particolarità in più rispetto alle altre: è la startup con crescita più rapida del settore.
Factorial è passata in poco tempo da 70 a 7.000 clienti e la crescita annuale dei ricavi è aumentata di oltre il 200% ogni anno dal 2019 ad oggi, andando a coprire 9 mercati globali.
Tra i suoi clienti anche Freshly Cosmetics, Vicio, Booking.com e Whisbi.
Nell’ultimo round finanziario, guidato da Atomico con la partecipazione di GIC e di tutti i precedenti investitori —tra cui Tiger Global, CRV, K-Fund e Creandum— la crescita ha fatto registrare una accelerazione di 3,7 volte rispetto al round di «serie B» realizzato un anno fa.
In concreto Factorial è la prima piattaforma di gestione automatizzata delle Risorse Umane «all-in-one» per le piccole e medie imprese (PMI) a livello globale.
Tra le novità di quest’ultimo aumento di capitale, vi è poi anche l’entrata di Luca Eisenstecken —partner di Atomico— nel consiglio di amministrazione.
«Siamo orgogliosi di collaborare con Luca e con tutto il team di Atomico, un’azienda che davvero si preoccupa di assicurarsi che la prossima grande azienda tecnologica sia europea» commenta Jordi Romero.
E l’Italia? Nel Belpaese ci sono ben 15 mila startup innovative —10 volte di più rispetto al decennio precedente— però sono solo 3 quelle valutate più di un miliardo di dollari.
Il primo unicorno italiano della storia è stato Yoox fondato nel 2000 da Federico Marchetti, poi è stato il turno di Depop, la startup di social shopping per comprare e vendere capi vintage che venne successivamente acquistata da Etsy per 1,6 miliardi, diventando il primo unicorno in assoluto per valorizzazione alla exit, pagato perfino più di Instagram.