
(AGENPARL) – gio 20 ottobre 2022 Cordiali saluti. TG
20/10/2022
PRESENTATOIL PROGETTO “IN VIAGGIO CON DANTE NELLE CHIESE ITALIANE”:PREVEDELA LETTURA TEATRALE A INGRESSO GRATUITO DEI PIÙ SIGNIFICATIVI CANTI DELLA DIVINA COMMEDIA INTERPRETATI DAL REGISTA E ATTORE MASSIMILIANO FINAZZER FLORY CON ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE DAL VIVO E COREOGRAFIE DI DANZA CONTEMPORANEA GIOVEDÌ 27 OTTOBRE ALLE 18.00 NELLA CHIESA CATTOLICA PARROCCHIALE “NOSTRA SIGNORA DI SION” DI TRIESTE
Oggi, (giovedì 20ottobre), presso il Civico Museo d’Arte Orientaledi Triestenel corso di una conferenza stampaintrodotta dall’Assessore comunale alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi è stato presentatoil progetto “In viaggio con Dante nelle Chiese italiane” alla presenza delVicario episcopale per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste Mons. Ettore Carlo Malnati e dell’ideatore, l’attore e regista Massimiliano Finazzer Flory.
Il progetto di Massimiliano Finazzer Flory “In viaggio con Dante nelle Chiese italiane” prevede per giovedì 27 ottobre alle ore 18.00 nella Chiesa Cattolica Parrocchiale “Nostra Signora di Sion” di via Don Giovanni Minzoni, 30 a Trieste, la lettura teatrale dei più significativi canti della Divina Commedia interpretati dal regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, con accompagnamento musicale dal vivo e coreografie di danza contemporanea.
“Sarà – è stato detto – un viaggio con Dante tra segni e sogni, sguardi e visioni tra i canti il XXVI dell’Inferno, il I del Purgatorio e il XXXIII del Paradiso. Un viaggio tra i versi delle tre cantiche per un libro unico. Un viaggio alla ricerca delle stelle perdute, cercate e ritrovate con l’amore sulla rotta del poeta pellegrino. Tutte le cantiche verranno brevemente introdotte in prosa, per offrire una chiave di lettura al pubblico.
“Dante nelle Chiese italiane” è un progetto nazionale che vede Massimiliano Finazzer Flory – attore, regista teatrale e cinematografico – interpretare la Divina Commedia nelle regioni italiane, in collaborazione e con il patrocinio della Società Nazionale Dante Alighieri.
L’evento a Trieste costituisce l’unico appuntamento in Friuli Venezia Giulia, dopo le tappe in Lombardia nel Duomo di Milano, in Liguria a Chiavari nella Cattedrale di N. S. dell’Orto e in Lazio a Roma nella Basilica di San Vitale.
Il tour rappresenta il seguito del successo di “Dante in Duomo” che ha visto Finazzer Flory impegnato nella lettura integrale della Divina Commedia nel Duomo di Milano dal 3 maggio al 7 luglio del 2021 e che si è concluso con il saluto e la benedizione del Santo Padre Papa Francesco e la Medaglia d’Oro e il diploma di benemerenza da parte della Società Dante Alighieri per l’impegno profuso per la valorizzazione e la diffusione della poesia di Dante nel 700° anniversario dalla sua scomparsa.
L’evento, aperto al pubblico a ingresso gratuito, è promosso dal Comune di Trieste, Assessorato Politiche della Cultura e del Turismo, in collaborazione con il Vicario Episcopale per il Laicato e la Cultura, don Ettore Malnati.
L’Assessore Rossi ha esordito affermando di aver accolto al volo la proposta di presentare a Trieste “Dante nelle chiese italiane”: “un progetto di carattere nazionale – ha riferito Rossi – che non rientra tra le iniziative classiche ed è incentrato su una figura iconica come quella di Dante, che ha caratterizzato la sua epoca e tutte quelle successive con un’opera di meditazione come la Divina Commedia che ha anche riflessi nella nostra quotidianità”.
Don Malnati ha rimarcato l’importanza che ha avuto Dante al suo tempo e ancora oggi, cioè – ha detto – “la valorizzazione antropologica di una dimensione spirituale, che porta all’osservazione di tutto ciò che può deviare dalla virtù e offre l’opportunità di una prospettiva di tutto ciò che una persona mette in campo per essere virtuoso”.
“Non per nulla – ha osservato il Vicario episcopale per il laicato e la cultura della Diocesi di Trieste – i grandi personaggi guida della Divina Commedia sonio Virgilio e Beatrice”.
Don Malnati ha evidenziato soprattutto lo splendore del Paradiso che – ha dichiarato – “dà senso alla dimensione della bellezza interiore che diventa valoriale nella vita di ciascuno e nella società. Dante, che soffrì l’espulsione dalla sua città, chiede all’uomo di non essere espulso dalla Città del Cielo attraverso l’espressione delle sue virtù e il suo impegno, personale e sociale”.
“Se Dante Alighieri fosse presente qui oggi – ha commentato Finazzer Flory – vedrebbe realizzato ciò che auspicava: una collaborazione profonda e un’unione di intenti e di valori tra il Comune e la Chiesa. Credo infatti che questa iniziativa vada nella direzione di quello che chiedeva Alighieri: l’accordo tra l’Impero e il Papato”.
“Perché Dante e la Divina Commedia?” si chiede Finazzer Flory. “Perché c’è bisogno di una distinzione tra la fama, temporanea e la gloria, che resiste nel tempo. Oggi celebriamo la gloria della Commedia e di Dante e lo facciamo nel luogo più adatto, il Museo d’Arte Orientale, perché è lo stesso Dante che scrive nel Purgatorio “Dolce color d’oriental zaffiro”.
Dante ha navigato tra le tre Cantiche non solo come pellegrino, ma anche come poeta e io – ha aggiunto l’attore e regista – nel mio spettacolo di senso cercherò di dare conto sia del pellegrino, recitando i suoi versi, che del poeta e del Dante uomo, non meno importante del Dante poeta”.
“A questo evento – ha aggiunto – vogliamo invitare i lettori di Trieste: quello del lettore è un ruolo importante in quanto il lettore nella Divina Commedia compare 16 volte ed esiste un giuramento tra chi scrive e chi ascolta”.
Finazzer Flory ha quindi sottolineando l’importanza delle memoria e della gioia nella Commedia: “il messaggio che vogliamo dare è di essere lieti prima ancora che stanchi nel viaggio che abbiamo fatto, perché ci ha reso felici ed è questo il significato del viaggio di Dante, che non svolgo da solo nelle chiese italiane, ma accompagnato dal Comune, dalla Chiesa e da altri artisti: Matteo Fedeli che offrirà un accompagnamento musicale dal vivo al Violino Guarneri del 1706 e le coreografie di Michela Lucenti con i ballerini di Balletto Civile, Elena Balestracci e Paolo Rosini”.
“Grazie ai movimenti di danza contemporanea – ha proseguito Finazzer Flory – vedremo i nostri corpi sempre più leggeri a rimarcare come alla fine il viaggio di Dante sia un viaggio di leggerezza verso l’esperienza del Paradiso.
“Dante, in queste letture in Chiesa – ha concluso Finazzer Flory – è un progetto che incarna il bisogno di verità. Dante, fa della poesia una religione di bellezza. Ma egli è anche maestro di preghiera intesa come possibilità di salvezza, come richiesta urgente. Dante nelle Chiese, dunque, invita a camminare non solo dietro il poeta ma anche dentro l’uomo Alighieri per riscoprire tutti insieme il ruolo del lettore. Con questo progetto la Chiesa si apre laicamente al teatro e il teatro a sua volta restituisce la dimensione religiosa che gli è propria”.
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