
(AGENPARL) – gio 20 ottobre 2022 Tel. 0522/590211
COMUNE DI Fax
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0522/590236
ALBINEA oppure
a.re.it
Provincia di Reggio Emilia sito Internet:
http://WWW..COMUNE. ALBINEA..RE..IT
Oggetto: comunicato stampa
Il Comune riqualificherà una palazzina a Borzano
Sarà a disposizione del Servizio sociale dell’Unione per
progetti di ospitalità
Finanziato dalla Regione il recupero di un edificio a Borzano per l’edilizia
solidale temporanea
ALBINEA (20 ottobre 2022) – Dare una risposta a bisogni socio abitativi
immediati di persone in difficoltà, coinvolgere la comunità e il tessuto
associativo del paese, riqualificare una porzione dell’abitato di Borzano. In
estrema sintesi sono questi gli obiettivi che l’amministrazione di Albinea si
pone attraverso il recupero di un edificio di sua proprietà che si trova al civico 6
di via Chierici, nella frazione di Borzano.
Il costo dell’intera operazione ammonta a 950mila euro, di cui euro 630.000
sono stati finanziati attraverso il bando regionale per la rigenerazione urbana
che ha premiato il progetto presentato dal nostro comune. I fondi della regione
erano destinati al recupero di immobili e aree da destinare a usi sociali e
comunitari.
La palazzina di tre piani, oggi inutilizzata e in stato di degrado, verrà
completamente risistemata e messa a disposizione del Servizio sociale
dell’Unione Colline Matildiche per progetti di ospitalità temporanei della durata
di 6+ 6 mesi per tutti quei nuclei che hanno bisogno di soluzioni abitative
ponte.
L’edificio si trova in una posizione strategica: è adiacente al borgo storico della
frazione, alla Chiesa, al campo da calcio e scuola dell’infanzia Fism. A poche
decine di metri di distanza si trovano l’ufficio postale, la fermata dell’autobus,
un parcheggio pubblico, un mercatino del riuso, un minimarket e un bar. Su Via
Chierici poi, oltre all’imbocco dell’Anello di Ca’ del Vento, troviamo la sede del
CEAS, dell’associazione di volontariato “Amici del CEAS” e del Gruppo
Archeologico Albinetano.
L’INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE
Marco Barbieri
COMUNE DI ALBINEA – Ufficio Stampa – Segreteria del Sindaco
42020 :: Albinea (RE) :: Italy ::P.zza Cavicchioni, 8
L’intervento di riqualificazione dell’immobile, composto da due piani, un
sottotetto e un piano interrato, sarà totale dal punto di vista sismico,
energetico e della sostenibilità ambientale, con conseguente drastica riduzione
dei costi di gestione, e miglioramento della qualità dell’abitare.
L’interno dell’edificio, costruito nella prima metà del ‘900, cambierà
completamente volto – rispetto all’assetto attuale che vede due
miniappartamenti a piano terra e un terzo appartamento al primo piano.
Il piano terra ospiterà uno spazio comune funzionale al cohousing, con cucina,
sala da pranzo, soggiorno, lavanderia, e, sul lato strada, uno spazio
pubblico/laboratorio, dedicato ad attività sociali, con servizi igienici e la
possibilità di utilizzare l’ampia terrazza che affaccia appunto su via Chierici.
Il primo piano comprenderà un mini appartamento e tre camere, di cui una con
servizi igienici propri e due con servizi in comune. Il secondo piano, grazie al
recupero degli spazi sinora inidonei del sottotetto, avrà un assetto speculare. In
totale dunque l’edificio ospiterà 2 mini appartamenti e 6 camere. Gli
utilizzatori delle camere potranno avvalersi dei servizi comuni situati a piano
terra.
ABITARE SOLIDALE – FINALITA’, GESTIONE, CANONE E TEMPI DI
PERMANENZA
Gli alloggi saranno destinati a progetti temporanei che coinvolgeranno, a titolo
esemplificativo, neomaggiorenni in uscita da comunità o da progetti di affido,
nuclei mamme-bambino vittime di violenza domestica, nuclei famigliari, anziani
soli o altri soggetti vulnerabili che necessitino di soluzioni abitative di breve
periodo in attesa di trovare soluzioni definitive sul mercato privato o rientrare
nella propria abitazione. Gli spazi a disposizione potranno essere utilizzati
anche per finalità ricettivo turistiche o rigenerative, coinvolgendo giovani
coppie/talenti sociali che vogliano diventare risorsa del nuovo progetto di
abitare solidale. La struttura potrà ospitare da un minimo di 10 a un massimo
di 19 persone.
Da sottolineare come spazi così creati non sono pensati come soluzione
abitativa definitiva, ma destinati a progetti mirati e temporanei, per coloro che
necessitino di fare esperienze di vita autonoma in una cornice semi-protetta, o
per chi si trovi in una situazione di disagio abitativo di carattere
esclusivamente transitorio. Tali situazioni di difficoltà verranno segnalate dal
Servizio sociale dell’Unione Terre Matildiche, che stipulerà con i possibili
utilizzatori un patto di ospitalità che vada a determinare durata della
accoglienza (6+6 mesi massimo), canoni, e altre regole di ingaggio finalizzate
alla costruzione di un percorso di vita autonomo.
Un percorso di coprogettazione permetterà di selezionare un soggetto gestore
tra gli Enti del terzo settore che parteciperanno alla richiesta di manifestazione
di interesse che verrà pubblicata dall’amministrazione comunale nell’autunno,
così come richiesto dal bando della regione.
Marco Barbieri