
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 [Accedi alla pagina](https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room)
Servizio stampa
Parlamento europeo
Disponibile in
Comunicato stampa
19-10-2022
TornataTRAN
• Necessaria un’installazione più rapida delle stazioni di ricarica sulle strade principali dell’UE
• Rifornimenti economici e accessibili
• Minori emissioni delle navi
Per aiutare l’UE a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica, i deputati chiedono stazioni di ricarica per le auto elettriche ogni 60 km e minori emissioni delle navi.
Mercoledì, il Parlamento ha adottato la posizione negoziale sulla proposta legislativa per la diffusione di stazioni di rifornimento per auto, camion, treni e aerei alimentati da combustibili alternativi (come l’elettricità o l’idrogeno) e per sostenere la diffusione dei veicoli sostenibili. Le nuove norme fanno parte del pacchetto “Pronti per il 55% nel 2030”, il piano dell’UE per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Il testo legislativo è stato adottato con 485 voti favorevoli, 65 contrari e 80 astensioni.
Più stazioni di ricarica e rifornimento
I deputati hanno concordato di fissare degli obiettivi minimi nazionali sull’installazione di infrastrutture per i combustibili alternativi. Entro il 2024, ogni Paese UE dovrà presentare alla Commissione un quadro strategico nazionale per il raggiungimento di tali obiettivi.
Secondo il testo, entro il 2026 [le strade principali dell’UE](https://ec.europa.eu/transport/infrastructure/tentec/tentec-portal/site/maps_upload/tent_modes/EU_A0Landscape2019_roads.png) dovranno avere almeno una colonnina di ricarica per auto elettriche ogni 60 km. Lo stesso requisito si dovrebbe applicare per camion e autobus elettrici sulle [strade TEN-T principali](https://ec.europa.eu/transport/infrastructure/tentec/tentec-portal/site/maps_upload/SchematicA0_EUcorridor_map.pdf) e con stazioni più potenti. Sono inoltre previste alcune esenzioni per le regioni ultraperiferiche, le isole non collegate alle reti energetiche continentali e le strade a traffico particolarmente ridotto.
I deputati suggeriscono anche di installare un maggior numero di stazioni di idrogeno lungo le strade principali dell’UE (ogni 100 km anziché ogni 150 km, come proposto dalla Commissione) e di farlo più rapidamente (entro il 2027 anziché entro il 2031).
Ricarica semplice
L’utilizzo delle stazioni di ricarica accessibili al pubblico dovrebbe essere aperto a tutti gli utenti, indipendentemente dalla marca di automobile, in modo facile e non discriminatorio. Dovrebbe essere indicato un prezzo per kWh e per kg, conveniente e confrontabile con i prezzi medi. Inoltre, i deputati chiedono che entro il 2027 venga creato un punto di accesso europeo comune per i dati sui combustibili alternativi, in modo da fornire informazioni su disponibilità, tempi di attesa e prezzi dei combustibili alternativi in tutta Europa.
Combustibili marittimi sostenibili
I deputati hanno anche adottato il loro mandato negoziale sulle norme UE per l’uso di carburanti rinnovabili e a basso contenuto di carbonio nel trasporto marittimo. Il Parlamento intende ridurre le emissioni di gas serra delle navi del 2% entro il 2025, del 20% entro il 2035 e dell’80% entro il 2050 rispetto al livello del 2020 (la Commissione ha proposto una riduzione del 13% e del 75%).
Il testo legislativo è stato adottato con 451 voti favorevoli, 137 contrari e 54 astensioni.
Tali riduzioni si dovrebbero applicare a tutte le navi di stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate (responsabili del 90% delle emissioni di anidride carbonica nel settore marittimo), a tutta l’energia utilizzata nei porti dell’UE o tra di essi e al 50% dell’energia utilizzata nei viaggi in cui il porto di partenza o di arrivo si trova al di fuori dell’UE, o nelle sue regioni ultraperiferiche.
Inoltre, i deputati hanno fissato un obiettivo del 2% sull’utilizzo di combustibili rinnovabili, oltre a imporre alle navi portacontainer e alle navi passeggeri di utilizzare l’alimentazione elettrica da terra quando sono ormeggiate nei principali porti dell’UE a partire dal 2030. Ciò ridurrebbe notevolmente l’inquinamento dell’aria nei porti.
Per garantire il rispetto delle norme, i deputati sono favorevoli all’introduzione di sanzioni. Le entrate generate da quest’ultime dovrebbero essere destinate al Fondo per l’Oceano e contribuire alla decarbonizzazione del settore marittimo, all’efficienza energetica e alle tecnologie di propulsione a emissioni zero.
Citazione