
(AGENPARL) – mer 19 ottobre 2022 PATRIMONIO: DE GREGORIO (LISTA CALENDA), ROMA INDIETRO SU MANUTENZIONI E CENSIMENTO, SINDACO ESCA DA STANZA E PARLI
Roma, 19 ottobre 2022 – “Una maratona in Aula Giulio Cesare quella che tra ieri fino a domani ci porta a dibattere di aspetti e interventi sul patrimonio capitolino e sulle persone che ne fruiscono o ne dovrebbero fruire. Importante il confronto tra tutti i gruppi, ma resta l’amara realtà: ieri era il “compleanno” del Sindaco, un anno esatto dall’inizio del suo mandato, ma la capitale è indietro su tutto ciò che è manutenzione, dentro e fuori gli immobili”, così Flavia De Gregorio, capogruppo della Lista Calenda in Campidoglio. “Nelle sedute di ieri e di oggi ho dovuto ribadire i ritardi sul diserbo, a seguito anche delle dichiarazioni dell’Assessora municipale Estella Marino. Marciapiedi, strade, piste ciclabili, circondati se non ricoperti da cespugli ed erbacce dove le specie animali, purtroppo attirate dai rifiuti, trovano ulteriori spazi dove proliferare. Quello che mi preoccupa è l’intervento complessivo sui 15 lotti della famosa gara per il diserbo, cioè quei lotti nei quali dovrebbero operare i Municipi. Inutile promuovere il decentramento quando non ci sono risorse per attuarlo. Stesso discorso vale, più in generale per la manutenzione degli immobili” prosegue De Gregorio. “In questi 2 giorni ci stiamo concentrando sul quadrante Ostiense-Marconi, ma la zona è specchio di tutta la città. Se siamo in linea di principio favorevoli alla rigenerazione, al recupero e alla valorizzazione degli immobili in degrado o occupati, per offrire più spazi di aggregazione alla cittadinanza, piuttosto che una casa a chi si trova collocato da anni in una graduatoria, dobbiamo anche tener presente l’esigenza di pianificare e conoscere i progetti, sempre che ce ne sia uno. La parola magica è: censimento. Nelle case popolari chi ci vive? Abbiamo dati aggiornati o è in programma un censimento delle persone e delle famiglie che hanno occupato questi immobili? C’è un referente del Campidoglio in grado di risponderci e di aiutarci a non fomentare guerre tra poveri, tra chi ha diritto all’assegnazione e chi vive negli immobili da assegnare? Ancora un punto di riflessione: la disomogeneità a livello architettonico può essere un valore aggiunto, basti pensare alla piramide del Louvre, un elemento contemporaneo inserito in uno schema completamente diverso. Ma a Roma qual è il progetto? L’edilizia popolare spesso non si cala nel contesto circostante, condiziona la qualità della vita di chi ci vivrà dentro, per questo è essenziale conoscere come verranno investiti i fondi dedicati. Stesso discorso, in ultimo, per il tema dei “Food Districts”. La lacuna di tutte queste proposte è la mancanza di visione, sono bandierine sventolate per accontentare pochi senza una prospettiva programmata di lungo periodo e senza un coordinamento tra il singolo intervento e quelli che sarebbero necessari. Siamo decisamente indietro, il Sindaco poteva puntare a un “compleanno” meno amaro” conclude la capogruppo.