
(AGENPARL) – lun 17 ottobre 2022 (ASSOLUZIONE)
IN NOME DEL POPOLO VERUCCHIESE
La Corte d’Assise riunita oggi 16 del mese di ottobre 2022, nella Sala Magna della Rocca di Verucchio, nello storico processo a carico di Federico da Montefeltro
Visto il capo d’imputazione a carico dell’imputato il quale è accusato:
Di aver, nell’ottobre del 1462, conquistato la Rocca di Verucchio, appartenuta al popolo verucchiese e al signor Sigismondo Pandolfo Malatesta, con mezzi fraudolenti, utilizzando l’inganno, approfittando della buona fede del vicario Castellano e in dispregio di tutte le regole della cavalleria militare.
Sentito il Duca Federico da Montefetro in persona,
Escussi i testi Gherardo della Gherardesca, mercenario feretrano e Galeazzo de Malefizi, Castellano d Verucchio
Sentita la requisitoria dell’accusa dell’Ecc.mo Avv. Lorenzo Valenti di Rimini
Sentita l’arringa difensiva dell’ Ecc.mo Prof. Tommaso di Carpegna Falconieri
Vista la pronuncia della giuria composta dal popolo sovrano di Verucchio
La Corte,
Ritiene che in relazione alle accuse di cui al capo di imputazione addebitate all’imputato Federico da Montefeltro, non sia raggiunta prova alcuna di colpevolezza.
Nel periodo storico nel quale egli è vissuto, infatti, non era certo considerato un delitto espugnare una rocca con l’inganno, anzi era titolo di grande merito per aver ottenuto un ottimo risultato con il minimo sforzo, per aver salvato vite umane e sopportato una minima spesa.
Che il grande condottiero italiano, capitano di ventura e famoso signore rinascimentale di Urbino, nelle sue condotte militari è stato sempre molto accorto, un grande stratega ed un ottimo regnante nel suo Ducato.
Che le opere da lui realizzate in Urbino e nel territorio del Ducato sono ancor oggi vanto di queste terre e patrimonio dell’Umanità
Considerato infine che il fatto accaduto a Verucchio ha consentito di legare la figura del grande Federico da Montefeltro alla città di Verucchio, legame dal quale deriva lustro e notorietà
Per questi motivi
La Corte stabilisce che Federico da Montefeltro Duca di Urbino venga assolto dal reato a lui ascritto e che la sua memoria di grande uomo del Rinascimento sia tramandata ai posteri, a Verucchio e nel mondo, per le generazioni e nei secoli a venire.
Così deciso in Verucchio Addì 16 ottobre 2022
Il Presidente della Corte – Avv. Stefania Sabba
Avv. Gianguido Maggioli – Giudice a latere Teresa Giotti -Cancelliere
(CONDANNA)
IN NOME DEL POPOLO VERUCCHIESE
La Corte d’Assise riunita oggi 16 del mese di ottobre 2022, nella Sala Magna della Rocca di Verucchio, nello storico processo a carico di Federico da Montefeltro
Visto il capo d’imputazione a carico dell’imputato il quale è accusato:
Di aver, nell’ottobre del 1462, conquistato la Rocca di Verucchio, appartenuta al popolo verucchiese e al signor Sigismondo Pandolfo Malatesta, con mezzi fraudolenti, utilizzando l’inganno, approfittando della buona fede del vicario Castellano e in dispregio di tutte le regole della cavalleria militare.
Sentito il Duca Federico da Montefeltro in persona,
Escussi i testi Gherardo della Gherardesca, mercenario feretrano e Galeazzo de Malefizi, Castellano d Verucchio
Sentita la requisitoria dell’accusa dell’Ecc.mo Avv. Lorenzo Valenti di Rimini
Sentita l’arringa difensiva dell’ Ecc.mo Prof. Tommaso di Carpegna Falconieri
Vista la pronuncia della giuria composta dal popolo sovrano di Verucchio
La Corte, ritenuto che:
Le prove raccolte all’odierna udienza sono incontrovertibili, univoche, schiaccianti, concordanti e idonee a fondare la penale responsabilità dell’imputato.
La condotta dell’imputato si caratterizza per il dispregio della più elementari regole della cavalleria e della corretta condotta di guerra.
Federico è stato giudicato oggi un cattivo condottiero che vìola i suoi impegni, ordisce congiure e trame, studia inganni per battere il nemico invece che affrontarlo a viso aperto.
E così è accaduto anche in Verucchio, che fu espugnata solo con l’inganno ed approfittando della buona fede del Castellano, come è stato provato dall’istruttoria.
Dichiara quindi l’imputato colpevole del reato a lui ascritto.
Per questi motivi
La Corte stabilisce che il suddetto Federico da Montefeltro venga condannato all’infamia perpetua e a rappresentare per tutti i secoli a venire, il modello del cattivo condottiero, rantolo più buio del medioevo.
Così deciso in Verucchio Addì 16 ottobre 2022
Il Presidente della Corte – Avv. Stefania Sabba
Avv. Gianguido Maggioli – Giudice a latere Teresa Giotti -Cancelliere








