
(AGENPARL) – lun 17 ottobre 2022 Prot. n.______ Federico Marini
GIOVANI E LAVORO – Le aziende sarde continuano ad assumere
nonostante le difficoltà: 120mila contratti nei primi 6 mesi dell’anno ma solo
l’11% è a tempo indeterminato. In difficoltà gli under 30: solo 3mila hanno
trovato lavoro stabile. Elisa Sedda (imprenditrice e Delegata di
Confartigianato Sardegna per le Pari Opportunità): “Gli imprenditori hanno
bisogno di forza lavoro qualificata e incentivi alle assunzione e formazione”.
Associazioni Le imprese sarde continuano ad assumere. Nonostante le difficoltà date dal caro
Territoriali energia, da crollo del potere d’acquisto delle famiglie e dall’aumento del costo delle
Sud Sardegna materie prime, le attività economiche isolane nel primo semestre di quest’anno hanno
Cagliari
Via Riva Villasanta 241
firmato oltre 120mila contratti di lavoro, di cui più di 40mila hanno riguardato gli
Oristano
Sono questi i dati relativi al dossier sulle assunzioni in Sardegna nel 2022,
Via Campanelli, 41 elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte
UnionCamere, Anpal ed Excelsior.
Nuoro Nel totale delle assunzioni, 14mila sono stati i contratti a tempo indeterminato,
Via Brig.Sassari, 37
48mila a tempo determinato, 1.500 gli apprendisti, 43mila gli stagionali, quasi 7mila i
contratti di somministrazione e 6mila gli intermittenti. Le percentuali parlano che solo
Sassari
Via Alghero, 30
l’11,6% del totale degli assunti avrà un posto stabile nel tempo (indeterminato) mentre al
Gallura Olbia
Sul totale degli assunti, come anticipato, i contratti under 30 sono stati più di
Via Sangallo 67 40mila (il 33,1% del totale delle assunzioni), con quasi 3mila a tempo indeterminato
(7,5%), 14mila a termine (35,6%), 1.300 gli apprendisti (3,3%), oltre 16mila gli
stagionali (40,3%), 2.500 quelli a somministrazione (6,4%) e più di 2.700 quelli
intermittenti (6.9%).
Il record delle assunzioni è stato registrato nel Nord Sardegna, con 51.600, di cui
quasi 18mila per gli under 30: di questi ultimi, solo 443 sono stati assunti a tempo
indeterminato (5,9%). Segue Cagliari con oltre 32mila assunzioni, di cui 10mila under
30 con 997 giovani (il 9,9%) che hanno avuto il contratto a tempo determinato. Poi
17mila nel Sud Sardegna, di cui 5.700 under 30 e 121 (il 7,7%) a tempo indeterminato.
Ancora Nuoro con 12mila assunzioni, di cui 4.100 giovani, con 315 che hanno avuto una
offerta stabile (7,7%). Chiude Oristano con oltre 7mila assunzioni, di cui 2.200 per i
giovani e 184 a tempo indeterminato (8,1%).
“Le imprese stanno facendo il possibile per avere forza lavoro a disposizione e per
stabilizzare gli addetti – commenta Elisa Sedda, imprenditrice e delegata regionale di
Confartigianato Imprese Sardegna per le Pari Opportunità – ma la situazione socio-
economica, che si protrae ormai da 8 mesi, e che giorno dopo giorno si aggrava sempre
più, non consente di fare ulteriori sacrifici e di programmare ulteriori assunzioni, a
danno sia di un sistema economico che rischia di fermarsi bruscamente, sia di tutta la
Confartigianato Imprese Sardegna
platea di lavoratori che attendono un contratto”. “I numeri di questo primo trimestre, a
prima vista potrebbero, sembrare confortanti e in parte lo sono, visti i 120mila contratti
– continua la Sedda – ma ciò che preoccupa è che solo l’11,6% degli assunti avrà un
posto stabile e solo 3mila under30 saranno stabilizzati definitivamente”.
E molto incide anche la mancanza di figure professionali adatte alle mansioni che
ricercano le imprese.
“Proprio in questo periodo siamo al paradosso: il lavoro c’è, la possibilità di
assumere è buona ma mancano le figure adatte – rimarca la Sedda – la realtà è che gli
imprenditori hanno necessità, per la loro azienda, esclusivamente di personale
adeguatamente formato e pronto a operare in tutti i settori”.
Per questo, secondo Confartigianato Sardegna, l’Isola che produce non potrà mai
esprimere tutto il suo potenziale se non si allineeranno i percorsi formativi alle esigenze
delle aziende e se non si favorirà l’inserimento dei giovani nelle imprese artigiane.
“Da tempo ribadiamo la necessità far ripartire i corsi, teorici e pratici aggiuntivi
rispetto a quelli già previsti nei Piani regionali di formazione professionale che
potrebbero essere realizzati nelle Botteghe Scuola – sottolinea – inoltre sarebbe utile
adottare il Piano regionale di rilevazione dei fabbisogni professionali delle imprese, con
tempi certi e brevi per l’erogazione della formazione, anche tramite voucher, e
“ripensare” l’apprendistato con un maggiore coinvolgimento dell’imprenditore ed una
formazione teorica finanziata più mirata sul settore e sulle esigenze delle imprese, anche
tramite forme simili al praticantato nelle professioni”.
Per l’Associazione di Categoria, il lavoro nelle imprese lo si crea, e lo si conserva,
anche con i contributi a fondo perduto per sostenere le aziende artigiane coinvolte nel
passaggio generazionale, a favore dei figli dell’imprenditore o dei dipendenti da almeno
cinque anni dell’impresa, tramite voucher per la fruizione da parte del successore di
servizi finalizzati allo start up della propria esperienza imprenditoriale. Per questo è
necessario ridefinire un sistema di incentivi e detrazioni rivolti ai cittadini che intendono
formarsi per il conseguimento di qualifiche professionali, costi, tutt’ora a carico delle
famiglie.
“Sappiamo bene come l’apprendistato, soprattutto in artigianato, sia uno strumento
importante per l’inserimento dei giovani in azienda – conclude la Sedda – seppure la
Sardegna faccia registrare bassi tassi di assunzione in apprendistato, notiamo una
dinamica che sta riprendendo piede velocemente. Per questo è necessario prendere, al
più presto, accorgimenti come, per esempio, valorizzare il ruolo del maestro artigiano
l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una
corretta qualificazione professionale. Inoltre c’è il bisogno di rendere lo strumento più
appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al
termine del percorso di apprendistato laddove ci sia l’assorbimento in azienda del
giovane”.
http://WWW.CONFARTIGIANATOSARDEGNA.IT
