
(AGENPARL) – dom 16 ottobre 2022 Giornata mondiale dell’alimentazione. Filiera Italia: “Serve approccio di sistema per garantire per garantire sicurezza alimentare e contrastare diseguaglianza nel cibo”
Roma, 16 ottobre – “Oggi 1 italiano su 2 taglia la spesa nel carrello” ricorda Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia nella Giornata mondiale dell’alimentazione “L’aumento dei prezzi è collegato a doppio filo con il food social gap, quel fenomeno che porta le famiglie meno abbienti a rivedere al ribasso le proprie scelte alimentari sia dal punto di vista nutrizionale che di prezzo, con un effetto diretto sulla salute”. E prosegue il consigliere “ In questa giornata è giusto riflettere sull’importanza di fornire cibo sano a prezzi accessibili, e soprattutto chiedersi come l’intero sistema possa partecipare a questo processo”.
“Il settore agroalimentare, in questi anni duri segnati dalla pandemia e dai suoi effetti sul sistema, ha fatto la sua parte continuando a produrre in contesti complicati e assorbendo su di sé buona parte degli aumenti – dice Scordamaglia – adesso l’impennata dei costi dell’energia e delle materie prime rendono necessari interventi strutturali affinché questi aumenti vengano equamente distribuiti lungo tutta la filiera, per non costringere le imprese agricole e le pmi a gettare la spugna” E dice ancora Scordamaglia “servono incentivi per sviluppare filiere nazionali che garantiscano le catene di approvvigionamento e cibo prodotto secondo i nostri standard di sicurezza, ma soprattutto serve comprendere che si tratta di una battaglia che l’Italia deve condurre in Europa lottando contro lo smantellamento del suo sistema produttivo, perché è evidente che delegando la produzione a paesi terzi il rischio è di mettere a rischio prima di tutto la sicurezza alimentare”.
“Come Filiera Italia e Coldiretti – conclude il consigliere delegato -lo abbiamo evidenziato la scorsa settimana ai vertici del Parlamento e della Commissione Ue (compreso il vicepresidente Timmermans) chiedendo all’Unione europea di invertire la rotta sbagliata di smantellamento della produzione che favorisce insicurezza e disuguaglianza alimentare, per tutelare sia i suoi cittadini che l’ampia fascia di popolazione che nel mondo ancora soffre la fame”