
(AGENPARL) – sab 15 ottobre 2022 Giustizia: Marro (Unicost), congresso Anm: no al sistema elettorale a sorteggio per il Csm
Roma, 15 ott – “Sul sistema elettorale del Csm, i gruppi rappresentano una maggiore garanzia, perché hanno una responsabilità ‘politica’ rispetto agli elettori circa la scelta dei candidati del consiglio”.
Così Rossella Marro, presidente nazionale Unicost, nel corso del Congresso nazionale dell’Anm in corso a Roma.
“Quello che abbiamo visto all’Hotel Champagne non era espressione dello strapotere dei gruppi, ma espressione della loro debolezza, perché i gruppi non erano in grado di fronteggiare certe cordate sotterranee che nulla hanno a che vedere con la vita fisiologica dell’associazionismo e delle istituzioni”, ha aggiunto la presidente.
“Il gruppo con organi statutari forti è in grado di sviluppare degli anticorpi ed evitare che, all’interno, si sviluppino certe derive” – continua Marro -. Le torsioni clientelari e la deriva corporativistica sono un rischio costante sui quali occorre costantemente vigilare. Quali i rimedi? Rafforzamento della democrazia interna ai gruppi e regole chiare per le decisioni del Csm che riguardano i singoli giudici”.
Nota ancora il dirigente Unicost: “Il ruolo dell’associazionismo va preservato. Quel ruolo è stato fondamentale proprio per l’attuazione del modello costituzionale di giudice che vuole la magistratura come potere diffuso, come da articolo 107 della Costituzione. Un ruolo non scontato, insidiato da uno strisciante conformismo giurisprudenziale, come quello delle pagelle ai magistrati o dei nuovi illeciti disciplinari, che pensavamo di aver eliminato”.
“Per questo l’associazionismo deve vigilare. Per fare questo è fondamentale formare una nuova coscienza collettiva, messa a dura prova dalla crisi generale dei corpi intermedi, e da problemi interni, come gli scandali o i carichi insostenibili per i magistrati che portano alla chiusura in una posizione atomistica e che li allontana dall’attività associativa”, conclude Marro.
Alessio Postiglione