
(AGENPARL) – sab 15 ottobre 2022 “Il carcere di Avellino è nel caos”,denuncia Capece:“sembra una polveriera pronta ad esplodere, i detenuti hanno preso il sopravvento e consistente è la carenza di organico”.
Ma anche il penitenziario di POGGIOREALE rimane al centro delle cronache. Come spiega il leader del SAPPE: “durante una perquisizione finalizzata alle attività di controllo e verifica per contrastare l’illecita introduzione di telefonini e sostanza stupefacente all’interno dell’Istituto, il personale di Polizia Penitenziaria ha rinvenuto nel Reparto Salerno, anche l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, cocaina, hashish e cannabis e due telefoni cellulari. Anche a POGGIOREALE, come in tutte le carceri del Paese, la Polizia Penitenziaria è impegnata nel contrasto di questo nuovo fronte di illegalità, che sta iniziando a creare grosse ed evidenti difficoltà al sistema”.
Netta la denuncia di Donato generale SAPPE Donato Capece: “Non sappiamo più in quale lingua del mondo dire che le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni nonchè altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere.I penitenziari sono sicuri assumendo i provvedimenti necessari per potenziare i livelli di sicurezza e nuovi Agenti di Polizia Penitenziaria”.Ed è impietoso il giudizio del SAPPE sulla attuale situazione penitenziaria: “I dati ci confermano che le aggressioni, i ferimenti, le colluttazioni – che spessissimo vedono soccombere anche gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sempre più contusi e feriti da una parte di popolazione detenuta prepotente e destabilizzante – sono sintomo di una situazione allarmante, per risolvere la quale servono provvedimenti di tutela per gli Agenti e di sicurezza per le strutture carcerarie, in particolare di quelle campane”,conclude.
Roma, 15 ottobre 2022