
(AGENPARL) – ven 14 ottobre 2022 Prot. n.______ Federico Marini
CRISI BOLLETTE – Confartigianato Sardegna scrive alla Regione: se
non s’inverte la rotta, migliaia di imprese e dipendenti a rischio. Gli Artigiani
chiedono sostegni concreti, strumenti e soluzioni straordinari e strutturali.
Lai e Serra (Confartigianato Edilizia Sardegna): “Situazione devastante:
pronti a collaborare su scelte e indicazioni su risorse da stanziare”. L’incidenza
media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle imprese è passata dal
15,8% al 28,1%.
Associazioni Le 35mila imprese artigiane della Sardegna, insieme a più di 90mila dipendenti,
Territoriali stanno vivendo una crisi senza precedenti legata alla folle corsa dei prezzi di gas ed
Sud Sardegna elettricità. Situazione che rischia di cancellare migliaia di attività produttive e far perdere
Cagliari
Via Riva Villasanta 241
decine di migliaia di posti di lavoro, frenando pesantemente l’economia produttiva
Oristano
Ed è per questo che Confartigianato Imprese Sardegna, a nome delle realtà
Via Campanelli, 41 produttive artigiane sarde, ha scritto agli Assessori Regionali al Bilancio e
all’Artigianato, Giuseppe Fasolino e Gianni Chessa, per chiedere provvedimenti a
Nuoro sostegno di imprese e famiglie, con strumenti e soluzioni rapidi, concreti e senza
Via Brig.Sassari, 37
burocrazia.
“Tante attività artigiane, infatti – scrivono nella missiva la Presidente di
Sassari
Via Alghero, 30
Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai, e Daniele Serra, Segretario
Gallura Olbia
condizioni di lavorare e si troveranno a dover chiudere definitivamente con danni
Via Sangallo 67 irreparabili al sistema economico e sociale regionale”.
E i dati che arrivano dalle rilevazioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato
Sardegna sono allarmanti: ad agosto i prezzi dell’elettricità, del gas e degli altri
combustibili nell’Isola sono cresciuti, in media, del 75,6% rispetto allo stesso periodo
del 2021. L’aumento maggiore è stato registrato a Olbia-Tempio con +73,6% rispetto
all’anno precedente; segue la provincia di Sassari con +64,7% e Cagliari con +66,4%.
Inoltre, aa settembre 2021 a oggi le micro e piccole imprese della Sardegna hanno
pagato per l’energia elettrica 425milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. I
settori più colpiti nell’Isola sono quelli della panificazione, alimentare, lavorazione legno
e autoriparazione così come nel resto d’Italia lo sono quelli di vetro, ceramica, cemento,
carta, metallurgia, chimica, tessile, gomma e plastica. Un impatto senza precedenti sulle
piccole attività produttive isolane che rischia di ingigantirsi ulteriormente se nei
prossimi quattro mesi i prezzi dell’elettricità non diminuiranno; i maggiori costi per i
piccoli imprenditori, infatti, potrebbero salire nel 2022 fino a 850 milioni di euro in più
rispetto al 2021. E ancora l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei
bilanci delle imprese è passata dal 15,8% al 28,1%, di fatto raddoppiata. Significa che
mediamente l’energia è diventata una delle spese più importanti per le imprese artigiane
Confartigianato Imprese Sardegna
sarde.
“La situazione è insostenibile e rischia di andare fuori controllo – continuano Lai e
Serra – per questo l’emergenza necessita di strumenti strutturali e soluzioni
straordinarie, principalmente legate alle politiche nazionali ed europee. Per questo
accogliamo con favore le recenti dichiarazioni della Giunta Regionale su imminenti
provvedimenti a sostegno di imprese e famiglie con dotazioni finanziarie importanti”.
Per Confartigianato Sardegna, a livello regionale e nazionale, servono interventi
immediati e altrettanto rapide riforme per riportare i prezzi dell’energia sotto controllo e
scongiurare un’ecatombe di imprese e una crisi senza precedenti.
“Il tempo per agire è veramente ristretto, anche in vista dell’arrivo dei mesi più
freddi e fortemente energivori – concludono la Presidente e il Segretario nella lettera –
le nostre aziende rischiano il lockdown energetico e molti imprenditori pensano alla
chiusura. Per questo ci rendiamo disponibili verso la Regione a fornire il nostro
contributo per condividere le scelte e le indicazioni sulla destinazione di tali risorse
affinché il loro impatto sia massimizzato e ne siano ottimizzati i benefici”.
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