
(AGENPARL) – ven 14 ottobre 2022 COMUNICATO STAMPA
Commercio, Falcucci (Fisascat-Cisl Roma):
“Hugo Boss licenzia mamma Ucraina con malattia grave per il superamento del comporto,
chiediamo la sua reintegra”
“Siamo sconcertati dal licenziamento di una lavoratrice di un punto vendita Hugo Boss a Castel Romano: si tratta di una donna, di nazionalità ucraina e con un figlio piccolo, che a causa di una malattia ha superato i giorni di ‘comporto’, ovvero il periodo di tempo che da contratto nazionale spetta al lavoratore in caso di malattia. Questa lavoratrice, che per nove anni ha contribuito al raggiungimento degli importanti fatturati aziendali, a causa della sua patologia non è riuscita ad avere contezza dei giorni già effettuati di malattia, venendo a conoscenza del licenziamento solo dopo l’arrivo della raccomandata da parte dell’azienda. Zero umanità, zero comprensione e a oggi non abbiamo avuto ancora riscontro di un’apertura dell’azienda sulla prospettiva di concedere un’aspettativa, viste anche le impossibilità della lavoratrice. Si tratta di un comportamento umanamente e sindacalmente inaccettabile, che abbiamo fatto presente ai dirigenti dell’azienda, ottenendo in cambio soltanto silenzio.È vero che la lavoratrice non ha invalidità civile e non usufruisce della legge 104, ma è comunque affetta da una patologia grave.Vogliamo sperare che un marchio importante come questo riscopra rapidamente la responsabilità sociale di impresa, peraltro in un momento in cui l’occupazione femminile è un tema centrale nell’agenda della Cisl”.
E’quanto si legge in una nota del segretario territoriale della Fisascat-Cisl di Roma Capitale e Rieti, Giulia Falcucci, in cui si aggiunge che “è incomprensibile che una persona in gravi difficoltà di salute si debba trovare ad affrontare anche la prospettiva del licenziamento. Per parte nostra, faremo tutto ciò che è in nostro potere per starle accanto e per ribadire che un licenziamento di questo tipo è una ferita per l’intera società”.
Roma, 14 ottobre 2022
Caterina Mangia