
(AGENPARL) – gio 13 ottobre 2022 ROIEZIONI MACROECONO
MICHE PER L
ECONOMIA ITALIANA
ottobre
Le proiezioni riportate in questa nota sono realizzate dagli esperti della Banca d’Italia e non riflettono valutazioni
dell’
Eurosistema.
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 0 ;&#x/MCI;
 0 ;costruzioni, che rallenterebbero anche per via dell’esaurirsi degli effetti degli incentivi alla
riqualificazione del patrimonio edilizio.
Le esportazioni
, dopo una forte espansione
quest’anno,
sostenuta
anche
la ripresa dei
flussi turistici
aumenterebbero
in misura più contenuta
nel prossimo
biennio
, coerentemente con l’ipotizzata decelerazione del commercio internazionale
Tavola
Proiezioni macroeconomiche per l’economia italiana
nario di base
(variazioni percentuali sull’anno precedente, salvo diversa indicazione)
l mercato del lavoro il numero di ore lavorate
aumenterebbe
in media nel b
iennio
a ritmi
di poco inferiori a quelli del
prodotto;
numero di occupati
crescerebbe
in misura più contenuta
riflettendo
graduale
recupero del margine intensivo di utilizzo. Il tasso di disoccupazione
salirebbe
leggermente dall’8,
per cento nella media di quest’anno all’8,3 nel
prossimo biennio
L’inflazione al consumo
isurata sulla base della variazione dell’
indice dei prezzi al consumo
armonizzato (
si collocherebbe
all’8,5
per cento nella media del 2022
principalmente per effetto
rincar
dei beni energetici
, che si riflettono sull
’indice generale
dei prezzi sia direttamente, sia
indirettamente
per il loro impatto sulle altre componenti
; vi contribuirebbe in misura significativa anche
la crescita dei
prezzi dei
beni alimentari
Successivamente, un
a progressiva stabilizzazione dei prezzi
dell’energ
ia, seppur su livelli elevati,
l’attenuazione
delle strozzature all’offerta favorirebbero una
graduale riduzione dell’inflazione, che si porterebbe
al 6,
per cento nel
la media del
2023 e al 2,
, anno in cui sarebbe trainata
principalmente
dall’andamento della componente
di fondo,
el confronto con altre previsioni, va considerato che l’utilizzo di indici differenti dà luogo nell’anno in corso e nel
prossimo a differenze non trascurabili ne
lla misurazione dell’
inflazione
. In particolare,
la definizione nazionale de
indice
i prezzi al consumo
comporta
per l’anno in corso un’
inflazione più contenut
per circa mezzo punto percentuale
rispetto
a quella calcolata sull’IPCA
L’inflazione calcolata sul deflatore dei consumi è inferiore a quella calcolata sull’IPCA per olt
un punto percentuale, in larga misura per via
del contributo della componente degli affitti imputati, non presenti nell’IPCA,
la cui dinamica è molto moderata.
PIL (1)
Consumi delle famiglie
Investimenti fissi lordi
di cui
: Investimenti in beni strumentali
Investimenti in costruzioni
Esportazioni totali
Importazioni totali
Prezzi al consumo (IPCA)
IPCA al netto dei beni energetici e alimentari
Deflatore dei consumi
Occupazione (ore lavorate)
Occupazione (numero di occupati)
Tasso di disoccupazione (2)
Bollettino economico
(luglio 2022)
Fonte:
elaborazioni
Banca
d’Italia
Istat.
L’aggiornamento
ottobre
delle
proiezioni
macroeconomiche
stato
elaborato
dagli
esperti
della
Banca
d’Italia
sulla
delle
informazioni
disponibili
settembre
formulazione
delle
ipotesi
tecniche e all’11 ottobre per i dati congiunturali.
componenti,
variazioni
stimate
trimestrali
destagionalizzati
corretti
numero
giornate
lavorative. – (2) Medie annue, valori percentuali.
Ottobre 2022
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 0 ;&#x/MCI;
 0 ;esclude
i beni alimentari ed energetici
Questa componente aumenterebbe de
per cento nella media
di quest’anno,
nel prossimo e
nel 2024.
Rispetto al Bollettino di luglio, le stime di infl
azione sono più elevate per oltre mezzo punto nell’anno
in corso, per più di due punti nel prossimo e per circa due decimi nel 2024; la revisione riflette in larga
misura la dinamica delle componenti energetica e alimentare, ma vi incide anche un’acceleraz
ione della
componente di fondo,
a cui si trasmettono, con un
ritard
rincar
dell’energia.
Le prospettive delineate nello scenario di base sono circondate da incertezza molto elevata, derivante
principalmente dall’evoluzione della guerra in Ucraina e delle sue conseguenze su prezzi e disponibilità
delle materie prime. In uno scenario alternativo
più avverso si ipotizza che le
forniture di
beni energetici
dalla Russia verso l’Europa siano permanentemente interrotte a partire dall’ultimo trimestre dell’anno
in corso e compensate grazie a una sostituzione con fonti alternative
crescente ma ancora pa
rziale nel
prossimo anno e
che si completerebbe nel 2024;
i prezzi del petrolio e del gas si innalzano, portandosi
su livelli più elevati di circa il 50
per cento
rispetto a quelli dello scenario di base
svilupp
accompagnerebbe un ulteriore ral
lentamento del commercio mondiale e una forte crescita
dell’incertezza. Il prodotto si espanderebbe del 3 per cento quest’anno, si contrarrebbe di
oltre l’1,5
per cento nel 2023 e tornerebbe a crescere moderatamente solo nel 2024
. L’inflazione al
consumo, lievemente più elevata nell’anno in corso rispetto allo scenario di base, continuerebbe a salire
anche il prossimo anno, superando il 9 per cento,
scendere
in maniera decisa
nel 2024.
LE IPOTESI
Le ipotesi sottostanti al
quadro previsivo
seguono la metodologia normalmente utilizzata
nell’ambito
dell’esercizio previsivo coordinato dell’Eurosistema (cfr.
A guide to Eurosystem
staff macroeconomic
projection exercises
, disponibile su
https://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/other/staffprojectionsguide201607.en.pdf
). Le ipotesi sui
tassi di cambio
prezzi delle materie prime e
tassi di interesse
hanno natura tecnica;
riflettono gli
andamenti
impliciti nelle quotazioni
di mercat
disponibili a
settembre
Lo scenario incorpora
le misure
inserite
nella legge di bilancio per il 2022,
quelle
adottate a partire
dall’inizio dell’anno per contrastare gli effetti de
l rincaro dell’energia
l’utilizzo dei fondi europei
nell’ambito del programma
Next Generation EU
sulla base delle informazioni aggiornate relative al
Figura
Scenario di base e scenario
avverso
valori
percentuali)
tasso di crescita del PIL
inflazione
Ipotesi sulle principali
variabili esogene
nello scenario di base
Domanda estera ponderata
Dollaro/Euro
Cambio effettivo nominale
(1), (3)
Prezzi manufatti esteri
Prezzo del greggio
102,9
Prezzo del gas naturale
149,9
187,2
118,0
Tasso Euribor a tre mesi
Tasso di interesse (BTP 10 anni)
(1) Variazioni percentuali
(2) Medie annue
(3) Variazioni positive indicano
deprezzamento
(4) Dollari per barile, qualità Brent.
(5) Euro per megawattora.