
(AGENPARL) – mar 11 ottobre 2022 PIANO ENERGETICO, BARGI (LEGA): “RIGASSIFICATORE RAVENNA? NON OPERATIVO PRIMA DEL 2024, NATO CHIEDA REDISTRIBUIRE EXTRA-PROFITTI AI PAESI UE CHE STANNO BENEFICIANDO DELLE SANZIONI ALLA RUSSIA”
BOLOGNA, 11 OTT – “Il rigassificatore di Ravenna non sarà operativo sino al settembre 2024, il che equivale a dire che rimarremo al freddo per qualche altro inverno. Piuttosto, la Nato, che ci vuole impegnati sul fronte delle sanzioni alla Russia, si attivi in egual misura affinché i Paesi Ue che stanno beneficiando della guerra in Ucraina (come la Norvegia coi suoi 120 miliardi di metri cubi di gas venduti alla Ue o gli Usa con il Gnl) redistribuiscano gli extra-profitti incassati ai Paesi, come il nostro che pù stanno patendo le sanzioni”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, intervenendo questa mattina nel corso dell’assise dell’Assemblea legislativa a seguito delle comunicazioni “Sulla crisi energetica: impatto sul sistema Emilia-Romagna ed iniziative conseguenti” fatte dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.
“In questi mesi l’Unione Europa sta palesando la propria incapacità di risposta rispetto a un problema comune quale è quello dell’approvvigionamento energetico, ed emblematico è l’esempio della Germania, che ha messo in atto strategie di difesa a tutela dei propri interessi e non di quelli dell’intera Unione. Una dimostrazione ulteriore che in questa Europa gli interessi dei singoli Paesi prevalgono su quelli dell’intera comunità. Da qui la necessità, in questo momento di gravissima criticità, di una presa di posizione e di responsabilità da parte della Nato, che nei fatti ha trascinato in un guerra l’Europa” conclude Bargi.
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