
(AGENPARL) – lun 10 ottobre 2022 NOTA STAMPA
AMBIENTE, QUARTO (M5S): NECESSARIO RIFINANZIAMENTO CARTA GEOLOGICA NELLA PROSSIMA LEGGE DI BILANCIO, NON VANIFICARE LAVORO SVOLTO
Roma, 10 ott. – “Grazie ad una pressante attività in Senato del MoVimento 5 Stelle, dopo vent’anni, nell’ultimo triennio, sono stati riassegnati finalmente fondi al “Progetto CARG”, la Carta Geologica d’Italia. Con il 2022 si esaurirà purtroppo il finanziamento di 31 milioni di euro complessivi, assegnati nelle ultime tre leggi di bilancio.”. Lo dichiara il senatore uscente del MoVimento 5 Stelle, Ruggiero Quarto, durante il convegno “Progetto CARG: strumento di prevenzione dei rischi naturali” tenutosi questa mattina nella Sala Zuccari del Senato.
“Con un mio Ordine del Giorno, approvato il 26 aprile scorso, si impegna il Governo ad individuare fondi nella prossima legge di bilancio con un onere, a legislazione vigente, di 20 milioni l’anno, dal 2023 al 2033. Affinchè il Progetto CARG sia completato in un decennio, con un finanziamento complessivo di 220 milioni di euro, occorrerà potenziare le strutture di ricerca coinvolte e organizzare i servizi geologici regionali e territoriali”.
“L’inefficienza attuale delle strutture regionali è, tra l’altro, la principale causa delle difficoltà di spesa dei fondi disponibili per il contrasto al dissesto idrogeologico – incalza Quarto -, come ci ricorda ogni fine ottobre la Corte dei Conti nella sua relazione al Piano “ProteggItalia” varato nel febbraio 2019. Il Progetto CARG non può finire, ma deve diventare una ‘Infrastruttura di Ricerca’ stabile”.
“Se il Progetto CARG non sarà finanziato con la prossima legge di bilancio, subirà un intollerabile ritardo o finanche un deleterio arresto, vanificando anche un complesso ed eccellente lavoro di ricostruzione della struttura operativa del Servizio Geologico di ISPRA. Completare ed aggiornare la cartografia geologica è un doveroso atto per abbattere il muro dell’incuria, nella convinzione che senza conoscenza, tutela dell’ambiente, utilizzo sostenibile delle georisorse e sicurezza non può esserci transizione ecologica e nemmeno sviluppo sostenibile” conclude Quarto.