
(AGENPARL) – mer 05 ottobre 2022 Il 2 ottobre, si è svolta, con ampia partecipazione ed enorme successo, “l’Appia Antica Day”, chi scrive, ha partecipato con alcuni iscritti delle Sezioni di I.N. di Ciampino (Roma) ed anche di Latina, era presente anche la vice presidente Lazio di Italia Nostra l’architetto Maria Teresa Accattino per prendereparte alla sorprendente manifestazionelungo il significatissimo tratto dell’Appia Antica nel Comune di Ariccia. L’Amministrazione Comunale aricina è stata molto collaborativa e disponibile poiché ha ulteriormente sistemato il verde dell’area archeologica ed ha messo a disposizione una pattuglia della Polizia locale per garantire un buon andamento dell’iniziativa.
Non si hanno le parole adeguate per raccontare le magnificenze dei resti archeologici descritte con professionale passione e padronanza dall’archeologa Maria Cristina Vincenti che ha condotto sapientemente l’evento. Iniziativa utile per la ulteriore presa di coscienza,nel senso che c’è molto da fare per valorizzare l’Appia Antica e, dintorni, per l’intera percorrenza dell’Appia Antica da Romasino a Brindisi.
Diffusamente vien detto che l’antica via inizi da Porta Capena, ma il sottoscrittoriflette che essa possa prendere corpo nel Foro Boario, luogo che non a caso è di confluenza naturale pure della antica via Aurelia, il cui tracciato urbanistico cittadino è ormai dissipato, specie in questo punto di approdo all’Isola Tiberina ed attualmente interrotto dai poderosi resti di Ponte Emilio, conosciuto purtroppo quale ‘ponte rotto’.La potenza di Roma rappresentava,inesorabilmente,l’unione di due civiltà, quella latina a sud e quella etrusca a nord, con forti basi ellenistiche. L’Appia Antica, prenderebbe corpo, proveniente dai luoghi del “Foro Bovarium” in cui era vivo il culto di Ercole, testimoniato dal Tempio diErcole vincitore” e dal più anziano“Ercole Invitto”, e probabilmenteattraversando il tratto viario, anche idealmente,lungo il Circo Massimo. Non a caso l’imperatore Tito volle realizzato il secondo arco trionfale facente parte delle strutture architettoniche di quel circo, poipiù avanti, la più conosciuta Porta Capena.
L’Appia Antica è un luogo di immenso incanto, ma essa viene da tempo ed ancora attualmente aggredita dagli appetiti, mai soddisfatti, della speculazione edilizia.
L’attuale poderosa idea che diventi Sito UNESCO da Roma sino a Brindisiè una straordinariae singolare occasione, ma non è sufficienteche ci si adoperi solo a che nel gennaio del 2023 venga dichiarata solennemente sito UNESCO. Il Governo in prima linea, il Ministero della Cultura, quello dell’Ambiente, le Regioni ed i comuni interessati dal singolare habitatarcheo-naturalistico ed ilpercorso della via, ricchissimo di emergenze di alto valore culturale e paesaggistico, debbono fare la loro parte irrinunciabile per la sua tutela, conservazione e valorizzazione. L’archeologa Vincenti,invitando il sottoscritto ad intervenire, ha permesso di poter sottolineare, nonostante un atteggiamento, estraneo al nostro modus operandisminuente del recupero archeologico, poiché alcuni brevissimitratti della via sono ormai barbaramente distrutti, ma ben presenti. Rodolfo Corrias Conservatore Restauratore di Beni Culturali Consigliere nazionale di Italia Nostra