
(AGENPARL) – mar 04 ottobre 2022 Un progetto per l’accoglienza dei rifugiati politici belorussi
Il segretario Cisl Scavazzin e l’attivista Yuliya Yukhno insieme dall’assessora Benciolini
L’assessora alla Cooperazione internazionale, alla pace e ai diritti umani del Comune di Padova Francesca Benciolini ha accolto questa mattina nel suo ufficio a palazzo Moroni il segretario della Cisl Padova Rovigo Samuel Scavazzin e l’attivista bielorussa Yuliya Yukhno, rifugiata e più volte arrestata per essersi opposta al regime di Alexander Lukashenko. Occasione dell’incontro, la presentazione di un progetto di accoglienza per le famiglie e i figli minori di prigionieri politici bielorussi, realizzato con la Cisl del Veneto e Iscos Toscana e coordinato dalla stessa Yukhno, che ha portato dieci famiglie, per un totale di 32 persone, 22 delle quali bambini e dieci genitori, al centro Morosini al Lido di Venezia per un soggiorno di 21 giorni. La metà di queste famiglie conta almeno un componente detenuto nelle prigioni belorusse. Iscos (Istituto sindacale per la cooperazione allo sviluppo) è una Ong nata dall’esperienza Cisl per promuovere progetti di cooperazione internazionale.
«Questo progetto è nato da una sinergia tra sindacato e associazioni – ha introdotto Scavazzin – e testimonia la tensione che caratterizza quell’area dell’Europa orientale da ben prima dello scoppio della guerra in Ucraina, che ha messo in secondo piano altre crisi umanitarie, già meno note all’opinione pubblica italiana, come quella dei cittadini bielorussi che si oppongono a Lukashenko. Lì, come in tante altre aree del pianeta, penso anche all’Iran, si respira una gran voglia di libertà. Con questo incontro – ha concluso il segretario – vogliamo anche far conoscere l’impegno della Cisl in diversi progetti di solidarietà internazionale».
Yuliya è in costante contatto con gli attivisti che stanno combattendo il regime di Alexander Lukashenko in Italia e all’estero ed è stata ricevuta all’europarlamento dove ha illustrato le condizioni in cui vivono i dissidenti. Per informare la società civile italiana su quello che sta accadendo in Bielorussia, gli attivisti rifugiati in Italia hanno fondato l’associazione Supolka, affiancata nel suo impegno da Iscos e dalla Cisl e rappresentata anche a Padova, dove ha già collaborato con l’assessora Benciolini.
L’associazione supporta i cittadini fuggiti dalla Bielorussia, alcuni dei quali sono rifugiati politici, hanno vissuto repressioni e arresti e in Italia hanno bisogno di supporto per i documenti necessari, per l’abitazione o il lavoro. «In Bielorussia viviamo in una condizione di repressione violenta a tutti i livelli – spiega Yuliya Yukhno – L’unica cosa che possiamo fare è promuovere dei progetti umanitari per permettere a questi bambini di vivere in pace, senza perquisizioni né arresti. Facendo conoscere questo progetto intendiamo anche portare avanti la nostra causa, sensibilizzando l’opinione pubblica e informandola su quanto sta accadendo in Bielorussia. Un dramma purtroppo oscurato dalla guerra in Ucraina».
L’assessore Benciolini ha ascoltato attentamente il racconto dell’attivista bielorussa e ha assicurato il supporto del suo assessorato, soprattutto per la rete di contatti con il mondo del volontariato. «La città è aperta e sensibile – ha detto – ed è in contatto con i rappresentanti dell’associazione bielorussa a Padova, con i quali abbiamo già organizzato un incontro avviando una collaborazione anche con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani e con la rete di associazioni “In difesa di…”, che raccoglie diverse realtà attive nel campo della cooperazione internazionale. Con questa rete in particolare è stato avviato un progetto nelle scuole che potrebbe comprendere una testimonianza sulla situazione in Bielorussia».