(AGENPARL) – mar 04 ottobre 2022 Angela Merkel, allora Cancelliere federale della Germania, al lavoro nel suo ufficio presso la Cancelleria federale di Berlino nel 2011. © UNHCR/Steffen Kugler
4 ottobre 2022
Angela Merkel riceverà il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR per aver protetto i rifugiati all’apice della crisi in Siria
L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha oggi annunciato che la dott.ssa Angela Merkel, ex Cancelliere federale della Germania, riceverà il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR 2022.
Ogni anno questo premio – che prende il nome dal norvegese Fridtjof Nansen, esploratore, scienziato, diplomatico e umanitario – viene assegnato ad un individuo, un gruppo o un’organizzazione per il loro straordinario impegno per proteggere i rifugiati, gli sfollati interni e le persone apolidi.
Sotto la guida dell’allora Cancelliere federale Merkel, la Germania ha accolto più di 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel 2015 e nel 2016, all’apice del conflitto in Siria e mentre terribili violenze si scatenavano in altri luoghi.
All’epoca, la dott.ssa Merkel disse: “Era una situazione che metteva alla prova i nostri valori europei come raramente era accaduto prima. Era né più né meno un dovere umanitario”. L’allora Cancelliere invitò i suoi concittadini tedeschi a rifiutare il nazionalismo divisivo e li esortò invece a essere “sicuri di sé e liberi, compassionevoli e di larghe vedute”.
Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati, ha lodato la determinazione dell’ex Cancelliere federale Merkel nel proteggere i richiedenti asilo e nel difendere i diritti umani, i principi umanitari e il diritto internazionale. “Aiutando più di un milione di rifugiati a sopravvivere e a ricostruire le loro vite, Angela Merkel ha dato prova di grande coraggio morale e politico”, ha dichiarato Grandi.
“È stata una vera leader, che ha fatto appello alla nostra comune umanità, opponendosi fermamente a coloro che predicavano la paura e la discriminazione. Ha dimostrato cosa si può ottenere quando i politici intraprendono la giusta linea d’azione e lavorano per trovare soluzioni alle sfide del mondo, invece di scaricare semplicemente la responsabilità su altri”.
La commissione selezionatrice ha dichiarato di riconoscere la “leadership, il coraggio e la compassione” dell’ex Cancelliere federale Merkel “nell’assicurare la protezione di centinaia di migliaia di persone disperate”, nonché i suoi sforzi per trovare “soluzioni praticabili a lungo termine” per le persone in cerca di sicurezza.
Oltre a proteggere le persone costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, l’ex Cancelliere è stata la forza motrice per gli sforzi collettivi della Germania nell’accogliere le persone in fuga e aiutarle a integrarsi nella società, attraverso programmi di istruzione e formazione, piani di occupazione e integrazione nel mercato del lavoro. È stata inoltre fondamentale per l’espansione del programma di reinsediamento della Germania, che ha contribuito a proteggere decine di migliaia di rifugiati vulnerabili.
È stata inoltre determinante nel garantire la crescita della Germania come partner umanitario concreto, affidabile e attivo, anche nelle operazioni per i rifugiati nel resto del mondo. Sia le sue politiche che le sue dichiarazioni pubbliche sono state forze positive nei dibattiti europei e mondiali sulle questioni dell’asilo e della gestione dei rifugiati.
La commissione selezionatrice del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR ha premiato anche quattro vincitori regionali per il 2022:
– In Africa, laMbera Fire Brigade, un gruppo di volontari rifugiati in Mauritania che ha spento più di 100 incendi e piantato migliaia di alberi per preservare vite, mezzi di sostentamento e l’ambiente locale;
– Nelle Americhe,Vicenta González, i cui quasi 50 anni di servizio a favore delle persone costrette alla fuga e di altre persone vulnerabili includono la creazione di una cooperativa di cacao in Costa Rica per sostenere i rifugiati e le donne della comunità ospitante, comprese le persone sopravvissute alla violenza domestica;
– In Asia e nel Pacifico,Meikswe Myanmar, un’organizzazione umanitaria che assiste le comunità bisognose, compresi gli sfollati interni, con articoli di emergenza, assistenza sanitaria, istruzione e opportunità di sostentamento;
– Nel Medio Oriente e nel Nord Africa, la dott.ssaNagham Hasan, una ginecologa irachena che fornisce assistenza medica e psicosociale alle ragazze e alle donne yazidi sopravvissute alla persecuzione, alla schiavitù e alla violenza di genere per mano di gruppi estremisti nel nord dell’Iraq.
Il premio sarà consegnato all’ex Cancelliere tedesco il 10 ottobre a Ginevra, nel corso di una cerimonia insieme ai vincitori regionali.
Con il numero di persone costrette alla fuga nel mondo che ha superato per la prima volta i 100 milioni, Grandi ha affermato che è indispensabile che l’opinione pubblica mantenga il senso di compassione nei confronti di coloro che sono costretti a fuggire dalle loro case – e che si continui a sostenere l’antica tradizione dell’asilo come la maggior parte dei Paesi ha fatto, tra cui Paesi di accoglienza generosi e di lunga data come la Turchia, il Pakistan, l’Uganda e altri.
Quest’anno ricorre un secolo da quando Fridtjof Nansen – il primo Alto Commissario per i Rifugiati – ricevette il Premio Nobel per la Pace nel 1922 per il suo impegno nel rimpatrio dei prigionieri di guerra e nella protezione di milioni di rifugiati fuggiti a causa di conflitti, rivoluzioni e del crollo degli Imperi dei Romanov, Ottomano e Austro-Ungarico.
Sono passati anche 100 anni dalla creazione del passaporto Nansen, un documento d’identità per i rifugiati, molti dei quali apolidi, che consentiva al titolare di spostarsi oltre i confini in cerca di lavoro.
Note:
– Istituito nel 1954, il Premio Nansen per i rifugiati dell’UNHCR celebra l’eredità di Fridtjof Nansen, scienziato ed esploratore norvegese e primo Alto Commissario per i rifugiati della Società delle Nazioni. Nominato a tale ruolo nel 1921, Nansen si dedicò immediatamente a trovare soluzioni per i rifugiati russi e armeni, nonché per i rifugiati greci e turchi fuggiti a causa del crollo dell’Impero Ottomano e della guerra d’indipendenza turca.
– Milioni di rifugiati fuggiti a causa della Prima guerra mondiale e del crollo dei tre grandi imperi rimasero apolidi anche perché la mappa europea fu sostanzialmente ridisegnata e i Paesi di origine di alcuni rifugiati cessarono di esistere. Una delle soluzioni proposte da Nansen fu quella di un nuovo documento che potesse fungere sia da documento d’identità che da permesso di viaggio, consentendo ai titolari di cercare lavoro in Paesi terzi oltre i confini dello Stato che li ospitava. Circa 450.000 rifugiati russi e armeni ricevettero questi “passaporti Nansen”.
– Le altre attività umanitarie di Nansen nello stesso periodo comprendevano il rimpatrio di centinaia di migliaia di prigionieri di guerra e un’operazione di soccorso alle vittime della carestia russa.
– Nansen ha vinto il Premio Nobel per la Pace 100 anni fa, nel 1922; quest’anno ricorre anche il centenario della creazione del passaporto Nansen, interrotto nel 1942. Il Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR è stato istituito nel 1954 e il primo premio è stato vinto da Eleanor Roosevelt, prima presidente della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite e First Lady degli Stati Uniti al fianco del Presidente Franklin D. Roosevelt.
– Tra i vincitori di spicco figurano il senatore statunitense Edward Kennedy, il cantante lirico Luciano Pavarotti, l’umanitaria Graça Machel, Medici senza frontiere e il popolo del Canada. Tuttavia, il premio viene spesso conferito a un’organizzazione dal basso o a un individuo il cui lavoro eccezionale, ma in gran parte non pubblicizzato, merita un sostegno finanziario e una maggiore visibilità. Dal 2017, l’UNHCR riconosce anche vincitori regionali.
Contatti media:
UNHCR Agenzia ONU per i Rifugiati
Via Leopardi, 24, 00185 Roma | http://www.unhcr.org/it/
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