
(AGENPARL) – ven 30 settembre 2022 “Curcio (Protezione Civile) Si parla di prevenzione solo durante le emergenze. Cittadino fa parte del sistema ma c’è ancora molto da fare. Formazione fondamentale, trovare spazio più ampio dell’oretta a scuola”
Fabrizio Curcio capo del dipartimento della Protezione Civile ha rilasciato un’intervista a Gli Inascoltabili un programma dell’emittente radiofonica New Sound Level di seguito alcune dichiarazioni:
“Riesco a parlare di prevenzione solo durante le emergenze perché durante l’emergenza si coglie l’attenzione perché c’è la predisposizione e anche la preoccupazione, dopo di che veniamo assorbiti dalle vicende quotidiane e l’attività di prevenzione cala nelle agende di noi cittadini e anche delle comunicazioni”
“La protezione civile così come l’aveva immaginata descritta il nostro ‘padre fondatore’ Giuseppe Zamberletti, in effetti parla di previsione, prevenzione e gestione dell’emergenza che rientrano nell’ordinario quindi copre tutte le fasi del ciclo. C’è da dire che nell’andare avanti nel tempo anche le attività e le responsabilità le competenze si sono molto diversificate, basti pensare alle competenze che esistono sulla gestione di un territorio o di un fiume, diventa molto difficile fare prevenzione nel momento in cui c’è una differenziazione di competenze cioè tanti sono i soggetti che possono operare per risolvere un problema che poi diventa di difficile risoluzione. Credo che bisogna fare una riflessione anche su questo, rimettere le filiere delle competenze e capire cosa ognuno di noi può fare. Il sistema di protezione civile si può occupare di prevenzione non strutturale, questo è stato definito a valle di una legge del 2017, quindi ci possiamo occupare della pianificazione. Ma anche qui protezione civile è materia territoriale, noi possiamo farlo a livello nazionale ma a livello locale devono farlo regioni e comuni”
“Se il singolo cittadino è preparato per intervenire in occasione di eventi oppure se c’è ancora tanto da fare? Chiariamo che il sistema e il servizio nazionale di Protezione Civile è fatto anche dal comportamento dei singoli cittadini. Il cittadino è parte del sistema e abbiamo una capacità sull’operatività che è molto proattiva anche sui cittadini basti pensare alla generosità che mettono in atto in caso di eventi emergenziali, una generosità credo veramente non comune. Analogamente quando sull’attività di prevenzione c’è ancora da lavorare molto e questo è anche compito delle istituzioni di stimolare la crescita del cittadino che deve avere la responsabilità di avvicinarsi alle tematiche di prevenzione: quando si compra casa ma chi è che va a vedere come questa casa è stata costruita dal punto di vista sismico oppure Andiamo a vedere dove è esposta e come è esposta? Questo fa parte della crescita generale che dovremmo avere tutti noi”
“La formazione è un punto fondamentale, la materia Protezione Civile è stata recentemente introdotta nelle scuole perché è una delle tematiche affrontate in quella che una volta era l’educazione civica ma il tema culturale deve trovare uno spazio più ampio che non l’oretta nell’ambito della scuola, che certamente è importante ma bisogna farlo in maniera tale da stimolare la curiosità e l’interesse perché poi i giovani una volta che si avvicinano alla materia ci danno una pista a tutti, detto proprio francamente”
Gli Inascoltabili – New Sound Level