(AGENPARL) – gio 29 settembre 2022 INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA: FEDERSANITA AL FORUM MEDITERRANEO
“Territorio, comunità locali e governance della salute nell’esperienza dellOsservatorio con Agenas”
“Ringrazio di cuore da parte dei Comuni tutti coloro che operano in sanità e che negli ultimi due anni hanno lavorato per fare fronte all’emergenza pandemica”. Con queste parole di Enzo Bianco (presidente del Consiglio Nazionale Anci) si è aperta la sessione organozzata da Federsanità al Forum del Mediterraneo in sanità in corso a Bari e dedicata alla presentazione dell’Osservatorio Federsanità-Agenas per la raccolta delle buone pratiche di integrazione sociosanitaria.
“Far nascere un Osservatorio che ci consenta di focalizzare e divulgare le pratiche migliori è un’idea semplice ma geniale e strategica. Federsanita in sinergia cone Anci regionali – ha detto Enzo Bianco- è in questo momento strategica per la messa a terra del PNRR sui territori. Dobbiamo avere un’idea comune e condivisa per far evolvere la rete dell’assistenza. Dobbiamo congiuntamente, anche con le strutture legate all’Europa, avere una visione strategica e innovativa per valorizzare il sistema della rete della salute per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini”.
L’Osservatorio, attivato da una Convenzione tra Agenas e Federsanità-Confederazione Federsanità Anci regionali, è un’azione sistematica di raccolta e diffusione di esperienze sull’integrazione, con l’esplicita finalità di supportare la costruzione di compiute politiche nazionali in campo sociosanitario.
“Le Aziende sanitarie sono pronte a cogliere il vero spirito sotteso alle Missioni del Pnrr, la 5 e la 6, a rompere gli ultimi diaframmi e a camminare insieme con gli enti locali per garantire, tutelare e migliorare, innovando, pienamente i servizi e i diritti di salute e assistenza alle nostre comunità – ha sottolineato Tiziana Frittelli Presidente Nazionale di Federsanità e Dg Ao San Giovanni Addolorata – È il momento di avere idee chiare e grande determinazione per realizzare un modello diverso di prossimità che responsabilizzi ogni singolo pezzo della filiera dell’assistenza. Dopo due anni di pandemia possiamo tornare a occuparci del futuro del Servizio sanitario nazionale per renderlo un sistema innovativo non solo dal punto di vista tecnologico ma, soprattutto, dal punto di vista organizzativo, in grado di assicurare ai cittadini risposte adeguate rispetto ai bisogni di salute. Il management e la governance della sanità sono chiamati al dialogo costante con gli stakeholders sul territorio, così come la mission di Federsanità delinea, per garantire una presa in carico efficace, soprattutto per le cronicità, guardando agli outcome di salute, alla valorizzazione del sistema delle cure primarie, rendendo praticabile e sostenibile la scelta della casa come primo setting di cura e rilanciando il grande tema della prevenzione. Obiettivo è la messa a terra di una integrazione reale dei servizi assistenziali, sociali e sanitari centrati sulla promozione della salute partendo dal benessere delle comunità”.
La valorizzazione della salute secondo l’approccio one health è stato sottolineato da Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e delegato alla Salute: “la sinergia tra Anci e Federsanità è importante per i percorsi di valorizzazione della salute come benessere delle comunità. Noi sindaci siamo richiamati su quello che è un ruolo centrale rispetto per i cittadini di cui sono il primo riferimento, soprattutto dopo la pandemia. L’applicazione del PNRR dovrà portare progettualità concrete sul territorio. In questo contesto il ruolo dei Comuni è straregico per la prevenzione e gli stili di vita. Per questo con Anci siamo impegnati per la formazione dei giovani per diventare health city manager. È una rivoluzione culturale che mette al centro la salute come principale bisogno delle nostre comunità”.
“Gli esiti di salute sono strettamente correlate al contesto sociale ed economico – ha aggiunto Domenico Scibetta responsabile dellOsservatorio –
L’Osservatorio non sarà una libreria, non vuole catalogare buone pratiche ma raccogliere esperienze innovative dal basso valorizzando elemento innovativi mettendoli a fattor comune costruendo una comunità di pratica. Abbiamo attivato gli strumenti, i referenti regionali, la piattaforma per censire le esperienze, il comitato tecnico scientifico”.
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