(AGENPARL) – Roma, 28 settembre 2022 – A tre giorni dalle elezioni politiche nazionali l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori analizza lo scenario italiano concentra la sua attenzione su due filoni principali: Innovazione e Giovani.
Gabriele Ferrieri, Presidente dell’ANGI dichiara: “Facciamo il nostro migliore augurio a tutti i neo parlamentari eletti e auspichiamo che il Governo che verrà possa mantenere gli impegni presi sul tema della transizione ecologica e digitale per i quali l’Associazione si è strenuamente battuta al fine di sostenere le imprese, le start-up e le future generazioni. Tendiamo la mano a tutti i prossimi esponenti di Governo nel dare piena disponibilità e contributo come ANGI, in quanto punto di riferimento dell’innovazione ditale in Italia, per raggiungere gli obiettivi sia in termini di attuazione del PNRR che di risposta all’ecosistema Paese per un’Italia più inclusiva, sostenibile e attrattiva come indicato dai nostri partner europei. Ci auguriamo che quanto letto sui giornali in questi primi giorni post voto venga smentito in merito alle voci che circolano sull’ipotetico accorpamento del Ministero dell’Innovazione in quello dello Sviluppo Economico. Questa soluzione come ANGI sarebbe poco funzionale e costruttiva per il futuro dei giovani innovatori che, in questi anni, si sono potuti rivolgere a un interlocutore dedicato proprio ai temi legati alla digitalizzazione, innovazione, cybersecurity, sostenibilità e implementazione delle tecnologie avanzate. Avere un Dicastero dedicato all’innovazione – tema su cui ci siamo molto battuti come ANGI negli ultimi anni – continua il Presidente Ferrieri – E’ fondamentale per mantenere e garantire la trasversalità delle politiche del digitale e dell’innovazione al sevizio di tutta la Pubblica Amministrazione, le imprese e i giovani”.
“Proprio giovani e innovazione sono stati due temi trattati marginalmente dai vari partiti politici durante le campagne elettorali” – spiega il prof. Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI – “contribuendo, probabilmente, ad accentuare un gap generazionale e tecnologico che si è in parte riversato nella scarsa affluenza. Augurando buon lavoro al prossimo Esecutivo auspichiamo che i giovani e i temi legati alle nuove tecnologie, al digitale e all’innovazione in senso lato siano centrali nella nuova agenda politica perché in fondo riguardano il futuro e quello è l’unico posto in cui vale la pena vivere” conclude il prof. Baldassari.