
(AGENPARL) – mar 27 settembre 2022 TAVOLO PER L’ACCORPAMENTO DELLE DUE AZIENDE SANITARIE FERRARESI
FABIO BERGAMINI (LEGA): «BENE L’AVVIO DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, MA IL PD NON ESULTI PER UNA BATTAGLIA CHE 10 ANNI FA NON CONDIVIDEVA…»
FERRARA, 27-09-’22.
«Bene l’avvio dei tavoli di lavoro per la fusione delle due aziende sanitarie di Ferrara, che sembra diventata all’improvviso una vittoria del Pd. Tuttavia, quando nel 2012 avviai una raccolta firme proponendo tale iniziativa, i Dem erano contrari…». C’è soddisfazione, mista ad un pizzico di ironia, nelle parole del consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini. Il quale, da segretario provinciale del Carroccio, aveva dato seguito ad una petizione per chiedere l’accorpamento in atto tra l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara e l’Ausl. «Era evidente che lo sdoppiamento di cariche e ruoli era indice di una spesa sanitaria non virtuosa. Solo accorpando, come accade oggi, le figure del direttore generale, si possono risparmiare circa 500mila euro l’anno, da reinvestire in maggiori servizi per i cittadini. All’epoca, al Pd e a chi governava la sanità regionale, pareva una cosa normale che il tutto funzionasse così. Ora che abbiamo imparato come le sfide della salute si giocano a partire da una medicina territoriale, è importante fare dialogare le istituzioni e, dunque, avere una stessa regia per la sanità è fondamentale. Concetti apparentemente “nuovi”, ma che la Lega sosteneva già un decennio fa». Bergamini condivide le parole di soddisfazione per l’avvio del processo di integrazione pronunciate da Alan Fabbri che, dal suo ruolo in Conferenza sociosanitaria territoriale, ha lavorato affinché la fusione diventasse realtà. «Da gennaio – conclude Bergamini – vedremo cominciare una sperimentazione che va nella direzione di un’unica azienda, che diventerà la più grande organizzazione pubblica ferrarese. Monitoreremo questo processo, affinché si vada nella direzione di maggiori servizi e qualificazione del personale sanitario del territorio».