
(AGENPARL) – mar 27 settembre 2022 FonferenzM DPMmpM
IM prevenzione cOe sPM M cuore
>MlMPPie cMrdiovMscolMri e colesPerolo nei pMzienPi Md MlPo riscOio:
Mgire primM, in modo inPensivo ed efficMce
per ridurre lM morPMliPà
Milano, 27 settembre 2022
:ndice
cMrPellM sPMmpM
Comunicato stampa
“:n :PMliM, olPre 1 su S muore per mMlMPPie
cardiovascolari. Ma pi? del 40% degli italiani ancora sottovaluta il ruolo
del colesPerolo MlPo”
Sintesi indagine
SWG per Sanofi
Identikit del paziente ad alto
rischio cardiovascolare
Scheda Fondazione Italia
per il Cuore
Scheda Societ??taliana di Cardiologia
Scheda Associazione Nazionale Medici Cardiologi
spedalieri
Fondazione per il Tuo cuore
Scheda Conacuore
Comunicato stampa
Italia
Giornata Mondiale del Cuore 2022
In Italia, oltre 1 su 3
muore per malattie cardiovascolari.
Ma pi??el 40% degli italiani ancora sottovaluta
il ruolo del colesterolo alto
Alla vigilia della Giornata Mondiale del Cuore 2022, sono ancora
MllMrmMnPi i numeri legMPi Mll’impMPPo delle pMPologie cMrdiovMscolMri in Permini di morPMliPà.
Silenzioso, invisibile
sottovalutato
, il colesterolo ? oggi
tra i principali responsabili
oltre 18,6
milioni di vittime
per patologie cardiovascolari
nel mondo
e che nel nostro Paese
fanno registrare il
% dei decessi
, dopo quasi tre anni di pandemia,
qual ?
percezione
gli italiani?
A scattare
l’MllMrmMnPe
foPogrMfiM è l’
indagine SWG per Sanofi
presentata oggi a Milano
in occMsione dell’inconPro
“IM prevenzione cOe sPM M cuore. >MlMPPie
cardiovascolari e colesterolo nei pazienti ad alto rischio: agire prima, in modo intensivo e
efficace, per ridurre la morta
liPà”
ltre il 40%
degli intervistati
sottovaluta i rischi legati
ad alti livelli di colesterolo
mentre circa 1 su 3 ritiene che il rischio di mortalit? legato
Mll’ipercolesPerolemiM
debba preoccupare
solo chi
problemi cardiaci
pregressi
ancora,
meno di 1 su 2 ?
del campione
? sa che
il colesterolo LDL
ad essere
dannoso per la nostra salu
Obiettivo della ricerca
, condotta su un
campione di oltre
1.200
quello di analizzare la
conoscenza
delle
malattie cardiovascolari,
la percezione circa le conseguenze
dell’ipercolesPerolemiM
offrire spunti di riflessione
e stimoli concreti
a pochi giorni dalla
Giornata Mondiale del Cuore ?29 settembre).
È in occMsione dell’MnnuMle MppunPMmenPo
dedicato
proprio M rilMnciMre l’MPPenzione del diNMPPiPo
pubblico sulle p
atologie cardiovascolari e il loro impatto sulla nostra societ?
Fondaz
(SIC)
, Associazione Nazionale
Medici Cardiologi Ospedalier
?ANMCO?
Conacuore
intendono, ancora una volta,
ricOiMmMre l’MPPenzione su pMPologie lM cui prevMlenzM
? in aumento in diversi Paesi, tra cui
l’:PMliM.
Emanuela Folco
Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC)
Nel nostro Paese
, oltre 1 decesso su 3
?imputabile alle
patologie cardiovascolari
prima causa di
morte sia per gli uomini (31,7%) che per le donne (37,7%).
hi sopravvive a un attacco cardiaco
diventa un malato cronico. La malattia modifica la quali? della vita e comporta notevoli costi
economici per la socie
?. In Italia, la prevalenza di cittadini
che vivono con
invalidit?
cMrdiovMscolMre è pMri Ml 4,4 per mille. BuesPo è in pMrPe MPPriNuiNile Mll’MumenPo dell’MspePPMPivM
di viPM, con unM popolMzione sempre piZ MnziMnM e quindi ‘frMgile’, noncOé MllM prevMle
nza dei
fattori di rischio cardiovascolare, tra cui ipercolesterolemia. Dopo quasi tre anni di pandemia,
vediamo ancora oggi come la percezione generale sia che le patologie cardiovascolari non
occupino i primi posti tra le malattie da temere, dato in cont
rapposizione con quello che vediamo
nella vita di tutti i giorni dove la mortali? per cause cardiovascolari
occupa
i primissimi posti
@ggi è l’occMsione per riNMdire, MncorM unM volPM, l’imporPMnzM di sensiNilizzMre il ciPPMdino e il
paziente a prendere
a cuore la propria salute cardiovascolare a partire dalla prevenzione
alimentazione, ma anche e soprattutto secondaria laddove sia presente una condizione patolo
gica
che necessit
di una presa in carico da parte dello specialista
Ed ? proprio attraverso la prevenzione che
per il 92% degli intervistati i problemi
cardiocircolatori possono essere evitati
. A questa consolidata convinzione
per?
corrispondono azioni
concrete
di prevenzione e controllo:
solo per il 17% del campione,
infatti, ? opportuno eseguire
periodicamente visite di controllo, mentre sol
amente
il 31%
si ?sottoposto ad una valutazione del rischio cardiovascolare negli ultim
i 12 mesi.
A non poter per? sottrarsi a controlli regolari sono, pi? degli altri,
i pazienti ad alto rischio
cardiovascolare che rappresentano, in base alle linee guida internazionali,
vera e
urgente
prioriPà nell’MmNiPo degli inPervenPi prevenPivi.
Ciro Indolfi
Societ? Italiana di Cardiologia (SIC)
Il tema della prevenzione ?di grande importanza per tutti noi, ma diventa cruciale quando si
parla di paziente ad alto rischio cardiovascolare
chi ?stato colpito da un evento
cardiovascolare,
infatti,
corre un rischio
elevato di andare incontro ad un nuovo infarto o Ictus negli anni
successivi. Eventi che potrebbero
essere sensibilmente ridott
come ricordano le recenti linee
se ve
nissero sempre pi? implementate le strategie di
prevenzione secondaria.
Proprio nella direzione di un trattamento precoce e rapido va
l’MNNMssMmenPo delle soglie di colesPerolo IGI
per l’Mccesso Mi nuovi fMrmMci MnPi
colesterolo
PCSK9, recentemente p
ubblic
ate in GU da AIFA. Evidenze scientifiche dimostrano come il
colesterolo LDL
sia causa delle patologie cardiovascolari, non un fattore di rischio, e come
la sua
riduzione
pertanto
rappresent
olari
quali l’infarto miocardico e contrastare la mortali?.
Infatti
le linee guida della
oci??
uropea
ardiologia suggeriscono in prevenzione secondaria livelli di colesterolo LDL inferiori a 55
mg/dl e, in alcuni pazienti
particolarmente a rischio
livelli di LDL
C ancora pi? bassi e inferiori
a 40 mg/dl.
proteina PCSK9, capaci di ridurre del 60% il livello di colesterolo LDL
dimostra
ndo un chiaro
beneficio clinico nei pazienti con elevato rischio cardiovascolare. Un cambio di rotta, quello
delle mMlMPPie cMrdiovMscolMri”.
Il paziente a
d alto rischio cardiovascolare
s??to uno o pi? eventi cardiovascolari
?un paziente cronico
come tale va trattato.
ebbene sia spesso
in terapia con
farmaci orali come
statine e ezetimibe
, continua a registrare alti livelli di
colesterolo
LDL. Per
questo
gestione rappresenta oggi una delle principali complessit?per i Sistemi Sanitari
Nazionali.
Giuseppe Di Tano
Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO)
Fondazio
ne per il Tuo cuore
appropriata
presa in carico e gestione dei pazienti con malattia
cardiovascolare
nota ad elevato rischio di eventi
attraverso una pi? efficace sinergia tra cure primarie, ospedale e territorio. Il controllo dei fattori
di rischio attraverso un intervento farmacologico incisivo e precoce, il monitoraggio costante
delle con
dizioni cliniche, la sensibilizzazione del paziente,
del suo ambito familiare
sociale e del
caregiver
sull’imporPMnzM dell’MderenzM MllM PerMpiM e
alle norme di stile di vita consigliate,
sono
elementi fondamentali in grado di contrastare il rischio di and
are incontro a un nuovo episodio
cardiovascolare.
Come nella prevenzione primaria, anche in quella secondaria ?fondamentale
promuovere l’engMgemenP
del paziente
percorso di cura, co? da favorire una maggiore
proattivi? nella gestione della propria s
alute, in relazione con il Sistema Sanitario. La mancata
o inMppropriMPM gesPione dell’ipercolesPerolemiM porPM, infMPPi, Md un peggiorMmenPo dello sPMPo
di salute e
all’esposizione per il paziente ad un rischio di eventi elevato,
ripercussioni negati
non solo sulla salute ma anche
sul SSN. Una condizione tanto silente quanto insidiosa come
l’ipercolesPerolemiM vM PrMPPMPM in mMnierM incisivM e precoce. È per quesPo cOe vM ‘MggrediPM’ con
a ieri, co? da garantire un efficace
contenimento del rischio.
Infine, la possibili?, come indicato dalle L
inee
, di utilizzare un
modulare la terapia, mirando
raccomandazione ineludibie a cui adeguarsi
Ma ? proprio
sullM percezione dell’ipercolesPerolemiM cOe c’è MncorM PMnPo dM fMre
20% non conosce
neppure
i rischi derivanti da alti livelli di colesterolo, mentre per il
dMll’MPPiviPà fisicM, PrMscurMndo quindi l’efficMciM PerMpeuPicM.
FnM condizione cronicM, quellM dell’
ipercolesterolemia, con un impatto anche sulla vita del
paziente:
sMle fino Mll’80%, infMPPi, lM percenPuMle di persone con colesPerolo MlPo cOe
dichiara di aver cambiato le proprie abitudini, con maggior riguardo alla vita familiare
(24%? e perfino lavora
tiva (11%).
Giuseppe Ciancamerla
Conacuore
quesPo possM MiuPMre, mM l’ipercolesPerolemiM è unM pMPologiM
, si chiama aterosclerosi,
e va
PrMPPMPM con l’MiuPo di uno
specialista.
Per questo occorre che i pazienti siano sempre pi?
sensiNilizzMPi sullM necessiPà di conoscere i vMri Pipi di colesPerolo e i loro vMlori oPPimMli con l’MiuPo
delle carte del rischio, facili da leggere
, e che
correggano uno stile di vita non adeguato. Ancora
di pi? se si parla di paziente ad alto rischio cardiovascolare,
Ml fine di mMnPenere l’MderenzM MllM
terapia e quindi contrastare la mortali?.
Un evento traumatico sulla salute come un infarto pu?
infatti
In alcuni casi, lo specialista ricopre un
ruolo cardine perch? chiamato a valutare il coinvolgimento di altre figure, attraverso un
approccio multidisciplinare, per una presa in carico globale del paz
te ad alto rischio
Andrea Rizzi
Medical Head General Medicines di Sanofi Italia
“:n DMnofi siMmo quoPidiMnMmenPe impegnMPi nello sPudio di soluzioni PerMpeuPicOe innovMPive e
programmi per il miglioramento della quali? di vita e della
sopravvivenza dei pazienti con malattie
sensiNilizzMzione dell’opinione puNNlicM, pMzienPi e cMregiver, su come vMdM MlzMPo il livello di MPPenzione
relMPivo Mll’i
mpatto che questo tipo di malattie hanno sulla nostra soci?? e sul sistema sanitario
nazionale. In Sanofi siamo al fianco delle associazioni che rappresentano i pazienti e della classe medica,
per conPriNuire M ridurre drMsPicMmenPe l’impMPPo in Permini d
i mortali? e quali? della vita che le
gesPione in MmNiPo di prevenzione secondMriM con pMrPicolMre MPPenzione Mi pMzienPi Md MlPo riscOio”.
Sanofi
DiMmo un'MziendM dellM sMluPe, innovMPivM e gloNMle. È lM nosPrM rMgion d’essere M guidMrci in ciò
che facciamo: sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone. In circa 100
Paesi al mondo, siamo impegnati per trasformare la
pratica della medicina, l’impossibile in
possibile. Lavoriamo per portare opzioni di trattamento potenzialmente in grado di imprimere un
cambiamento nella vita dei pazienti e fornire vaccini che proteggano e salvino la vita a milioni di
persone in tutto il
mondo, mettendo la sostenibilit?e la responsabilit?sociale al centro delle
nostre ambizioni.
Bibliografia:
?1?
Rapporto OsMed 2021
?2?
Rapporto ISTAT 2018
Contatti
Elena Santini
Fabrizia Giordano
39 34
Indagine sulla conoscenza delle malattie
cardiovascolari e delle conseguenze
dell’ipercolesPerolemiM
I’indMgine è sPMPM condoPPM PrMmiPe compilMzione di un quesPionMrio online con
?Computer Assisted
Web Interview) da parte di un
campione di 1.202
cittadini italiani con e? compresa tra i 45 e i 74 anni
Il percepito e la cura del rischio vascolare
Le pratiche di prevenzione: diffusa la misurazione della pressione
e gli esMmi periodici del sMngue, meno l’MNiPudine M fMre visiPe cMrdiologicOe.
Per gli intervistati, alimentazione sana e attivit? fisica sono la chiave
per tenere in forma il cuore.
Le opinioni verso le malattie cardiovascolari: ampia importanza attribuita
alla prevenzione, ma anche un atteggiamento fatalistico di fondo.
M conoscenzM dell’ipercolesPerolemiM
e la diffusione di falsi miti
Colesterolo ?buono» e
?catti??: solo 4 intervistati su 10 conoscono la differenza.
Ipercolesterolemia e mortalit?: quasi 1 su 3 ritiene che il rischio di mortalit?
sia solo per chi ha gi? altri problemi cardiaci.
percolesPerolemiM: il vissuPo Mll’inPerno del
campione
:mpMPPo sullM viPM quoPidiMnM: olPre l’80% degli inPervisPMPi con ipercolesPerolemiM
ha avuto impatti e dovuto fare almeno piccoli cambiamenti alle proprie abitudini.
Famiglia e tempo libero gli ambiti pi?impattati, ma per
ci sono sPMPi effePPi MncOe sull’MPPiviPà lMvorMPivM
Scheda
Italia
Il paziente ad alto rischio
cardiovascolare
I pazienti ad alto rischio
cardiovascolare ?CV? rappresentano, in base alle linee guida
internazionali
, lM prioriPà nell’MmNiPo degli inPervenPi prevenPivi.
n questa classificazione rientrano
Pazienti gi?affetti da malattia cardiovascolare ?infarto del miocardio, angina instabile,
angina stabile,
pazienti gi?sottoposti a procedure di rivascolarizzazione miocardica come
l’MngioplMsPicM coronMricM eCo NypMss MorPocoronMrico e MlPre procedure di
rivascolarizzazione
, paziente con stroke ?ictus? e TIA
?attacco ischemico transitorio?
Arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori
Pazienti con
diabete mellito
e dMnno d’orgMno o Mlmeno Pre fMPPori di riscOio mMggiori o
insorgenza precoce di
diabete di tipo 1
di lunga durat�a (20 anni?
Pazienti con i
nsufficienza renale cronica grave
Pazienti con i
percolesterolemia familiare con malattia cardiovascolare ateroscle
rotica o con un
altro fattore di rischio maggiore
Il calcolo
del rischio cardiovascolare pu? avvenire attraverso
diversi sistemi di calcolo del rischio,
tra i quali i maggiormente
utilizza
: l’
equazione americana
, frutto dello studio
FRAMINGHAM,
quazione
europea
conosciuta in letteratura scientifica con il nome
SCORE
Il primo sistema calcola il rischio di sviluppare una malattia coronarica a 10 anni, mentre il
secondo calcola il rischio di decesso a
anni per cause cardiovascolari. Il metodo americano
considera un paziente ad alto rischio cardiovascolare chi ha uno s
core calcolato� 20%, mentre
il sisPemM europeo ? D%.
Per ridurre il rischio di un nuovo episodio cardiovascolare, i pazienti ad alto rischio
sono chiamati
sumere
armaci
specifici per abbassare
livelli di
colesterolo
Perdere
peso
eccesso
MumenPMre l’MPPiviPà fisicM ed MNolire l’MNiPudine PMNMgicM
?smettere di fumare
rMPPMre in modo efficMce l’iperPensione MrPeriosM
arantire
costante controllo dei valori della glicemia nei soggetti affetti da diabete
mellito
La prevenzione
secondaria
inbitori
PCSK9
I pazienti dimessi dopo un primo evento cardiovascolare
hanno necessit?di
essere
inseriti
Mll’inPerno di un percorso sPruPPurMPo
condiviso
possa ottimizzare nel follow
up gli interventi
di prevenzione secondaria.
La prevenzione secondaria consente di controllare meglio i fattori di
riscOio cOe porPMno Mll’insorgenzM delle pMPolog
ie cardiovascolari ?es. ipercolesterolemia,
ipertensione, diabete e fumo).
I’ipercolesPerolemiM rMppresenPM un imporPMnPe fMPPore di riscOio. :l D0% dei pMzienPi
sopravvissuti a un evento cardiovascolare acuto non raggiunge il target di C
LDL raccomanda
dalle linee guida correnti; inoltre
questa percentuale tenderebbe ad aumentare a distanza
Linee guida ESC/EAS per la gestione delle dislipidemie ?2019?
dMll’evenPo sPesso, ovvero durMnPe lM fMse cronicM dellM mMlMPPiM (CMpporPo >eridiMno DMniPà
2018)
Il medico di medicina generale ?MMG? e il cardiologo territoriale devono essere messi in grado
di individuare i soggetti candidabili alla terapia con ipocolesterolemizzanti e, in caso di risultati
non pienamente sufficienti con terapie tradizionali,
vi farmaci ipocolesterolemizzanti come
nibitori della proteina
PCSK9.
Questi anticorpi monoclonali sono somministrati per via
sottocutanea e si sono dimostrati in grado di ridurre del 60%
la colesterolemia.
European Heart Journal ?2020? 41, 111188 ESC/EAS
GUIDELINES doi:10.1093/eurheartj/ehz455
Fondazione italiana per il cuore
nasce nel 1990
per volere dell’illustre
spinta dell’enorme successo della prima campagna educazionale per la riduzione del colesterolo, svoltasi
negli anni ’80 e su
ccessivamente di q
uella sui trigliceridi come fattore di rischio (v. sotto
a Fondazione
Italiana per il Cuore
? un
senza
scopo di lucro
con riconoscimento
giuridic
che opera su più fronti, con particolare attenzione per le
malattie cardi
ovasc
olari e la loro prevenzione.
membro
per l’Italia
della World Heart Federation
di Ginevra, ed ? membro attivo dell
European Heart
nazionali ed
internazionali svolge
attivit?di dif
fusio
ne dell’aggiornamento scientifico relativo alle malattie cardiovascolari e facilita
l’interazione tra il mondo medico
scientifico, le istituzioni, le autorità ed il pubblico.
a Fondazione Italiana per il Cuore
insieme alla World Heart Federation e a
tri enti na
zionali e
sovranazionali partecipa alle attiv?? del
lliance
rappresentanti la
civile presenti in oltre 170 paesi
e a quelle dell
Alleanza
Italiana per le Malattie
Cerebrovascolar
del Ministero della Salute.
empre
in collaborazione con
a Fondazione Italiana per il Cuore
ha partecip
ato molto attivamente alla
pubblicazione
di documenti sulle malattie cardiovascolari in Europa.
I nostri
obiettivi
sono:
viluppare una atte
nzione del cittadino nella difesa della propria salute
nei confronti delle malattie
cardiovascolari e delle malattie col
collegati a
diffondere l’aggiornamento scientifico relativo alle malattie cardiovascolari
, ai loro fattori di rischio ed
alla lor
o prevenzione all’interno della comunità medico scientifica;
facilitare un’interazione fruttuosa tra il mondo medico
scientifico ed i
l pubblico
, al fine di far giungere
rapidamente al pubblico stesso le informazioni rilevanti che provengono dalla ricerc
a di base e clinica,
sviluppando su questi temi attenzione, sensibilizzazione e conoscenza;
interagire con altre Istituzioni pubblich
e e private
, nazionali ed internazionali,
facilitare lo scambio di
informazioni e conoscenze;
effettuare studi e
ricerche per contribuire allo sviluppo delle conoscenze in campo cardiovascolare
licazione pratica, prevenzione, divulgazione ed educazione
sociale,
favorendo co? il trasferimento dei risultati dal la
boratorio alla clinica.
Per info
http://www.fondazionecuore.it
ontatti:
Fondazione Italiana
per il Cuore
Piave n.
Milano
Tel:
mail:
ene registrata il 20 marzo 1956, la storia della
ha radici ben p?
profonde e solide. Si pu? risalire agli inizi del 1900 ma ci piace pensare che la storia della SIC è nata quando i
primi cardiologi hanno intuito che “
condividere conoscenze” significa “salvare più vite”. Perché per noi
“Cuore e circolazione” sono due facce della stessa medaglia e il termine “circolazione” lo riferiamo anche ad
intuizioni, idee, esperienze degli opinion leader, all’empatia maturata ancor
p? con casistiche complicate e
al contributo dei giovani di oggi che rappresentano il nostro futuro.
?presente in
tutto il territorio nazionale con le sezioni regionali. La distanza
geografica non corrisponde a quella di intenti e di vision. Siamo un gruppo
coeso che ha come mission:
a divulgazione e la promozione dei risultati della ricerca scientifica nell’ambit
o della cardiologia
a formazione ultraspecialistica e continua utilizzando canali online ed incontri in presenza come
meeting,
tavole rotonde e congressi Nazionali ed Inte
nazionali
Socie??Italiana di Cardiologia
conta, attualmente,
Gruppi di Studio
che abbracciano tutte le aree
tematiche delle Malattie Cardiovascolari. La missione dei Gruppi di Studio ?quella
di sviluppare la ricerca e
la diffusione della cultura car
consenso, monografie ed organizzando eventi scientifici, FAD, Webinar.
Uno dei pilastri della
? la formazione. Oltre alla modali?
classica,
demand,
abbiamo creato nuovi formati efficaci e
coinvolgenti:
Webinar
Video pillole
Corsi intramoenia
Mini corsi
Fellow course
Casi clinici
interattivi
Cardio games
Talk show
nella sua promozione. Tra
Questa intensa attività consente la realizzazione e la diffusione di prodotti di editoria scientifica di grande
valore per l’intera comunità di cardiol
Sono realizzati costantemente:
Monografie a tema
Documenti scientifici (position papers,
Survey
i alla sua 8
esima edizione la
Socie??Italiana di Cardiologia
organizza ogni anno il Congresso
Nazionale. vuesto appuntamento è un’opportunità unica per cardiologi, specializzandi in cardiologia e
addetti al settore per fare un “upgrade” sullo stato
dell’arte di terapie innovative, ricerche farmacologiche,
innovazioni tecnologiche per la diagnostica, finanche attivit?riabilitative post trattamento chirurgico. Prima
di giungere a questa tappa, fondamentale per la SIC, si svolgono durante l’anno
gressi regionali i cui
risultati e dibattiti favoriscono la crescita o lo scambio di idee tra gli iscritti alla socie??
crede
fermamente che per un futuro migliore occorre
“far crescere e
valorizzare i
talenti”.
A tal scopo ai più meritevoli viene data la possibilità di
diventare un Fellow della Sic.
candidatura viene data
per meriti scientifici e attraverso i seguenti canali:
• Scientific Track
• Clinical Track
• Fellow in training (FIT)
, quale
da sempre
attenta alla formazione e alla promozione di
anno bandisce Borse di
Studio e Premi finalizzati allo svolgimento di
progetti di ricerca presso Istituzioni di
Ricerca
italiane, riservati a gio
vani medici in formazione.
Molti cardiologi ne hanno usufruito, e ne
continuano ad usufruire, per accrescere le loro
conoscenze.
da grande
spazio ai giovani talenti. Racchiude infatti per
definizion
tutti gli specializzandi italiani e i
cardiologi under 40.
Per loro la SIC ha creato una
YOUNG
collegata
all’
Italian Cardiologist of Tomorrow
• Organizzare eventi formativi, congressi e mini
corsi.
• Creare collaborazioni tra giovani
cardiologi a
livello nazionale e internazionale
• Diffondere la conoscenza in ambito
cardiologico sia di tipo clinico che
interventistica
• Creare una rete cardiologica con lo scopo di
promuovere la ricerca scientifica
ANMCO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI CARDIOLOGI OSPEDALIERI
50121 F
irenze
http//www.anmco.it