
(AGENPARL) – lun 26 settembre 2022 COMUNICATO STAMPA
COOP ALLEANZA 3.0, SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO SUL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE 2023/2025 DA APPLICARSI AI CIRCA 16MILA ADDETTI DELLA COOPERATIVA DI CONSUMO
DELL’OREFICE: «PATTUITI ISTITUTI DI SIGNIFICATIVO IMPATTO SULLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI CON L’OBIETTIVO DI VALORIZZARE LE PERSONE ED IL LORO LAVORO»
Roma, 26 settembre 2022 –Concluso il lungo percorso negoziale intrapreso nei primi mesi di quest’anno per il Contratto integrativo aziendale da applicarsi ai circa16mila dipendenti di Coop Alleanza 3.0. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con la direzione cooperativa l’ipotesi di accordo che verrà sottoposta alla valutazione delle assemblee dei lavoratori.
L’intesa conferma l’impianto delle relazioni sindacali a tre livelli – nazionale, territoriale e di unità produttiva – ed introduce soluzioni avanzate in tema di formazione, partecipazione, welfare, ruoli e mestieri, incrementi orari, trattamenti economici, organizzazione del lavoro presso la rete commerciale, franchising ed appalti.
Tra le novità più significative l’incremento dell’orario di lavoro da realizzarsi con l’innovativo istituto flessibile del Part-Time Funzionale per 1.250 dipendenti dalla Cooperativa nel triennio 2023/2025. Trascorsi 4 anni di Part-Time Funzionale, l’incremento orario sarà strutturale, non sarà sottoposto a modalità flessibile di utilizzo, e sarà, per chi prima di accedere al Part-Time Funzionale aveva un orario contrattuale inferiore alle 24 ore settimanali, di 1.248 ore annuali (24 ore settimanali medie) e, per chi aveva un orario contrattuale inferiore alle 24 ore settimanali, di 1.456 ore annuali (28 ore settimanali medie).
Sempre nel triennio di vigenza del CIA la Cooperativa si è impegnata ad assumere 600 apprendisti.
L’ipotesi di accordo, inoltre, contempla un articolato insieme di prestazioni e garanzie di welfare contrattuale: banca del tempo solidale, sostegno alla genitorialità, part time reversibile, aspettativa non retribuita per riabilitazione alle dipendenze, sostegno alle vittime di violenza di genere, voucher per l’assistenza familiare, deroghe alla concessione di anticipi del Tfr, Fondo di solidarietà per impellenti necessità economiche e proroga della sperimentazione del lavoro agile.
Le parti hanno anche condiviso un innovativo modello di retribuzione variabile aziendale composto da un Premio di risultato periodico trimestrale – riconosciuto al personale impiegato nei punti vendita e nei magazzini, fino ad 800 euro lordi all’anno per gli assistenti di reparto e per i farmacisti e 500 euro lordi per tutti gli altri lavoratori – e da una Retribuzione variabile pari a 1.000 euro lordi per il 4° livello full time (da riparametrare per gli altri) il cui raggiungimento è correlato agli indici di produttività e redditività aziendale. Le erogazioni del Premio di risultato periodico saranno 4 per ciascun anno di vigenza, al fine di avvicinare da un punto di vista temporale il raggiungimento di obiettivi condivisi di squadra alle premialità economiche ad essi legate.
Anche in tema di trattamento retributivo fisso aziendale, l’ipotesi di accordo dà regole volte a contemperare le legittime aspettative di incrementare il reddito disponibile delle lavoratrici e dei lavoratori con i risultati gestionali della Cooperativa: legare la maturazione del Premio aziendale alle performance dell’impresa e dei territori è la dimostrazione che di salario fisso si possa ragionevolmente discutere anche a livello di singola azienda, non solo in occasione dei rinnovi dei Ccnl.
In tema di organizzazione del lavoro non si potrà superare il 50% delle aperture domenicali e festive e per ciascun mese non si potrà lavorare per più di 3 giornate domenicali e/o festive consecutive. Previsti anche un tetto massimo ai semi turni da effettuarsi nel corso di una prestazione giornaliera, nastri orari differenziati per format, un intervallo fra un semi turno ed un altro e una programmazione delle prestazioni lavorative con un congruo preavviso, di due settimane.
Valorizzato economicamente il lavoro in giornate considerate disagiate: 50% di maggiorazione retributiva per le prime 10 prestazioni domenicali e festive, che passa al 60% dalla 11^ alla 26^ prestazione per arrivare al 70% dalla 27^ prestazione effettuate nel corso di ciascun anno.
In seno alla rete commerciale in franchising Coop Alleanza 3.0 si è impegnata, inoltre, a far applicare i Ccnl stipulati da Filcams, Fisascat e Uitucs e, negli appalti di servizi, a richiedere agli appaltatori l’applicazione dei Contratti nazionali di settore sottoscritti dalle federazioni sindacali di categoria aderenti a Cgil Cisl Uil.
Soddisfazione in casa Fisascat Cisl. «A distanza di quasi sei anni dalla nascita della più grande Coop nel nostro Paese abbiamo condiviso con la Direzione aziendale un equilibrio costituito da istituti normativi ed economici di significativo impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori con l’obiettivo di valorizzare le persone ed il loro lavoro» ha dichiarato il segretario generale aggiunto della categoria cislina Vincenzo Dell’Orefice sottolineando che «l’ipotesi di accordo introduce soluzioni avanzate e, spiace doverlo rimarcare, non sempre riscontrabili nell’ambito della Gdo del nostro Paese».
«La traduzione empirica dell’impegno assunto dalla Cooperativa sull’incremento dell’orario di lavoro applicato ai lavoratori con contratto part time – ha aggiunto il sindacalista – produrrà sia in un miglioramento delle condizioni reddituali dei lavoratori a tempo parziale che la creazione di un significativo numero di opportunità occupazionali, unitamente ad un innalzamento qualitativo degli standard riferibili al modello organizzativo dell’impresa, a cui contribuirà anche l’assunzione di un numero importante di apprendisti».
Per il sindacalista «l’erogazione di salario aggiuntivo col cedolino paga del mese immediatamente successivo all’ultimo del trimestre a cui si riferiscono gli obiettivi di squadra posti a base del Premio stesso, dovrebbe far apprezzare a quanti operano all’interno dei punti vendita e nei magazzini l’investimento che verrà fatto su di loro, sia per rilanciare le vendite che per tenere costantemente allineati costo del lavoro e performance presso i vari format gestiti direttamente da Coop Alleanza 3.0».
Per Dell’Orefice inoltre «sono state introdotte delle regole in tema di franchising ed appalti volte a rendere ancor più concreta quella responsabilità sociale d’impresa necessaria per evitare derive, soprattutto in termini di condizioni lavorative e di trattamenti normativi e retributivi, nella articolata filiera delle attività in appalto e nel composito mondo del franchising, che inevitabilmente sarebbero pagate dalle lavoratrici e dai lavoratori attivi in tali ambiti».
Il sindacalista ha espresso apprezzamento anche sui capitoli dell’integrativo in tema di organizzazione del lavoro. «L’ipotesi di accordo sul Cia – ha chiosato Dell’Orefice – reca un quadro organico di regole fra le più “garantiste” per le lavoratrici ed i lavoratori della Gdo, e che peraltro non ha eguali fra i concorrenti diretti di Coop Alleanza 3.0, volto a conciliare tempi di vita e di lavoro, qualità delle prestazioni e sostenibilità della gestione aziendale».
FISASCAT-CISL
Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e del Turismo
Aderente a UNI, UITA e ITF