
(AGENPARL) – sab 24 settembre 2022 Vie Romee Antiche in Val Trebbia Tratta Piacenza – Giornate Europee del Patrimonio 2022
2500 anni di solidarietà, accoglienza, ospitalità, tutela distretti produttivi turistici
Nel 1985 nascono gli European Heritage Days e sono organizzate insieme alle più alte istituzioni dell’Unione Europea. Si tratta di uno degli eventi culturali partecipati dalle comunità o distretti locali di maggior interesse e diffusione in Europa. Due giorni, sempre nel mese di settembre, un week end, quest’anno sabato 24 e domenica 25. Tema della giornata sono i patrimoni noti e meno noti museali e siti paesaggio-territorio in tutti i 46 paesi che compongono il Consiglio d’Europa, ovvero tutti quelli del continente. Le giornate sono dedicate a quei luoghi, borghi, frazioni, musei, siti museali che non sono sempre visitabili per tanti motivi, che non rientrano nelle grandi mete, che non figurano fra le destinazioni più note e che vengono aperti o conosciuti in tale occasione consentendo a diverse persone, addetti ai lavori, appassionati di effettuare visite gratuite, di conoscere quel patrimonio culturale comune magari non da prima pagina, ma dando un forte e diffuso contributo alla salvaguardia del patrimonio culturale dell’Europa per le generazioni presenti e future. Negli ultimi anni pre –pandemia, circa 20 milioni di persone hanno aderito alle Giornate del Patrimonio Europeo. La istituzione di tale evento è stato voluto per stimolare l’interesse al patrimonio e sensibilizzare la ricchezza e la diversità culturale meno nota, avvicinare popolazioni diverse, integrare modelli diversi di cultura e di epoche, sollecitare tutti i Governi a una più forte attenzione alla cultura come messaggio unitario e al patrimonio architettonico e naturale come bene comune, proporre sfide sociali e politiche nell’ambito ambientale e museale. Ognuno dei 46 paesi attiva un sistema di enti e organizzazioni che guidino questo percorso e scelgano le diverse proposte come simbolo e modello di patrimonio culturale europeo.
Giampietro Comolli, agronomo, enologo, economista, gastronomo, scalco moderno ma soprattutto presidente del primo Comitato sorto in Italia a supporto e sostegno della candidatura Unesco della Via Francigena Italia per l’anno 2025, è molto chiaro sul significato del legame fra Distretto produttivo e Giornata del Patrimonio : “ Evento che avvicina, che attrae, che integra le diverse popolazioni europee attraverso contatti, mete, incontri, tavoli dedicati al patrimonio museale, paesaggistico, culturale. Gli itinerari Romei e Francigeni della Tratta Piacenza, al centro e cuore dei crocevia di viaggio da 2500 anni almeno in base a diari e documenti esistenti, sono il simbolo di un patrimonio che ha legato per secoli e secoli i viaggiatori e pellegrini europei in un tragitto di pace e conoscenza di scambi e contaminazioni che ha sicuramente favorito l’integrazione e a nascita di una Europa ante litteram. San Colombano, san Bernardo, san Rocco …co-patroni d’Europa…hanno vissuto nei conventi e monasteri storici della Diocesi di Piacenza. Sono due giorni dedicati a conoscere l’ accoglienza di tutti, resilienza, sussidiarietà, sostenibilità fra distretti produttivi-turistici che hanno molto in comune. Piacenza è da millenni capitale europea di una cultura della conservazione del cibo, di pratiche e tecniche per fornire “durabilità” al cibo ad iniziare dai pellegrini penitenti cristiani in viaggio verso Roma da Londra, Dublino, Bordeaux, Parigi, Lione, Ginevra, Zurigo… A Piacenza, da sempre, il cibo non è solo alimento, nutrizione, non esiste solo una cultura della produzione, della sanità, della salubrità e della biodivesità del cibo anche come forma coadiuvante e terapeutica per la salute umana…. Piacenza vede nella “offerta” del cibo sano un messaggio, un linguaggio, una proposta e una espressione universale di pace. In queste Giornate Europee, il Patrimonio vero è rappresentato dalla Montagna Italiana in quanto distretto di area vasta omogenea e interna dedicata all’agricoltura e forestazione, che sono e devono essere il primo baluardo, il primo presidio, la prima risorsa anche economica ma soprattutto di salvaguardia ambientale di tutti i territori vulnerabili e difficili che sono una risorsa occupazionale e reddituale per imprese di giovani, terre dove produrre energia alternative e rinnovabili.”
Comolli, quali gli elementi patrimoniali che sono oggetto di prenotazione e di segnalazione per i visitatori europei? “In particolare a Piacenza, si invitano gli europei a prenotare visite al museo geologico e a quello di Illica, librettista di Puccini e Mascagni, di Castell’Arquato, le cere di Grazzano Visconti, l’archeologico di Pianello, il museo etnografico di Cassolo e il refettorio di san Colombano a Bobbio, l’arte sacra di Ottone, l’antiquarium di Velleia, il borgo del mugnaio di Lentino, archeologico di Travo, il MIM e i guerrieri di Xi’an-Cina del castello di San Pietro in Cerro, le preziose opere d’arte, erroneamente dette minori, che si trovano nelle decine di chiese cittadine e sconosciute, come l’architettura romani sparsa in città e nelle vallate, la ricchezza delle opere del collegio Alberoni, Kronos del Duomo. Le diverse strutture locali di accoglienza saranno allertate, compreso le guide escursionistiche piacentine, perché il “pacchetto della giornata” prevede una pre-illustrazione del patrimonio ma poi anche una escursione libera su prenotazione con i vari mezzi. Compreso le camminate di 5-10-20 km al giorno in base alle possibilità. Il tutto ovviamente condito dalla enogastronomia locale autentica e tipica piacentina come gnocco fritto, bortellina, batarò, chisolino con tipici salumi e formaggi, oltre che tortelli e pisarei e faso con il “furmai piasentin” Bianco d’Italia, esclusivo e prodotto lungo la direttrice del cammino Monasteri Regi da Cremona all’alta val Ceno in piena Diocesi di Piacenza e Bobbio fino al passo del Bratello e di Cento Croci.
La Rete Wigwam cura per l’Italia la partecipazione al GEP e opera direttamente in 21 paesi nel mondo con propri sedi e circoli mettendo in contatto milioni di aderenti e sostenitori. Wigwam, nata nel 1971 in Veneto e Lombardia, è riconosciuta dal MiC e dallo Stato italiano con legge 349/1986, è una delle organizzazioni più multilaterali con impronta di protezione ambientale e di rispetto ecologica in forma collettiva a sostegno di territori specifici. Wigwam agevola le buone pratiche, l’interscambio di prodotti e di cultura, le attività dei portatori di interessi locali attraverso una rete molto aperta e diffusa, attua partenariati e scambi di giovani studenti, laureati e imprenditori, collabora con Fao e ONG sui temi problematici, vitali, urgenti della montagna e di tutti i territori vulnerabili, deboli, abbandonati. E’ fra le associazioni che affiancheranno la governance sulle problematiche sport-ambiente alla prossime olimpiadi Milano-Cortina del 2026.
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